mercoledì 25 gennaio 2012

La presentazione del messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali nella Sala Stampa della Santa Sede

La presentazione nella Sala Stampa della Santa Sede

Per capire l'altro bisogna lasciarlo esprimere

«La parola sorge dal silenzio e al silenzio ritorna». Ha citato Jean Guitton l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, per inquadrare il messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, presentato nella Sala Stampa della Santa Sede, questa mattina, martedì 24 gennaio.
Proprio il silenzio è, in effetti, l'elemento sul quale Benedetto XVI ha inteso proporre la riflessione per questa quarantaseiesima Giornata mondiale che, come è noto, si celebrerà domenica 20 maggio prossimo.
Il silenzio, ha spiegato l'arcivescovo, non è mancanza di comunicazione; esso fa parte del flusso di messaggi e informazioni che caratterizza la nuova cultura della comunicazione. Di qui l'attenzione posta dal Papa, nel suo messaggio, su questo significativo elemento costitutivo del rapporto che si instaura tra interlocutori. Ascoltare, ha proseguito il presule, significa dare all'altro la possibilità di parlare, di esprimersi. Dunque il silenzio può essere considerato «un atteggiamento attivo».
Ciò accade in modo particolare quando il dialogo si sviluppa su domande e risposte. «Il silenzio -- ha detto in proposito monsignor Celli -- ci permette di ascoltare bene le domande per discernere ciò che l'altro sta cercando di comunicare» e quindi consente di dare risposte appropriate. Nella nostra cultura troppo spesso «si corre il rischio -- ha notato -- di non ascoltare la domanda dell'altro e di cercare di imporre risposte prefabbricate». È nel silenzio, invece, che può fiorire «quel dialogo fra colui che fa la domanda e colui che cerca di rispondere».
Come spiega il Papa, al cuore di questo dialogo c'è una domanda fondamentale, cioè quella sulla ricerca della verità. E il silenzio si rivela «luogo privilegiato» per scoprirla. In questo senso «il Papa -- ha spiegato l'arcivescovo -- sottolinea che il silenzio e la solitudine sono stati fondamentali in tutte le grandi religioni come luoghi di incontro con il mistero».
L'ultima parte del messaggio è dedicata all'importanza dell'educazione alla comunicazione soprattutto per gli evangelizzatori, ai quali il Papa ricorda che «silenzio e parola sono entrambi elementi essenziali e integranti dell'agire comunicativo della Chiesa, per un rinnovato annuncio di Cristo nel mondo contemporeaneo».
L'arcivescovo Celli ha poi voluto cogliere l'occasione dell'incontro con i giornalisti -- al quale hanno partecipato i vertici del dicastero delle comunicazioni sociali, il segretario monsignor Paul Tighe, con il segretario aggiunto, monsignor Giuseppe Antonio Scotti, e il sotto-segretario Angelo Scelzo -- per un primo bilancio, a sei mesi dalla nascita, del sito news.va. Sono stati raggiunti circa diecimila contatti quotidiani da parte di visitatori di 180 Paesi del mondo, il 27 per cento dei quali sono negli Stati Uniti d'America. Contatti destinati sicuramente ad aumentare, ha detto il presule, non appena il sito -- oltreché in inglese, italiano e spagnolo, come è attualmente -- sarà consultabile anche in francese, a brevissimo, e in portoghese tra un anno. Altra particolarità sottolineata da monsignor Celli è la possibilità di accedere al sito solo attraverso i social network. «Il 65 per cento degli attuali frequentatori -- ha precisato -- entra attraverso Facebook e il 35 per cento attraverso Twitter. Cosa che è particolarmente apprezzata dal Papa stesso che, come è noto, è particolarmente attento ai nuovi mezzi di comunicazione che uniscono sempre più l'umanità» e costituiscono un ottimo strumento per la nuova evangelizzazione.
In questo senso significativo l'intervento di Angelo Scelzo che, in chiusura, ha voluto ribadire che l'invito del Papa è preciso: «Silenzio e non sordina». Un invito, dunque, a riflettere prima di parlare, ad ascoltare per comprendere sino in fondo il messaggio comunicato. È stato infine presentato il portale rinnovato del dicastero.

(©L'Osservatore Romano 25 gennaio 2012)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai Visto Nuzzi sulla prima di Libero e Rizzo sulla prima del corrierone? Se non è un siluro questo contro Bertone ... Perché questa lettera salta fuori solo oggi? Viganò l'ha scritta a luglio prima di partire ... Bah, mysterium.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, ho visto...
Molto...molto...strano!
Come strana e' questa sinergia fra Corriere e Libero o forse no...
R.

Anonimo ha detto...

La vicenda è strana e molto confusa. Bertone e le persone a lui più vicine parrebbero sotto scacco, Raffy. Mah, comunque sia non mi piacciono le gogne mediatiche. Speravo che il "metodo Boffo" fosse stato archiviato. Vedrai nelle prossime ore che casino e che silenzio dalla Santa Sede.
Alessia

Raffaella ha detto...

Credo che stavolta una parola verra' detta.
R.