venerdì 7 settembre 2012

La proposta choc di Paolo Flores d’Arcais: Ora approvino una “legge Martini” sulla "sedazione definitiva"

Clicca qui per leggere l'articolo.
Chi imperversa sui media?

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Che danno hanno fatto zietto e nipotina.
Alessia

SERAPHICUS ha detto...

Nipotina e innanzitutto zietto: no comment.

Per il resto: che roba deve aver fumato uno che scrive cose del genere?

Raffaella ha detto...

Raccoglie i frutti seminati qua e la' :-)
R.

Anonimo ha detto...

la dottoressa, brrr! L'immagine dell'angelo (laico) della morte.
Alessia

Anonimo ha detto...

PER SERAPHICUS

....di certo quel particolare "Fumus" a cui accennava Paolo VI...

Anonimo ha detto...

OT
Mediaticamente parlando vatileaks non tira più, ma, a quanto pare, satanasso sì.
http://www.paolorodari.com/2012/09/07/la-mia-possessione-cosi-27-legioni-di-demoni-hanno-stravolto-la-vita-di-francesco/
Alessia

Anonimo ha detto...

"Martini pastore generoso e fedele"
Benedetto XVI

Tommy2010 ha detto...

Certo che le ipotesi su come sia morto il cardinal Martini spuntano come funghi...
A quanto sapevo l'idratazione tramite flebo ha continuato fino alla fine, la nipotina ora dice che non c'è stata. Mah...
Ogni pretesto è buono per torcere e distorcere dello volontà "postume" senza che gli interessati possano essere presenti!

nonno ha detto...

a parte d'Arcais che fa il suo mestiere, ora non c'è cantante e vip che non si dica folgorato sulla via di Milano, un po' come quasi tutta Holliwood che scende in campo per Obama. Ecco, a me quando scendono in campo quelli la' e' la volta buona che mi convinco che i problemi veri della gente stanno da tutt'altra parte. Questi fanno filosofia su aborto e fine vita, e magari su questo istituiscono campagne elettorali e fanno cadere i governi, mentre nessuno si preoccupa di rendertela vivibile nel mezzo, la vita

Raffaella ha detto...

Per il nonno.
In effetti quando cominciano a mettere il becco i cosiddetti vip e' il momento di fare attenzione.
Si sente puzza di bruciato.
Del resto si raccoglie cio' che si semina...
R.

un passante ha detto...

pure il primate anglicano Williams e', presumo nella mente di Ratzinger vista la stima personale che ha per lui, pastore fedele a Cristo. Ma non a lui, come tutti i protestanti aperti a libere interpretazioni delle scritture e al mondo. Molti nella chiesa cattolica sono di fatto, e' evidente, protestanti senza ammetterlo. Siccome l'uomo deve essere libero di scegliere, a me pare molto arrogante ostinarsi a voler cambiare qualcosa dove altri si trovano bene, che hanno trovato così e che hanno scelto liberamente. Vattene tu e ciascuno mantiene la sua libertà, no? Scusate la franchezza ma queste diatribe viste dall'esterno sono ridicole, anche perché le differenze tra le correnti, martiniana e non, stanno diventando notevoli. E chi lo nega, nega l'evidenza. Parlare coi cattolici ormai e' come farlo con le correnti di un partito

nonno ha detto...

Alle altre religioni non si chiede costantemente di aprirsi al mondo, nemmeno laddove contano. La religione e' cosa spirituale non materiale, non si capisce perché dovrebbe aprirsi alla materia e ai bisogni del corpo. Può comprendere, ma non legittimare per presunta misericordia ciò che l'uomo vuole, ed e' si comprensibile la pretesa di libertà da parte dell'uomo, non così la continua richiesta di legittimazione che arrivi dalla Chiesa, ancor di piu da parte atea. Ma a differenza di altre religioni, sono alcuni nostri pastori a fornire l'assist a quelli come d'Arcais. Loro ragionano e agiscono di conseguenza, lo farei anch'io al posto suo. Faccia la proposta, se i familiari sono d'accordo, magari ci si chiarisce di piu le idee alla fine, e non si resta tutti nel dubbio eterno sul testamento e la chiesa parallela. Tutto sto' teatrino pastorale comincia a stancarmi alla mia eta' e davvero mi piange il cuore il pensiero di qualche amico umile e semplice, ma per me grande parroco, sotterrato in un anonimo tombino comunale, che e' morto tribolando come e' vissuto, e di cui nessun giornalone si occuperà mai

Anonimo ha detto...

Che significa sedazione definitiva?Eutanasia mascherata?Mio suocero,affetto da un tumore devastante,veniva sedato con antidolorifici ed aveva normali ritmi di veglia e sonno,non soffriva più di tanto ed è morto nel sonno senza bisogno di dottoresse dagli occhi limpidi e chiari,che messaggio si vuol far passare,che se uno è terrorizzato dal fatto di poter soffrire terribilmente autorizza anche se non totalmente cosciente l'infermiere o il medico di turno a far cessare tutto in maniera legale per evitare possibili conseguenze,è l'eutanasia di stato dopo l'aborto legalizzato l'unico modo per alleviare le possibili avversità che la vita ti pone davanti?Allora se di questo si tratta,finiamola di dare contro alla chiesa in nome della'libertà di decidere'se poi è lo stato o u7a qualsiasi autorità ad assumersi il compito di decidere altrimenti sì che siamno tornati indietro non di 200 anni,ma di 70,all'epoca del lebensraum nazista.

Anonimo ha detto...

"...quel particolare "Fumus" a cui accennava Paolo VI..."

Più che "accennare", il Papa Paolo VI - Papa del Concilio e della Humanae Vitae e del Credo! - quando vide e soffrì la tormenta scatenata dallo "spirito del concilio" (o "contro-spirito" come lo definisce Benedetto XVI), disse due cose molto chiare:
1. che il fumo di satana si era infiltrato nella Chiesa;
2. che un pensiero non cattolico prendeva piede e poteva diventare dominante, ma non avrebbe mai rappresentato il pensiero della Chiesa.

Oggi, dopo quasi mezzo secolo, possiamo bene aprire gli occhi, fare tesoro di quella profezia del Papa, e tentare di vederne le attuazioni.
Il fumo, infatti, ha prodotto i suoi effetti di accecamento, e il pensiero non cattolico, fattosi dominante anche nella Chiesa, avrà pure trovato ed accresciuto il novero dei suoi "maestri".

Di uno di questi si è già parlato troppo, ma non è il caso di scandalizzarsi; è del tutto lecito e fa bene aprire gli occhi. Purché sia chiaro che non si tratta di giudizio o di condanna. Solo non sono pochi i buoni Pastori che si sono fatti infinocchiare, che sono rimasti vittime della menzogna e hanno procurato - loro malgrado - danni.

Dice il Vicario di Cristo che non "abbiamo" la Verità, piuttosto "apparteniamo" alla Verità: facciamoci guidare tutti, pastori e fedeli.

Anonimo ha detto...

Curioso che un «ultimo, intimo saluto» sia finito sulle pagine dei giornali. Proprio un luogo intimo.

Comunque fatevi una risata sul finale: secondo D'Arcais tutti i media sono in mano a giornalisti compiacenti verso la Chiesa gerarchica. Non ve n'eravate accorti?

JP

Anonimo ha detto...

Ah si? Si sono ribellati tutti insieme allora, giornali e tv

Raffaella ha detto...

Quali tv sono a favore del Papa?
Raiuno? Canale 5? La 7? Dai...
R.

un passante ha detto...

se posso dire la mia, ospite spero non troppo indesiderato. Mi ero riproposto di tacere, la lettera della nipote mi aveva comunque toccato, perché di fronte alla perdita di qualcuno che si ama e il momento definitivo che e' la morte, mi sento sempre spiazzato e, semplicemente rispetto le emozioni di chi esterna. Ma se ne fa un uso strumentale, pubblico, e non posso frenare quindi il ragionamento che mi ha suscitato. Per la mia professione sono quotidianamente a contatto con la sofferenza e una cosa che mi ha sempre affascinato del credente, quello vero, non quello ci credo e non, e' il modo in cui solitamente affronta sofferenza e morte. Sicuramente li teme, come tutti, ma ha in piu l'arma che uno come me non avrà mai, della preghiera, del dialogo con qualcuno di piu grande, che va oltre questo mondo, la fede che dopo non ci sia il nulla. Se il cristianesimo non e' solo una morale, alla sua base c'è la morte e risurrezione del figlio di Dio fattosi uomo. Ora, si può discettare finche' si vuole di precetti morali, molti trovano in disaccordo anche me, ma che la morte del cristiano realizzi l'incontro definitivo col Risorto dovrebbe essere una certezza di fede. Se si mette in discussione anche questa, non so cosa resti oltre al cristianesimo morale e sociale che spesso sfiorano quasi la propaganda. Perche' allora mi chiedo tutta questa paura della morte, quando c'è la consapevolezza che dopo ci sara' l'incontro con Lui. Uno come me pensa che di la' non c'è piu nulla, che finisce tutto con me, qui, ma un credente immagino di no. Certo, un credente e' un uomo con le sue paure terrene, come tutti, ma se un pastore si fa portavoce simbolico, o qualcuno fa in modo che lo sia, della buona morte terrena, si perde un po' tutti di coraggio.
Una parola poi vorrei dirla sull'iniezione. Mi pare si parli di sedazione, non di iniezione letale. La sedazione del sofferente fa parte delle cure palliative, non sta scritto che uno debba morire tra mille sofferenze, in piena consapevolezza di quel che sta accadendo. Abbassare la soglia della percezione, non vuol dire staccare la spina. Se il cardinale avesse voluto che fosse fatto, lo avrebbe chiesto prima, risparmiandosi magari i disturbi di deglutizione, che ha affrontato, e l'aspirazione dei muchi, tutte cose non piacevoli per l'uomo consapevole. Semplicemente avra' chiesto di non accanirsi piu quando ormai era chiaro che a 85 anni non c'era nulla da fare che tornare alla casa del padre, come Giovanni Paolo II e come dice lo stesso catechismo. Instillare in tutto questo quell'iniezione di sedativo e l'idea che fosse letale, significa instillare un timore dell'aldilà che non gli fa merito

Anonimo ha detto...

Un amico reazionario come me, mi ha detto che a Milano comandano ancora i martiniani e penso non abbiano intenzione di smettere. Gia il comune mi pare abbia istituito anche il registro del testamento biologico. Visto che anche il Gop è 30 anni indietro, fatte le debite proprozioni, non ci resta che essere felici per le magnifiche sorti progressive che ci aspettano.Eufemia

Raffaella ha detto...

A Milano come in tutta la diocesi (Monza, Lecco, Varese, Legnano e parte di Bergamo).
Il nome del Papa si sente una sola volta durante la Messa (perche' non se ne puo' fare a meno). Eccezioni: i giovani sacerdoti ed i preti stranieri che ormai sono tantissimi visto che il seminario diocesano (quello di Venegono) e' praticamente deserto.
Tre o quattro anni fa mi e' capitato di sentire: "Preghiamo per il nostro Papa Benedetto, il nostro vescovo Dionigi ed il nostro vescovo emerito Carlo Maria...".
R.

anonimo della boemia ha detto...

ciò che dice il passante è materiale di riflessione.
tutto mi sarei atteso da un cardinale fuorchè un testamento spirituale dato in pasto ai giornali e il racconto postumo di una nipote.
da quel testo trasuda paura della morte e quasi un senso di disperazione.
perchè?
quando si va incontro al Signore la paura non dovrebbe lasciare spazio alla speranza?
non so voi ma mi inquieta pensare che un cardinale abbia così timore del momento dell'addio a questo mondo.
nonostante quello che alcuni dicono e altri ripetono a pappagallo,io non ci vedo nulla di profetico in tutto ciò.

Anonimo ha detto...

qualcuno sa che fine ha fatto messori?
mi aspettavo un suo commento su tutta la vicenda martini.

Anonimo ha detto...

anch'io la pensavo come passante sulla morte del cardinale, ma leggendola bene nella lettera si fa proprio riferimento alla buona morte, e tutti sappiamo cosa oggi si intende per buona morte, o almeno ciò che alcuni vogliono intendere. Allora, se tutto e' stato accelerato da un'iniezione, e se ora viene pubblicato come testimonianza di morte buona e quindi usato in tal senso, perché a Welby sono stati negati i funerali per aver trasformato la sua morte in una battaglia per l'eutanasia e qualcun altro la cui iniezione finale viene usata per lo stesso fine, parrebbe con assenso alla divulgazione postuma, giace in duomo?

medievale ha detto...

leggo dalla Evangelium Vitae:

"Nella medicina moderna vanno acquistando rilievo particolare le cosiddette «cure palliative», destinate a rendere più sopportabile la sofferenza nella fase finale della malattia e ad assicurare al tempo stesso al paziente un adeguato accompagnamento umano. In questo contesto sorge, tra gli altri, il problema della liceità del ricorso ai diversi tipi di analgesici e sedativi per sollevare il malato dal dolore, quando ciò comporta il rischio di abbreviargli la vita. Se, infatti, può essere considerato degno di lode chi accetta volontariamente di soffrire rinunciando a interventi antidolorifici per conservare la piena lucidità e partecipare, se credente, in maniera consapevole alla passione del Signore, tale comportamento «eroico» non può essere ritenuto doveroso per tutti. Già Pio XII aveva affermato che è lecito sopprimere il dolore per mezzo di narcotici, pur con la conseguenza di limitare la coscienza e di abbreviare la vita, «se non esistono altri mezzi e se, nelle date circostanze, ciò non impedisce l'adempimento di altri doveri religiosi e morali».79 In questo caso, infatti, la morte non è voluta o ricercata, nonostante che per motivi ragionevoli se ne corra il rischio: semplicemente si vuole lenire il dolore in maniera efficace, ricorrendo agli analgesici messi a disposizione dalla medicina. Tuttavia, «non si deve privare il moribondo della coscienza di sé senza grave motivo»: 80 avvicinandosi alla morte, gli uomini devono essere in grado di poter soddisfare ai loro obblighi morali e familiari e soprattutto devono potersi preparare con piena coscienza all'incontro definitivo con Dio".

Qualche commentatore di buona volontà può aiutarmi a capire? Perché si dice che il cardinale Martini ha ricevuto un trattamento privilegiato se è stato solo sedato? Non sono le cure palliative che qualunque "povero cristo" può già chiedere? Allora il decorso terminale del cardinale Martini si è discostato o no da quanto la Chiesa moralmente già accetta e propone? Perché, se la risposta è no, in cosa dovrebbe consistere, allora, la "legge Martini"?

nonno ha detto...

Attenzione a non fare di queste battaglie di presunta libertà il primo passo verso l'eutanasia economica, sveltendo la morte di malati gravosi di costi per la sanita'. Quanto alla buona morte, prima di pensare come al solito all'estremo, ci sarebbe da battersi perché il prima, durante la malattia, fosse sempre dignitoso per tutti. Caro passante piu che la morte e' forte il timore di poter morire soli, magari in un luogo di cura o riposo dove il personale e' sempre piu in carenza di organico e non può stare li' ad aspirarti ogni secondo, i familiari non sempre vengono chiamati per tempo perché sono solo di intralcio e il medico viene chiamato solo per formalità o a decesso avvenuto, e ha gli occhi che ha, mica puoi sceglierti quello con gli occhi buoni. E queste sono tutte cose che saprai meglio di me. Direi che basta con questa storia, a 85 anni si può anche morire, meglio se e' avvenuto con la migliore assistenza possibile, ma le pediatrie sono piene di piccoli con la testa pelata per la chemioterapia. Li' si, che c'è da chiedere" Signore perché?". Loro sono i santi, crocifissi innocenti, e i loro genitori i testimoni della morte che fa urlare di dolore. Quelli come me devono pensare che qui hanno avuto già tanto col corpo e prepararsi all'anima che va di la', senza scoraggiare chi resta

Anonimo ha detto...

Flores farnetica di una proposta di legge eutanasica che stabilisca il diritto a una sedazione definitiva, per la quale si scheglierebbe (per non soffrire l'agonia) di farsi "addormentare" - non semplicemente sedare - "definitivamente" prima ancora di morire. E vorrebbe chiamarla "legge Martini".

Il guaio è che nel farlo usa le parole della nipote, la quale avrebbe riferito quanto fu fatto, su richiesta, allo zio.

Ma basta, finiamola!

Anonimo ha detto...

io non prendo come non ho mai preso sul serio quello che martini ha detto in vita.
figuriamoci ora che fa parlare interviste e nipoti.
ho sempre pensato che fosse pericoloso perché attaccava la chiesa dall'interno.
predicava la povertà ma non ha mai rinunciato ai privilegi cardinalizi;
predicava il dialogo ma intanto sguinzagliava i difensori non appena qualcuno osava contraddirlo;
predicava unità ma intanto si definiva antepapa;
andava a trovare il papa ma intanto preparava un'intervista da pubblicare postuma.
la cosa però più irritante è che predicava umiltà ma intanto ha chiesto di essere sepolto in duomo con tutti gli onori.
no, non mi convince come non mi ha mai convinto.

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Da adesso, ogni volta che entrerò in Duomo, a Milano, davanti alla tomba del cardinal Martini dirò una preghiera a San Michele Arcangelo!

Anonimo ha detto...

era un borghese piccolo piccolo

alberto ha detto...

L'albero buono lo riconoscerete dai frutti dixit Dominus Iesus...se i frutti son le esternazioni di zio e nipotina dobbiam dire che quell'albero è malefico e i suoi frutti avvelenati.
Il sol dell'avvenire del Vaticano II....un tunnel con in fondo lì'Angelo delle morte!
Iesu itis non Iesuitis!