venerdì 9 dicembre 2011

Il Papa incoraggia i Cristiani della Birmania ed il suo inviato incontra Aung San Suu Ky (Izzo)

PAPA: INCORAGGIA CRISTIANI BIRMANIA E INVIATO INCONTRA SAN SUU KY

Salvatore Izzo

(AGI) - Yangon, 9 dic.

Un'esortazione e' stata rivolta dal Papa a tutti i fedeli della Birmania, affinche' possano confermare e rinnovare la loro fede.
Nella lettera - letta nella cattedrale di Yangon dal cardinale Renato Raffaele Martino, inviato speciale per le celebrazioni del centenario della consacrazione della principale basilica del paese asiatico - Benedetto XVI ha sottolineato come sia necessario oggi "testimoniare in modo rinnovato l'amore verso il Vangelo e la Chiesa di Cristo".
La Cattedrale, dedicata a Maria Santissima Madre di Dio, e' stata consacrata durante il Pontificato di Pio X, il cui motto "Instaurare tutte le cose in Cristo" suona molto attuale in un Paese dove i cattolici sono una piccolissima minoranza (circa l'uno per cento) che, ha assicurato Papa Ratzinger nel testo, vuole tuttavia impegnarsi in una piu' diligente imitazione della vita di Cristo.
Il Pontefice ha indirizzato parole di amicizia alle autorita' civili del Myanmar e ai leader religiosi locali, in particolare ai buddisti, e a tutti coloro che nel Paese hanno a cuore la missione della Chiesa, la liberta' religiosa e il bene della persona umana.
Al rito hanno assistito un rappresentante ufficiale del governo ed anche la leader dell'opposizione, il premio Nobel per la pace Aung San Suu Ky, donna simbolo delle attese di liberta' della popolazione birmana, che ha poi incontrato l'inviato del Papa nei locali dell'arcivescovado.
"I festeggiamenti per il centenario della cattedrale di Santa Maria a Yangon, il piu' importante luogo di culto cristiano del Myanmar, sono stati occasione per rilanciare i principi universali della liberta' religiosa e l'importanza dell'educazione quale fattore primario dello sviluppo dell'uomo", riferisce AsiaNews, agenzia del Pontificio Istituto Missione Estere.
Al rito presieduto dal cardinale Martino e concelebrato dell'arcivescovo locale mons. Charles Bo, da altri vescovi birmani e stranieri e da almeno 100 sacerdoti giunti da tutto il Paese, l'omelia e' stata letta sia in inglese che in birmano; inoltre per tutta la funzione religiosa sono stati utilizzati diversi dialetti che compongono il variegato panorama linguistico del Myanmar e le sue minoranze etniche.
Interpellato dall'agenzia del Pime, padre John Paul Zaw Min Aye, procuratore dell'arcidiocesi di Yangon, ha testimoniato la gioia dei fedeli per la giornata di festa, che ha definito "un passo importante per la nostra Chiesa". "Ringraziamo Dio per la grazia e il dono che abbiamo ricevuto. Accogliamo con felicita' - ha dichiarato il sacerdote - la benedizione del Papa, unita ai suoi migliori auguri ai cattolici birmani e a tutta la popolazione, anche quanti professano un'altra fede religiosa, affinche' il benessere della nazione possa crescere sempre piu'".
Fonti locali di AsiaNews. Hanno confermato che vi era pure una nutrita presenza di funzionari del governo, che hanno preso parte alle celebrazioni in una cattedrale gremita in ogni ordine di posto e hanno incontrato i leader cattolici per rendere loro omaggio.
E un alto funzionario del ministero birmano per gli Affari religiosi ha invitato i cristiani a "partecipare il piu' possibile allo sviluppo del Paese" sottolineando l'importanza del loro contributo.

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