"Illustre uomo cattolico di Stato": così il Papa ricorda Scalfaro, ex capo di Stato morto a 93 anni, nel telegramma alla figlia. Telegramma alla figlia e a Napolitano dal card. Bertone. Ai nostri microfoni l'omaggio personale di padre Lombardi
E’ scomparso all’età di 93 anni Oscar Luigi Scalfaro, presidente della Repubblica italiana dal 1992 al 1999. Papa Benedetto XVI esprime, in un telegramma, le sue più sentite condoglianze alla figlia dell’ex presidente, ricordandolo come un “illustre uomo cattolico di Stato”, che “si adoperò per la promozione del bene comune e dei perenni valori etico-religiosi cristiani propri della tradizione storica e civile dell’Italia”. A firma del cardinale di Stato Tarcisio Bertone, due telegrammi: uno alla figlia e uno al capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano, in cui il porporato ricorda il “fedele servitore delle istituzioni e uomo di fede".
Una vita al servizio dello Stato, Scalfaro era stato membro dell’Assemblea Costituente del 1946 e aveva ricoperto più volte il ruolo di ministro e di sottosegretario. Divenuto presidente della Camera nell’aprile 1992, fu eletto al Quirinale un mese più tardi, pochi giorni dopo la strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone e gli agenti della scorta. In ricordo del presidente Scalfaro, il direttore della nostra emittente, padre Federico Lombardi porge un piccolo omaggio che definisce "personale e riconoscente”:
Vorrei ricordare semplicemente due aspetti della vita e della personalità del Presidente Scalfaro. E’ uno degli ultimi e più eminenti rappresentanti di quella generazione che nel fiore delle sue forze si impegnò generosamente per la ricostruzione del Paese alla fine della tragedia del fascismo e della guerra, e lo fece con intensa passione ideale, serietà culturale e assoluta integrità morale, come testimonianza dell’impegno sociale e politico che scaturiva da una fede profonda e vissuta quotidianamente. Per questo fu un punto di riferimento importante, insieme ad altri, prima in Piemonte e poi nel Paese intero, non solo per i cattolici, ma per tutti coloro che vivevano il servizio all’Italia con grande rigore morale anche in tempi in cui questo diveniva purtroppo gradualmente assai più raro. A quella generazione di politici cattolici, che conobbi e ammirai in Piemonte nella mia prima giovinezza - e quindi al Presidente Scalfaro -, resterò sempre immensamente grato per la fiducia che seppero ispirarci nel valore di un impegno sociale, civile e politico, leale e disinteressato.
Inoltre è una persona che non ha mai tenuta nascosta la sua fede cristiana, la sua piena partecipazione alla vita della Chiesa cattolica, e perfino la sua schietta devozione mariana. Così ha dimostrato efficacemente come si può essere allo stesso tempo profondamente credenti e convinti assertori – e nel suo caso anche massimi garanti - dei valori comuni fondanti della vita civile e politica del Paese, nel rispetto del pluralismo delle posizioni.
Giorgio Napolitano, che si è recato stamane a casa di Scalfaro per un saluto, ricorda oggi “con profonda commozione” il suo predecessore, definendolo “un amico” e un esempio di “coerenza ideale e integrità morale”, in particolare per aver affrontato la presidenza con “fermezza e linearità”, in uno dei periodi “tra i più difficili della storia italiana”. Lo stesso Scalfaro parlava così del ruolo di Presidente della Repubblica:
“Dev’essere dentro, come impegno. Ma dev’essere sempre al di sopra. Essere ‘al di sopra’ vuol dire fare ogni sforzo, con i limiti umani, per rispettare la verità, quindi dare torto anche agli amici o dare ragione all’avversario quando ce l’ha”.
Fortemente critico sulla crisi dei valori della società contemporanea, Oscar Luigi Scalfaro interveniva così ai microfoni del nostro Alessandro Guarasci, in un'intervista ad aprile scorso:
"In tutti i dibattiti, e sono molti, che ho con giovani e non giovani, do una mia definizione sulla realtà in cui viviamo: noi siamo nella miseria più profonda, culturale e morale. Dobbiamo avere la certezza assoluta che la verità vincerà sulla menzogna e il bene vincerà sul male. Questa sofferenza durerà ancora? Temo di sì, però dobbiamo avere dentro di noi questa certezza assoluta che la vittoria non può essere né del male, né dell’ipocrisia, né di questa serie di marciume che si è moltiplicato in questi anni anche da noi!".
I funerali di Oscar Luigi Scalfaro avranno luogo in forma privata domani pomeriggio nella chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma. Il saluto al presidente potrà essere reso, sempre nella giornata di domani, nella vicina chiesa di Sant'Egidio dalle ore 10.30 alle ore 13.30.
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