venerdì 27 gennaio 2012

Il Fatto pubblica la sconcertante lettera di Viganò al card. Bertone. Ora sappiamo che il trasferimento era inevitabile e intuiamo la ragione di alcune mancate porpore...

Clicca qui per leggere il testo della lettera di Viganò.
Qui l'articolo di Marco Lillo nel quale c'e' una frase particolarmente interessante: "Probabilmente dopo la lettera che pubblichiamo sotto era impossibile per il Papa mantenere Viganò al suo posto. Il segretario del Governatorato non scriveva solo di false fatture e ammanchi milionari. Non lanciava solo accuse diffamatorie sulle tendenze sessuali dei suoi nemici ma soprattutto metteva nero su bianco i risultati di una vera e propria inchiesta di controspionaggio dentro le mura leonine".
Interessante! Un prete che lancia accuse diffamatorie! Complimenti!
E' questa la Chiesa? Fermate tutto...voglio scendere e al piu' presto!
Il senso di schifo che provo in questo momento e' paragonabile solo a quello sofferto tante volte nel 2010.
E' chiaro che il Papa non poteva fare altro che scegliere ed ha scelto bene!
E' anche chiaro che molte poltrone devono saltare. E' Viganò stesso a fare i nomi, compreso il suo.
Ancora una volta mi permetto di dare un consiglio: disinfettare la curia e questa volta COMPLETAMENTE!
Ora capisco come mai sono saltate alcune porpore...eh si'!
Sono profondamente delusa, cari amici!
Non era questa la Chiesa che il Papa ci ha mostrato con il suo esempio.
Ha ragione quando afferma che occorre una conversione dei cuori.
Spero, pero', che venga data una accelerazione a questa conversione attribuendo a ciascuno la punizione che merita in modo da costituire un esempio sotto gli occhi di tutti.
Ho un po' di fiducia nei giovani preti, non in chi attualmente occupa i primi posti della gerarchia, salvo lodevoli eccezioni.

R.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, forse ci si dovrebbe chiedere se le accuse di mons. Viganò non siano fondate.
Forse ci si potrebbe chiedere se la pubblicazione di questa lettera non voglia essere un tentativo disperato di un prelato di ottenere giustizia a un prelato calunniato e per questo cacciato?
Sarebbe forse il primo prelato ad essere calunniato e poi defenestrato?

Io nella lettere non trovo né accuse a Benedetto né a Bertone.

mariateresa ha detto...

buongiorno cara. Forse si sta scrivendo dritto su righe storte.
Ora sappiamo chi sono le rane dalla bocca larga.
Ora sappiamo che la mancata nomina di Viganò è stata giusta. Ora sappiamo che visto il profilo del personaggio era meglio forse mandarlo a fare il nunzio ad Andorra.

Anonimo ha detto...

Io non mi straccio le vesti per quattro scalzacani.
Come non se la presero ai tempi di Cristo per Giuda così io non me la prendo per un problema di ambizioni personali.
La malattia se vuoi curarla è bene che venga fuori ...
Matteo Dellanoce

mariateresa ha detto...

però io aspetto che Viganò dica qualcosa anche se mi sembra un tipo più da trame nell'ombra.Sennò che figura ci fa in USA?

Anonimo ha detto...

Anch'io aspetto la stessa cosa!
Alessia

Raffaella ha detto...

A Mariateresa...siamo in perfetta sintonia!

All'Anonimo delle 7.55.
Le accuse di Vigano' sono fondate? Non ho modo di saperlo ma, se cosi' fosse, mi aspetto un'opera di disinfestazione totale come piu' volte auspicato in questo blog.
Se poi ci sono reati, la Procura e' a due passi dal Vaticano.
Tutto cio' pero' non giustifica il comportamento di chi scrive lettere riservate che poi vengono pubblicate.
Non e' stato Vigano' a consegnarle a Nuzzi ed al Fatto che, ovviamente, le hanno pubblicate perche' giornalisti?
Bene! Aspettiamo la parola di Vigano'.
Certo che chi tace...

Una cosa pero' mi rende felice e cioe' l'avere scoperto il nome di qualche rana dalla bocca larga.
Mi aspetto di vederle parlare nel primo stagno (fuori dal Vaticano pero'!).
La corda si e' spezzata.
R.

Anonimo ha detto...

raffaella,

mons. Viganò vive a Washington, non a Roma: tieni conto del fuso...

La cosa che mi impressiona della lettera è la precisione delle accuse: l´arcivescovo non lancia accuse generiche: i suoi sono attacchi ben precisi, precississimi, l´infondatezza delle quali si può immediatamente accertare. Che monsignor Viganò sia così demente, nel senso etimologico del termine, per accusare membri dell´apparato vaticano in maniera tanto sconsideratamente falsa, firmando la lettera? Un calunniatore solitamente non si espone in tal modo. E sarebbe tanto pazzo da far pubblicare una lettera zeppa di calunnie a mezzo stampa, esponendosi non solo alla eventuale punizione ecclesiastica, ma anche alla denuncia civile?

Anonimo ha detto...

Ora che "la lettera" e' venuta fuori si inizia a vedere la portata della storia, per niente piacevole.
Se Vigano' ha in mano le prove documentali di quanto asserisce, il suo "trasferimento" negli USA - per evitare di averlo in mezzo ai piedi - e' un fatto non solo grave, ma che sopratutto va contro allo stile di trasparenza e di rigore di Benedetto XVI stesso.
Siamo paurosamente vicini allo stesso stile di "copertura" per mantenere chissa' che tipo di facciate e interessi personali che in altri ambiti hanno portato a disastri ben peggiori.
Maciel Degollado, per esempio, che aveva creato tutta un rete di connivenze nei Sacri Palazzi ben foraggiate, per portare avanti i suoi intenti. I risultati si sono visti, e specialmente il Card. Velasio De Paolis, che ha in mano la patata bollente dei LdC potrebbe rendersene conto.
Non ci sono mezze misure, o si e' onesti o non lo si e': non esiste una onesta' a percentuale, a seconda dei casi ecc.
Si profila anche qui, come nello scandalo Pedofilia, lo scontro tra due Spiriti:
- lo spirito religioso
- lo spirito di corpo.
Lo spirito di corpo, riguardo all'argomento pedofili, e' stato cosi' forte per decenni che per scalzarlo ce n'e' voluto tanto - e come denunce civili, e come processi canonici, e come soldi persi - e nonostante il bene che ne deriva da B16 che ha affrontato questa nefandezza a volto aperto e con onesta', dicendo a chiare lettere "questo e' un peccato grave" a piu' riprese, affrontando anche gli incontri pubblici (Londra, Malta....), ancora c'erano Cardinali che sminuivano queste cose definendole "chiacchericcio".
Lo spirito religioso e' quello che ha B16 nello scandalo pedofili: riconoscere la verita' delle cose, in tutta la sua gravita', riconoscere chi e' veramente vittima di un sopruso, e raddrizzare il timone della barca.

Ora, al posto del dramma pedofili, c'e' la gestione interna del Vaticano. Purtroppo la logica di cui sopra trova riscontro anche qui.
Ed e' utile ricordare che finche' non c'e' stato da una parte il macello mediatico contro i preti pedofili da una parte, e un B16 che ha voluto affrontare la cosa in modo serio, tutto il dramma pedofili trovava un muro di gomma dentro i Sacri Palazzi, in cui la posizione dello stesso allora Card. Ratzinger era stata isolata perche' non faceva comodo ad altri.

Il vizietto del "muro di gomma" dei Sacri Palazzi non e' sparito, ma c'e' ancora B16 che ha il cuore attento alla giustizia, come quella chiesta per anni dalle vittime di abusi.
Essendoci un muro di gomma tra i due, oltre che l'oceano, l'unica via rimasta era quella del Caso Mediatico.

Spero che questo "spirito di corpo" vada solennemente a farsi friggere, che di danni ne ha gia' fatti tanti: non si puo' mantenere la facciata bella quando dentro ci sono nefandezze. E Benedetto XVI e' l'unico che ha l'olio giusto per friggere a puntino questo stile da "il fine giustifica i mezzi", che non ha niente a che fare con Gesu' Cristo, ma con Machiavelli.

Anonimo ha detto...

@anonimo

è chiarissimo che card. Bertone nell´ultima tornata di nomine in curia ha fatto man bassa e la fretta con la quale sono stati fatti poi cardinali (lasciando a bocca asciutta pezzi grossi e un intero continenti vitalissimo come l´Africa) ha suscitato non poche perplessità: una curia di fidati bertoniani, un conclave zeppo di italiani ... Un conclave spostati circa 6 mesi e meno berrette rosse in curia, avrebbe consentito ad altri arcivescovi residenti di divenire cardinali.
Anche a me è che qualcuno volesse blindare un eventuale conclave (voglia Dio che così non sia), e credo che non siamo stati i soli a pensarlo e non sarebbe pellegrino ritenere che questo attivismo sospetto non sia andato giù a tanti altri.

Paola Marconi ha detto...

dal tenore della lettera, mi sembra si evinca che Mons. Viganò abbia testimoniato in un momento di grande ira (uno dei 7 peccati capitali). Nella lettera si indicano una serie di testimonianze verbali di personaggi più o meno scomodi, non sempre suffragati da prove certe. Abbiamo conosciuto molti uomini di Dio che hanno... ubbidito... senza avere come premio una Nunziatura addirittura a Washington, questa sì è una prova della grande considerazione del Santo Padre.
Mons. Viganò non mi sembra leale nei confronti del Papa, ma un pò...pettegolo.
Vergogna è certamente che una lettera riservata sia finita nelle mani di un giornalista.
Non voglio credere che ci sia qualcuno così infame vicino alla Curia. Se aveva qualcosa da denunciare poteva farlo nelle sedi preposte, garantendo una difesa legittima.
CHI E' L'INFAME TRADITORE??? OPPURE LA LETTERA NON E' MAI STATA RECAPITATA???

Paola ha detto...

NON PREVALEBUNT!
La Provvidenza provvederà a trovare il nuovo Successore di Pietro.

Raffaella ha detto...

C'e tempo...
R.

mariateresa ha detto...

alla luce di questi fatti si spiego anche un articolo di Massimo Franco dove si svelavano (sic) delle lettere al Papa contro Bertone. Quindi questo Viganò era in contatto con diversi giornalisti, non solo Nuzzi e la vicenda era conosciuta dagli addetti ai livori come dice dago.
Come è piccolo il mondo....
Ora mi spiego perchè Franco scriveva i suoi articoli sulla diminuzione del peso diplomatico della Santa Sede, se si andava a informare da Viganò, stiamo freschi. E chissà se ci andava anche Politi, ehehehehhehe.
Certo che con entrature così nella stampa ora non mi meraviglio anche di altri articoli che ho letto che rimandavano tutti la stessa eco.
Mi viene una mezza voglia di non leggere più un tappo per non cadere come un tordo nel solito puparo di turno.

Anonimo ha detto...

Mi sembra veramente indelicato parlare di successori e conclave quando il Papa è vivo, vegeto e nel pieno possesso delle sue facoltà. A meno che qualcuno non arda dal desiderio di vederlo traslocare dal terzo piano alle grotte vaticane.
Alessia

Anonimo ha detto...

cara Alessia,sapessi quanti ce n'è che non aspettano altro....per fortuna l'uomo propone e Dio dispone:Santità,ad multos annos,alla faccia!