venerdì 28 settembre 2012

Vatileaks, L'instant book del «Corriere» (Calabrò)


Riceviamo e con gratitudine pubblichiamo:

L'instant book Il volume del «Corriere» 

Le carte, i veleni, lo Ior Il libro che svela i segreti dello scandalo 

Maria Antonietta Calabro

Per un anno intero l'opinione pubblica ha assistito, un po' distratta, un po' sconcertata, allo svolgersi di una vera e propria saga vaticana. Fatta di colpi di scena, di documenti riservatissimi, addirittura indirizzati al Santo Padre, finiti sui giornali, in tv, in un libro. Accuse di corruzione, descrizioni di lotte di potere, di scontri sulla trasparenza finanziaria dello Ior, l'Istituto per le opere di Religione, la cosiddetta banca vaticana. Nei Vatileaks c'è di tutto.
Finché il 24 maggio 2012 il colpo di scena. Il giorno stesso del «licenziamento» del presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, viene arrestato il maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele. Come in un giallo che si rispetti, The butler did it il colpevole è il maggiordomo. L'istant book «I segreti del Vaticano» servirà al lettore ad orientarsi e a farsi un'opinione sul cosiddetto «caso del Corvo» che ha sconvolto i Sacri Palazzi. Lo potrà fare anche grazie alla pubblicazione integrale dei documenti giudiziari e a una cronologia ragionata dei vari aspetti del caso nei dodici mesi (agosto 2011-settembre 2012) che hanno sconvolto il Vaticano. Le firme del Corriere della Sera lo accompagneranno in questa ricostruzione. 
Un'analisi incrociata tra carte, documenti, accadimenti di Vatileaks e le vicende che hanno segnato il percorso intrapreso negli stessi mesi dalla Santa Sede per adeguare le proprie leggi e strutture economiche agli standard internazionali per la lotta al riciclaggio e al terrorismo, dimostreranno al lettore «al di là di ogni ragionevole dubbio» come gran parte dei documenti top secret «usciti» dal Vaticano hanno a che fare con le vicende finanziarie. Ma sarà anche evidente che, in gran parte, il contenuto dei «leaks» è stato smentito dai risultati certificati dall'Assemblea del Comitato Moneyval del Consiglio d'Europa, quando lo scorso luglio, il Vaticano e la Santa Sede hanno superato il loro primo test di trasparenza antiriciclaggio.

© Copyright Corriere della sera, 28 settembre 2012

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