sabato 28 gennaio 2012

"Il Giornale" si toglie qualche sassolino dalla scarpa: Affari e guai di famiglia del vescovo Viganò (Zurlo)

Clicca qui per leggere l'articolo che segnalo per completezza delle fonti ma su cui non mi esprimo trattandosi di faccende puramente personali.
Pubblicato da alle

7 commenti:

mariateresa ha detto...

mah

28 gennaio 2012 alle ore 08:56
Anonimo ha detto...

Io mi domando quale possa essere il nesso tra le due cose!!
Mi pare di rivedere cose già viste, anzi, di leggerle.
Chi si inimica il Giornale viene distrutto sotto ogni profilo e questo la dice lunga.
Tipico atteggiamento di chi ha torto e sposta il ragionamento su questioni senza nesso.
Viganò ha sottovalutato la potenza demoniaca di alcuni cardinali.
Raffaella non farti sviare. Il problema sono le finanze del Vaticano non i problemi di famiglia.
Roberto

28 gennaio 2012 alle ore 09:16
Raffaella ha detto...

Infatti, e' quello che ho scritto!
Segnalo ma non condivido.
R.

28 gennaio 2012 alle ore 10:13
rosadeldeserto68 ha detto...

Io invece credo che l'articolo, se veritiero, metta in luce il carattere dell'uomo Viganò che non ha esitato a scontrarsi e a portare in tribunale i familiari per una questione di soldi.Non credo che il suo agire si possa ritenere degno di un uomo di chiesa.Penso che anche nella vicenda del Governatorato abbia fatto un gioco sporco.

28 gennaio 2012 alle ore 13:30
Anonimo ha detto...

Visti i precedenti del "Giornale" che hanno dato origine al cosidetto "Metodo Boffo", e per cui il Feltri ha avuto condanna... non metterei la mano sul fuoco in quanto ad "attendibilita'".

28 gennaio 2012 alle ore 14:19
Anonimo ha detto...

purtroppo il metodo Boffo funziona con tutti i giornali e per ogni argomento,dal più insignificante,al più grave,prendi uno,lo distruggi nell'immagine,infischiandotene dell'etica, e chi se ne frega se sono accuse infondate,basta sputtanare e cancellare persone magari innocenti o assai meno colpevoli di altre che ne escono pulite.

28 gennaio 2012 alle ore 16:11
Vatykanista ha detto...

Mah, il nostro Papa è un esperto, quanto a convivenza con il fatto di avere un fratello -e ugualmente poco più anziano- sacerdote. Che non sia anche sulla scorta di questa esperienza personale, che il Papa (debitamente informato) abbia deciso per Washington?
(Dopotutto, la distanza fra Washington D.C. e Chicago, è 959 Km, non molto superiore a quella fra Regensburg e Roma, 792 km. :)

29 gennaio 2012 alle ore 13:33

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