domenica 11 dicembre 2011

Il Papa all’Angelus: la vera gioia non è il semplice divertimento, ma l’incontro con Dio. Appello a difendere la vita, primo tra i diritti dell’uomo

Su segnalazione di Laura leggiamo:

Il Papa all’Angelus: la vera gioia non è il semplice divertimento, ma l’incontro con Dio. Appello a difendere la vita, primo tra i diritti dell’uomo

Nei ritmi quotidiani spesso frenetici, ricordiamo che la vera gioia è l’incontro con il Signore: è quanto sottolineato da Benedetto XVI, all’Angelus in Piazza San Pietro, gremita di fedeli. Nella Domenica detta “Gaudéte”, il Papa ha dunque affermato che non dobbiamo lasciarsi distrarre dai messaggi commerciali di questo periodo, ma riscoprire il vero significato del Natale. Al momento dei saluti, ha ribadito che la vita è il primo diritto dell’uomo ed ha benedetto i "Bambinelli" dei Presepi, portati in Piazza San Pietro dai bambini degli oratori di Roma. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Nella Domenica “Gaudéte” che ci invita tutti alla gioia, il Papa si sofferma sulla vigilanza del cuore a cui ogni cristiano è chiamato, ancor più in questi giorni che ci avvicinano al mistero del Natale:

“L’ambiente esterno propone i consueti messaggi di tipo commerciale, anche se in tono minore a causa della crisi economica. Il cristiano è invitato a vivere l’Avvento senza lasciarsi distrarre dalle luci, ma sapendo dare il giusto valore alle cose, per fissare lo sguardo interiore a Cristo”.

Ecco dunque dove sta la vera gioia: nell’incontro con il Signore. Il Papa mette in guardia da una gioia effimera frutto del “divertirsi” inteso come “esulare dagli impegni della vita e dalle sue responsabilità”:

“La vera gioia è legata a qualcosa di più profondo. Certo, nei ritmi quotidiani, spesso frenetici, è importante trovare spazi di tempo per il riposo, per la distensione, ma la gioia vera è legata al rapporto con Dio. Chi ha incontrato Cristo nella propria vita, sperimenta nel cuore una serenità e una gioia che nessuno e nessuna situazione possono togliere”.

E ricorda con le parole di Sant’Agostino che “il cuore dell’uomo è inquieto, non trova serenità e pace finché non riposa in Dio”:

“La vera gioia non è un semplice stato d’animo passeggero, né qualcosa che si raggiunge con i propri sforzi, ma è un dono, nasce dall’incontro con la persona viva di Gesù, dal fargli spazio in noi, dall’accogliere lo Spirito Santo che guida la nostra vita”.

Al momento dei saluti ai pellegrini, convenuti in Piazza San Pietro, il Papa ha rivolto un pensiero particolare ai rappresentanti del Movimento per la Vita in occasione del premio “Madre Teresa di Calcutta”, assegnato quest’anno alla memoria di Chiara Lubich:

“Cari amici, nell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ricordiamo che il primo fra tutti i diritti è quello alla vita”.

Ha poi invitato gli universitari romani alla celebrazione dei Vespri, il prossimo 15 dicembre nella Basilica di San Pietro. Un saluto speciale è stato rivolto dal Santo Padre ai bambini di Roma, convenuti per la tradizionale benedizione dei “Bambinelli” del Presepe, promossa dal Centro Oratori Romani:

“Cari bambini, quando pregherete davanti al vostro presepe, ricordatevi anche di me, come io mi ricordo di voi. Vi ringrazio! Buon Natale!”

Parlando ai pellegrini croati, il Papa ha infine salutato i partecipanti ad un simposio sulla figura del gesuita croato Boskovic che, ha detto, “impersona e testimonia in modo ottimo il connubio tra la fede e la scienza”.

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