domenica 11 dicembre 2011

Nel segno di Maria, il Presepe in Piazza San Pietro allestito in questi giorni

Nel segno di Maria, il Presepe in Piazza San Pietro allestito in questi giorni

E’ un Presepe tutto mariano quello che viene allestito, in questi giorni, in Piazza San Pietro e che verrà svelato, come da tradizione, nel pomeriggio della Vigilia di Natale. La “Grande Natività” verrà inaugurata dall’arcivescovo Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato della Città del Vaticano, che provvede alla realizzazione del progetto. Giunto alla sua 30.ma edizione - fu voluto nel 1982 dal Beato Wojtyla - il Presepe rappresenta un’ambientazione caratteristica dei luoghi storici della nascita del Signore. Philippa Hitchen ha intervistato uno dei realizzatori della Natività, l’architetto Barbara Bellano, dell’Ufficio progetti della Direzione Servizi Tecnici del Governatorato Vaticano:

R. – Questo progetto inizia alla fine di settembre. Noi sviluppiamo un’idea rileggendo brani dei Vangeli e cerchiamo di riprodurre un bozzetto che normalmente viene fatto dall’architetto Facchini, che è il vicedirettore, nonché capoufficio dell’ufficio studi e progetti; tentiamo, attraverso lo studio, di ricreare scene per poter dedicare il nostro Presepe a un personaggio o a un tema che ci sta particolarmente a cuore.

D. – Quest’anno tutto il progetto è dedicato a Maria…

R. – E’ vero, quest’anno lo abbiamo dedicato a Maria anche perché è stato l’anno della Beatificazione di Giovanni Paolo II che, come tutti sappiamo, era fortemente devoto alla Madonna. Quindi, abbiamo voluto ricreare all’interno del Presepe scene che rimandassero a episodi dei Vangeli in cui Maria fosse protagonista.

D. – Le statue da dove vengono quest’anno?

R. – Sono tutte statue nostre: nove di queste sono statue antiche di carta pesta che arrivano dal Presepe di Sant’Andrea della Valle realizzato da San Vincenzo Pallotti; sono del 1842, sono statue molto preziose di un materiale piuttosto delicato e, per preservarle, siamo costretti a mantenerle in ambienti che tendenzialmente copriamo in maniera tale da proteggerle dalle intemperie, dall’umidità. Quest’anno utilizzeremo le nostre statue e alcuni angeli, che sono stati donati tempo fa dal Messico che ormai riteniamo assolutamente parte integrante e fissa del nostro Presepe.

D. – Quindi un grande progetto che dura tre mesi… prima dello svelamento che ha luogo il 24 dicembre…

R. – Il 24 dicembre viene svelata a tutti la scena centrale ed è un momento molto bello perché è all’interno di una cerimonia che è ormai tradizionale dove ci sono anche cori di bambini, con i canti natalizi. Poi c’è questo momento, per noi operatori del Presepe che ci lavoriamo così tanto, molto speciale perché viene svelato tutto il nostro lavoro. Devo dire che è proprio un bel momento!

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