Papa/ Nel 2012 viaggio a Cuba e Messico, anno fede e Concistoro
Ad aprile Benedetto XVI compie 85 anni. Vaticano: Non è stanco
Città del Vaticano, 30 dic. (TMNews)
Due o tre viaggi internazionali, il primo dei quali a fine marzo a Cuba e in Messico. Un sinodo sul tema-clou del pontificato, la nuova evangelizzazione. La probabile conclusione di annose vicende come il negoziato con i lefebvriani. E forse un nuovo concistoro. Sono alcuni degli appuntamenti salienti che caratterizzeranno il 2012 di Papa Ratzinger.
Benedetto XVI, 85 anni il prossimo 16 aprile, ha un po' ridotto, nel corso degli anni, i suoi impegni.
L'agenda giornaliera è sempre molto intensa, ma ha rarefatto le udienze e riceve i vescovi in visita 'ad limina apostolorum' non più singolarmente ma in piccoli gruppi.
Da due anni, inoltre, non fa più vacanza sulle Alpi ma si trasferisce nella residenza apostolica di Castel Gandolfo, dove quest'anno è rimasto dal 15 luglio al 7 ottobre, con la pausa del viaggio a Madrid per la Giornata mondiale della gioventù.
Da un paio di mesi fa ingresso nella basilica di San Pietro con l'ausilio della pedana mobile, un supporto che, ha spiegato il portavoce vaticano Federico Lombardi, non è dovuto a motivi medici ma ha il solo scopo di alleviare la fatica del Papa.
Sulla salute di Ratzinger, ad ogni modo, il Vaticano è rassicurante. "Non è pessimista né stanco", ha sottolineato ancora di recente l''Osservatore romano'. Quanto all'ipotesi di dimissioni, è stato il Papa stesso a non girare attorno alla questione quando, nel libro-intervista con il giornalista tedesco Peter Seewald, ha spiegato: "Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e mentalmente di svolgere l'incarico affidatogli, allora ha il diritto ed in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi". Benedetto XVI ha poi aggiunto: "Quando il pericolo è grande non si può scappare. Ecco perché questo sicuramente non è il momento di dimettersi. E' proprio in momenti come questo che bisogna resistere e superare la situazione difficile. Ci si può dimettere in un momento di serenità, o quando semplicemente non ce la si fa più. Ma non si può scappare proprio nel momento del pericolo e dire: 'se ne occupi un altro'".
Il nuovo anno del Papa si apre, il primo gennaio, con la tradizionale messa mattutina a San Pietro in occasione della Giornata mondiale della pace. Il giorno dell'Epifania celebra messa nella basilica vaticana e con l'occasione ordina alcuni nuovi vescovi, tra i quali il nuovo nunzio in Irlanda Charles Brown.
L'8 gennaio battezza sedici bambini nella cappella Sistina e il 25 gennaio si reca nella basilica di San Paolo fuori le Mura. Tra gli impegni diplomatici è possibile, già a gennaio, un'udienza al presidente del Consiglio italiano Mario Monti.
Il Papa dovrebbe fare nel 2012 meno viaggi internazionali che in passato, ma le trasferte si preannunciano impegnative e cariche di significato. Dopo la storica visita di Giovanni Paolo II a Cuba nel 1998, Benedetto XVI dovrebbe tornare, a fine marzo, nell'isola caraibica a guida comunista e recarsi anche in Messico (non a Città del Messico a causa dell'altitudine). E' questo, sinora, l'unico viaggio annunciato ufficialmente. E' ipotizzabile, poi, un viaggio in Libano, dove Benedetto XVI potrebbe consegnare l'esortazione apostolica sul sinodo dello scorso ottobre sul Medio Oriente. Voci mai confermate indicano poi nell'Ucraina un'altra ipotetica meta, al netto, però, della complessa situazione politica interna e delle implicazioni che un simile viaggio avrebbe sui rapporti con gli ortodossi russi. Improbabile, infine, una visita in Irlanda, paese-epicentro dello scandalo dei preti pedofili, in occasione del congresso eucaristico del prossimo giugno.
Dal sette al 28 ottobre avrà luogo in Vaticano il sinodo sulla nuova evangelizzazione, tema centrale per Benedetto XVI. "Il nocciolo della crisi della Chiesa in Europa è la crisi della fede", ha detto nel recente discorso alla Curia romana per gli auguri di Natale. "Se ad essa non troviamo una risposta, se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all'incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci", ha sottolineato il Papa che, citando la stagnazione delle vocazioni, il calo dei praticanti e l'invecchiamento della loro età, ha parlato di una "stanchezza del credere" in Occidente. Sulla stessa linea, in occasione del 50esimo anniversario dell'apertura del Concilio vaticano II, l'undici ottobre prossimo, si aprirà un 'anno della fede' convocato dal Papa che si concluderà il 24 novembre 2013. E proprio attorno al significato del Concilio dovrebbe concludersi, nel corso dell'anno, la controversia con i lefebvriani, gruppo tradizionalista che compì uno scisma dalla Chiesa cattolica in polemica con la dottrina conciliare e che ora, dopo un lungo tira-e-molla, potrebbe rientrare in seno alla Chiesa cattolica al probabile costo di una spaccatura interna.
L'anno di Ratzinger sarà poi caratterizzato dagli impegni abituali, a partire dalle visite 'ad limina apostolorum' degli episcopati nazionali. Nel 2012 riceverà, tra gli altri, i vescovi francesi e statunitensi, provenienti da due paesi che proprio nel 2012 affrontano entrambi le elezioni politiche. Non è improbabile che il Papa completi la sua opera su Gesù di Nazaret con un ultimo e terzo volume dedicato all'infanzia di Cristo. Ipotizzabile anche una enciclica che, dopo la 'Deus caritas est' (amore) e la 'Spe salvi' (speranza) affronti la terza virtù teologale, la fede. Benedetto XVI dovrà poi nominare, tra gli altri, il patriarca diVenezia- sede vacante dalla nomina del cardinale Angelo Scola a Milano lo scorso giugno - e il nuovo prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, se il cardinale William Joseph Levada andasse in pensione al compimento dei 75 anni il prossimo 15 giugno. Probabile, infine, un Concistoro per la nomina dei nuovi cardinali.
A fine 2011, infatti, sono 110 i cardinali con meno di ottant'anni, che entrerebbero dunque in Conclave, e per giungere alla soglia di 120 fissata da Paolo VI c'è dunque posto per dieci nuove porpore. Una cifra che salirebbe a 22 entro la fine del 2012 per l'ottantesimo compleanno di altri porporati. Verosimile, allora, che nel corso dell'anno il Papa decida di imporre la berretta cardinalizia a nuovi 'principi della Chiesa'.
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2 commenti:
PREGHIAMO PR LUI, ANCHE SE STA BENE, NE HA DAVVERO BISOGNO!
triple preghiere perchè gli anni ahimè ci sono;fosse per me lo terrei in una campana di vetro.....
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