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Quello che si dice parlare chiaro...
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11 commenti:
A fronte di tanta malafede la Chiesa restituisca allo Stato italiano l'onere e l'onore che si sobbarca in sua vece. Immagini cosa succederebbe se questo accadesse? Tutti i derelitti di fronte a casa dei tanti duri e puri che in questi giorni parlano e straparlano, a chiedere un piatto di minestra e un letto.
Vorrei che Magiste commentasse l'inchiesta di Livadiotti.
Alessia
Certo che la Cei di questi milioni di euro non se ne fa nulla, se li usa per stampare quotidiani e riviste, libri in opposizione e critica al magistero del Papa, finanziare conferenze di "teologi" sull´orlo dell´eresia per deturpare chiese, patrimonio storico delle nostre città, in nome di non so quale aggiornamento.
Dare il soldo a preti che si vergognano di mettere non dico la tonaca, ma anche il clargyman, ma non si vergognano di mettere maglioncini da centinaia di euro; pagare i continui viaggi di monsignori impegnati non tanto in visite pastorali quanto in riunioni della cei, volte non già ad applicare le linee guida del Papa, ma quelle proprie, ad inventare pastorali sempre più fallimentari e clownesche.
Un poco di sobrietà non farà loro male: forse quando dipenderanno quasi esclusivamente dalle offerte dei fedeli, andranno a cercarli!!
jacu
LE LOGGE MASSONICHE PAGANO L'ICI ?
no,non pagano l'ici,ma sono proprietarie di massmedia di ogni tipo e stanno montando una campagna anticlericale che neanche Voltaire;comq ha ragione Jacu certi preti sarebbe ora si dessero una regolata e imitassero il nostro grandissimo PAPA!
Non a caso le maggiori mazzate a Santa Romana Chiesa vengono dal suo interno. Per esempio, il cardinale arcivescovo di Genova e presidente della CEI potrebbe dire due paroline a un paio dei suoi preti micromeghiani e magari passare a vie di fatto (eheheh, bello il doppio senso) radicali. Macchè, tutto tace.
Alessia
su quello che dice Alessia sono ultra d'accordo.
Nessuno si tiene in casa simili bocce perse.
E' come tenere a lavorare nella propria ditta qualcuno che si fa in quattro a convincere i clienti che il prodotto fa schifo.
Devo dire che in alcune circostanze questi preti genovesi mi sono anche sembrati casi umani.
Ma non riesco sinceramente a provare tenerezza.
Credo che bisognerebbe chiamarli una volta per tutte per consegnare loro una vanga.
Lasciate perdere i preti che non si vergognano di essere preti, ed anzi se ne vantano, e così facendo tengono "in Cristo" persone che non ci starebbero se non ci fossero loro come "preti" che ubbidiscono "parlando" e dicendo parti importanti della verità.
Lasciamo perdere anche Bagnasco che fa il suo lavoro di pastore come Benedetto XVI (ed a differenza di altri "superpastori" che preferiscono le cene eleganti al "lavoro di bottega").
C'è un attacco alla Chiesa. Non è il primo e non sarà l'ultimo. Anzi, ho l'impressione che la Chiesa cattolica sia un magnifico "capro espiatorio" (innocente ma che non si difende) per accusarla di essere colpevole quello che ci sta per capitare.
Proprio come Gesù, il nostro Re.
ciao
r
Se anche il ministro Riccardi:
«… "Inutile fare una grande battaglia - conclude - Si tirino fuori i casi, si valuti caso per caso e si intervenga: se c'è stata mala fede si prendano le misure necessarie". …»
Vuol dire che qualche cosa di poco chiaro effettivamente c’è!!!
http://www.ilgiornale.it/interni/ici_ministro_ricciardipaghi_anche_chiesama_si_valuti_ogni_caso/andrea_riccardi-ici-imu/09-12-2011/articolo-id=561387-page=0-comments=1
Raffaele, nessuno obbliga a essere, o restare, cattolici. Non si tiene in Cristo la gente se si insegna a disprezzare e contestare il suo Vicario. L'unica cosa che posso concedere a questi preti è il coraggio di metterci la faccia, di non nascondersi dietro l'anonimato a differenza di loro colleghi gerarchicamente altolocati. Un caso umano, come scrive Mariateresa. Sono certo meno spregevoli di tanti prelati anonimi ben introdotti in Vaticano, che scrivono indegni libelli o li ispirano. E blaterano, blaterano, blaterano Anonimamente, s'intende.
Alessia
Preferisco il pezzo di Cascioli :-)
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-ici-chiesa-confusione-anche-ministeriale-3849.htm
Alessia
Se ci sono casi da esaminare si esaminino, insieme agli altri che meritano simile studio.
Parlo per la mia Confraternita quatrocentesca. I locali, vincolati, sono nostri: un oratorio, altri locali destinati a mensa dei poveri (ora gestita dalla Caritas) e un appartamento soprastante abitato gratuitamente da due ultra, ma ultra novantenni che tennero la mensa dal 1949 al 1990 e che non abbiamo avuto cuore di sfrattare. Paghiamo l'ICI e l'Ires.
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