martedì 31 gennaio 2012

Mons. Moraglia è il nuovo Patriarca di Venezia. Il vescovo carmelitano Iannone nominato vicegerente di Roma. Sacerdote medico diventa vescovo per gli ospedali di Roma ed il parroco di Torre Angela nuovo ausiliare di Roma. Zuppi e Leuzzi saranno ordinati il 14 aprile (Izzo)

PAPA: MONSIGNOR FRANCESCO MORAGLIA NUOVO PATRIARCA DI VENEZIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 gen.

Il genovese Francesco Moraglia, 59 anni, dal 2007 vescovo di La Spezia, e' il successore che Benedetto XVI ha scelto per guidare il patriarcato di Venezia dopo la nomina, avvenuta nel giugno 2011, di Angelo Scola quale arcivescovo di Milano.
Lo ha reso noto oggi la Sala Stampa della Santa Sede.
Ordinato sacerdote il 29 Giugno 1977, il nuovo patriarca di Venezia ha studiato a Roma presso la Pontificia Universita’ Urbaniana conseguendo il dottorato in Teologia Dogmatica nel 1981.
Nel suo ministero e’ stato chiamato a svolgere il compito di educatore presso il Seminario arcivescovile maggiore e di vice-parroco in una parrocchia di Genova.
E’ stato insegnante di Teologia Dogmatica presso la Facolta’ Teologica dell’Italia Settentrionale, preside presso l’Istituto di Scienze Religiose Ligure e assistente diocesano del Meic, il Movimento ecclesiale d’impegno culturale. Ha, inoltre, diretto l’Ufficio diocesano per la Cultura e il Centro Studi "Didascaleion".
Nel 2007 e’ stato eletto alla sede vescovile di La Spezia-Sarzana-Brugnato ed e’ presidente del Consiglio di amministrazione della fondazione "Comunicazione e Cultura" e consultore della Congregazione per il Clero. In una dichiarazione rilasciata alla Radio Vaticana poco
prima che fosse ufficializzata la nomina, monsignor Moraglia ha detto che uno dei primi compiti di un vescovo "e’ quello di amare la sua gente, di far capire alla gente che c’e’ questo sentimento di amore, di vicinanza: stare in mezzo a loro".
"Poi - ha aggiunto - un vescovo deve anche parlare, deve anche guidare.
Pero’ - ha concluso il nuovo patriarca - credo che il parlare, il guidare non possa mai prescindere dallo stare in mezzo a loro anche se con la caratteristica propria della missione del vescovo".

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PAPA: VESCOVO CARMELITANO IANNONE NOMINATO VICEGERENTE ROMA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 gen.

Il religioso carmelitano Filippo Iannone e' il nuovo vicegerente della diocesi di Roma.
Lo ha nominato oggi il Papa elevandolo a dignita’ arcivescovile. Dal 2009 era vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo, dopo essere stato ausiliare del cardinale Michele Giordano a Napoli. Ha 54 anni.
Il precedente vicegerente, monsignor Luigi Moretti, era stato promosso l’anno scorso alla guida dell’arcidiocesi di Salerno e si era detto allora che il cardinale vicario Agostino Vallini riteneva di non sostituirlo.
Quella del vicegerente e’ del resto una figura del tutto singolare nella gerarchia cattolica: ha dignita’ arcivescovile, e’ vescovo ordinario (e non ausiliare) e ha diritto ad accedere direttamente al Papa.
Insomma, come il sostituto della Segreteria di Stato, che ugualmente ha accesso diretto al Pontefice, il vicegerente e’ al contempo un vice ma anche un garante-controllore dell’operato del cardinale vicario di Roma al quale il Papa lo affianca.
In ogni caso, la successione di Moretti e’ toccata ad un presule che aveva gia’ collaborato con
Vallini (come vicario episcopale) quando questi era ausiliare del cardinale Giordano a Napoli, salendo poi allo stesso incarico nel 2001.
Nell’Ordine Carmelitano ha guidato la Commissione per la revisione delle Costituzioni.
Dottore in Diritto Canonico ha insegnato, come professore associato, nella Pontificia Facolta’ Teologica dell’Italia Meridionale e, come professore inviato, presso la Facolta’ di Giurisprudenza dell’Universita’ Federico II.
E’ stato difensore del Vincolo del Tribunale Regionale Campano e vicario giudiziale aggiunto del Tribunale diocesano di Napoli. E’ membro della Segnatura Apostolica, della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata, e nella Cei guida il Comitato per l’edilizia di culto.

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PAPA: SACERDOTE MEDICO DIVENTA VESCOVO PER GLI OSPEDALI DI ROMA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 gen.

Per la prima volta un sacerdote medico diventa vescovo ausiliare di Roma e il Papa ha deciso di affidargli la responsabilita’ della pastorale sanitaria, dopo la morte improvvisa di monsignor Armando Brambilla.
Si tratta di monsignor Lorenzo Leuzzi, originario di Trani, nato nel 1955, da lungo tempo direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma, nonche’, dal settembre 2010, cappellano di Montecitorio e Palazzo Madama.
Leuzzi e’ medico ed e’ diventato sacerdote in eta’ adulta, ha fatto per quattro anni l’assistente spirituale alla facolta’ di Medicina della Cattolica a Roma. Continuera’ anche a ricoprire gli incarichi attuali.

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PAPA: PARROCO TORRE ANGELA MATTEO ZUPPI NUOVO AUSILIARE DI ROMA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 gen.

Amatissimo parroco di Santa Maria in Trastevere, aveva accettato due anni fa di guidare la mega parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, nella periferia est della capitale.
E oggi il Papa lo ha nominato vescovo ausiliare. Si tratta di don Matteo Zuppi, nato a Roma nel 1955 e pronipote del cardinale Carlo Confalonieri (che fu segretario particolare di Pio XI). Ordinato prete nel 1981 a Palestrina, incardinato a Roma sette anni dopo, e’ stato assistente ecclesiastico della Comunita’ di Sant’Egidio sostituendo anche in questo incarico monsignor Vincenzo Paglia, promosso nel 2000 vescovo di Terni.
Come ausiliare incaricato del settore Roma-centro, sostituira’ invece monsignor Ernesto Mandara che e’ stato designato nel giugno scorso alla diocesi suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto.

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CHIESA: ZUPPI E LEUZZI SARANNO ORDINATI VESCOVI IL 14 APRILE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 gen.

I due vescovi ausiliari nominati oggi dal Papa per la diocesi di Roma, don Matteo Zuppi e monsignor Lorenzo Leuzzi, saranno consacrati il 14 aprile. Lo rende noto il Vicariato di Roma che conferma, con una dichiarazione del cardinale Agostino Vallini, la scelta di mantenere monsignor Leuzzi quale direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma.
"Da vescovo, titolare della sede di Cittanova - ha affermato Vallini - conserva la responsabilita’ della Pastorale universitaria e succede a monsignor Brambilla come delegato per la Pastorale sanitaria".
Nella nota, il cardinale vicario parla anche del vescovo Iannone, nominato dal Papa nuovo vicegerente della diocesi di Roma.
"Ha un carattere mite e accogliente - ha detto di lui il cardinale Vallini - unito a una grande esperienza e competenza".

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Le voci su un Patriarca di Sant'Egidio a Venezia, furono solo un fuoco di Paglia...

(...ma in compenso da oggi Sant'Egidio ha Zuppi Ausiliare a Roma :)

Anonimo ha detto...

Don Matteo Zuppi è un vero uomo di Dio. Era parroco da poco a Torre Angela ma ci aveva conquistato tutti col suo stile di simpatia umana e di profonda carità. Pure i parrocchiani di Santa Maria in Trastevere erano innamorati di questo prete. Lo venivano a trovare sempre qui nella periferia est. C'è poco da dire, la nostra parrocchia perde un bravo parroco e la Chiesa aquista un vescovo dal cuore grande.

Anonimo ha detto...

Ma quanto è potente sant'Egidio? Prima un ministro e ora un vescovo. Ci sarà anche un papa?

Pierluigi ha detto...

Non mi pare che sia un discorso di potere, non sono un fan di San'Egidio ma don Matteo lo conosco da quando ero bambino e lui giovane prete di Trastevere. E' sempre stato un vero pastore, ha voluto molto bene a tutta la mia famiglia e ci ha sostenuti in momenti di dolore (...anche se nessuno di noi è stato mai un membro della Comunità di sant'Egidio). Il papa sceglie tra i preti che si sono distinti per la loro fede, saggezza, pietà, zelo per le anime e buona reputazione. Ci sono moltissimi di vescovi (e cardinali!!!)che appartengono all' Opus Dei, Legionari di Cristo, Comunione e Liberazione, Focolarini, Catecumenali e anche molti vescovi e cardinali di ordini religiosi (Salesiani, Gesuiti, Francescani...etc). Non mi sembra (forse mi sbaglio) che ci siano molti vescovi di sant'Egidio. Io conosco solo Paglia che era parroco della mia parrocchia prima di don Matteo! E' possibile che uno debba vedere trame oscure ovunque?

Anonimo ha detto...

Proprio perché anche io conosco don Matteo e lo stimo penso che dovrebbe fare il parroco tra la gente e non fare parte del potere della chiesa.
Proprio come dice lei perché tra vescovi e cardinali tantissimi appartengono a centri di potere mentre don Matteo ne è veramente lontano

Anonimo ha detto...

Don Matteo è da prendere da esempio per la condotta della nostra vita ....ci ha dato tanta forza per avere pace nel cuore ....credo che in pochi sanno tirar fuori il meglio di noi...é un bravo Vescovo io non ho dubbi che possa cambiare :) così ci si nasce non ci si diventa

Anonimo ha detto...

Che il Signore dia a don Matteo pace e serenità percHè riesca a compiere il suo lavoro pastorale e a dare pace al cuore delle persone. E' un lavoro lungo e difficile e speriamo per lui che ne sia valsa la pena dopo che ha dovuto lasciare le sue parrocchie dove era tanto amato