mercoledì 25 gennaio 2012

Domande, nella rete del silenzio (Luca Doninelli)

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2 commenti:

Andrea ha detto...

Quindi:
- la Rete sarebbe caratterizzata dal "silenzio", in cui emergerebbero le vere domande: l'opposto di ciò che il Paa ha detto
- i cattolici che pregano, manifestano e organizzano S.Messe di riparazione all'assalto al Volto di Cristo sarebbero "arrabbiati", ignari della lezione di Testori e di don Giussani

A questi rovesciamenti si arriva quando si è presa l'abitudine di muoversi in un quadro "culturale" ("parliamone, e Dio vi parlerà"...), anziché in uno realistico ("esiste chi va verso Dio e chi ne rifugge").

raffaele ibba ha detto...

Senza ironie ...
Lo spettacolo di Castellucci, che non ho visto né vedrò mai (suppongo), propone semplicemente di fare un poco di chiasso sopra il Volto di Dio, legandosi a tematiche spinose (come l'assistenza a persone malate) spinte lungo una china presunta "radicale" ... che guarda alla radice.
Per quello che ho letto la maggior parte della cosa, teatro e "provocazione", sono legati solo ed esclusivamente al fatto che "se ne parli", comunque (cioè bene o male purché parlino di me).
I cattolici "arrabbiati" hanno fatto male a provocare tutto questo can can ... e l'hanno fatto per ragioni "politiche", cioè per ragioni diverse dall'amore per il Volto di Cristo (ed è chiaro senza giudicare le intenzioni, che non conosco ed a cui non credo mai, neppure alle mie, ma giudicando solo i comportamenti pubblici da Parigi - non per nulla - a Milano).
Un poco più di silenzio e di ascolto, accompagnato da qualche sereno e preciso giudizio sul teatro per i pochi che sarebbero andati a vederlo, avrebbe fatto molto più bene del caos che c'è ora.

ciao
r