venerdì 27 gennaio 2012

La conferenza stampa conclusiva del Consiglio Episcopale Permanente nei commenti di Salvatore Izzo

ICI: DISPONIBILITA' CEI A RITOCCHI MA NON C'E' TRATTATIVA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 gen.

Non c'e' nessuna trattativa in atto tra il Governo e la Cei sulla questione dell'Ici.
"E' una materia unilaterale, non concordataria", ha spiegato in proposito il segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata, nella conferenza stampa conclusiva del Consiglio Episcopale
Permanente.
Tra la Chiesa italiana e le Istituzioni, ha aggiunto, "c’e’ un rapporto ordinario di tipo istituzionale su tante materie, su cui esprimiaamo le posizioni che riteniamo piu’ opportune, ma questa e’ una materia unilaterale, sulla quale dunque sta lavorando il Governo o chi e’ deputato alla questione".
E, ha scandito monsignor Crociata, "i particolari non sono a nostra conoscenza".
"Alle leggi - ha chiarito in proposito il segretario della Cei - ci dobbiamo attenere tutti, cosi’ come lo Stato le formula.
Per salvaguardare questa esigenza puo’ essere utile la correzione e l’aggiustamento di qualche
aspetto.
L’auspicio e’ che la salvaguardia di questa esigenza porti a una legislazione sempre piu' attenta".
Parlando della questione Ici, il vescovo Crociata ha poi aggiunto che si tratta di un tema affrontato dalla stampa "in una misura che forse bisognerebbe riequilibrare: l'esenzione tocca e interessa - infatti - tutto il mondo del non profit, e cio’ in una percentuale che supera il mondo ecclesiale".
"Il cardinale Bagnasco - ha ricordato infine - dice che la legge attuale e’ buona perche’ assicura attenzione alle esigenze della vita sociale a partire dalle fasce piu’ deboli".

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GOVERNO: DA CEI INCORAGGIAMENTO VERSO SUPERAMENTO DIFFICOLTA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 gen.

"L’indicazione del cardinale Bagnasco, che ha parlato di ’Governo di buona volonta’ e le considerazioni attinenti emerse nel Consiglio Episcopale Permanente dicono l’attenzione dei vescovi italiani al cammino del Paese verso il superamento dell’attuale situazine di difficolta’ economica e di tipo culturale".
Lo ha affermato il segretario della Cei, mosignor Domanico Pompili, che ha parlato oggi di un "incoraggiamento" rivolto "a chi nel tempo ha responsabilita’ per la vita di tutto il Paese, per accompagnare la sua crescita".

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CATTOLICI: CEI, NON SOGGETTO POLITICO MA IN ATTO PRESA COSCIENZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 gen.

Quando parlano di "un soggetto unitario diffuso", i vescovi italiani non hanno in mente un partito politico o un aggregazione definita, quanto piuttosto "una presa di coscienza dei cattolici italiani a partire dalle scuole di formazione socio politica ecclesiali di base o promosse da movimenti e associazioni", favorita "in senso piu’ vasto dal Progetto Culturale" promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Lo ha ribadito il segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata, presentando quanto emerso dai lavori del Consiglio Episcopale permanente.
"Un elemento presente nella prolusione del cardinale presidente Angelo Bagnasco e nel dibattito che e’ seguito - ha tenuto a sottolineare Crociata - riguarda la necessita’, nella ricerca del bene comune, di dare valore alla politica, in contrasto con le tendenze dell’antipolitica".
In questo senso va messa in luce, secondo il presule, "l’importanza e centralita’ parlamento per una ordinata vita pubblica. Parlamento che permette al Governo di governare".
"Le istituzioni - ha ricordato monsignor Crociata - sono e debbono essere al servizio dei cittadini e la Chiesa, da parte sua, puo’ dare un apporto alla crescita della coscienza dei credenti. Per questo vogliamo puntare sulla formazione".
Su questi temi si terra’ in marzo un Convegno nazionale delle scuole e inziative di formazione socio-politica promosse dalle diocesi.

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LAVORO FESTIVO: CEI, PREOCCUPA NON LA SINGOLA NORMA MA LA CULTURA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 gen.

"Rinunciare al riposo domenicale comporta un rischio di disumanizzazione: la preoccupazione dei vescovi e’ esattamente legata a questo tema e non a disposizioni vecchie o nuove dei governi". Lo ha affermato il segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata, precisando che quanto detto sul tema al Consiglio Episcopale Permanente esprime "una attenzione che va al di la’ dell’aspetto normativo immediato".
"C’e’ - ha spiegato il presule - un problema culturale: il riposo della domenica rende possibile vivere in pienezza, e’ la cifra di un’umanita’ che non e’ divorata solo dall’economico, dall’interesse, dal consumo". Dunque dai vescovi, ha concluso, arriva "un richiamo a non perdere di vista questo valore imprescindibile: darsi tempo per curare lo sprito, ma anche apprezzare il bello nell’arte.
Per la preghiera per chi crede. Ma se non c’e’ questa attenzione, nel quadro complessivo anche la crisi che attraversiamo ne risente".

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SCIOPERO TIR: CEI, E' UN SEGNALE MA NON SI PUO' COLPIRE TUTTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 gen.

Le dimostrazioni di questi giorni e lo sciopero dei Tir sono "un segnale di disagio sociale da
accogliere, e questo specialmente nelle Regioni Meridionali".
Lo ha affermato il segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata per il quale, tuttavia "questo non legittima abusi che mettono a disagio la collettivita’ e la vita di tutti".

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