domenica 30 settembre 2012

Joseph Ratzinger ha deciso di affrontare gli scandali che stanno investendo la Chiesa cattolica in questi anni con spirito di trasparenza (Scaramuzzi)



Vaticano, una lezione di trasparenza

di Iacopo Scaramuzzi

Tra slanci di trasparenza e impulsi alla segretezza l’opinione pubblica e i mass media di tutto il mondo possono curiosare in uno dei luoghi più segreti del mondo, l’appartamento personale del romano pontefice, vicario di Cristo in terra e sovrano assoluto di uno Stato plurisecolare.
Paolo Gabriele assisteva Benedetto XVI come un’ombra, ne conosceva i segreti, ne ha tradito la fiducia. Pensava di aiutarlo - o almeno così ha detto - denunciando al mondo la corruzione che aveva visto in Vaticano, ma ha provocato uno dei più gravi scandali degli ultimi anni per lo Stato pontificio.
Ora la Santa Sede è combattuta. Il Papa proclama il messaggio evangelico ‘urbi et orbi’, ma i sacri palazzi non sono abituati a esporre in pubblico i propri conflitti interni. Questa volta è diverso. 
Personalità schiva e integerrima, profondamente tedesco, Joseph Ratzinger ha deciso di affrontare gli scandali che stanno investendo la Chiesa cattolica in questi anni con spirito di trasparenza. Dalla pedofilia allo Ior, dalla controversia con i lefebvriani ai rapporti con ebrei e musulmani, ha preferito il linguaggio franco alle astuzie della diplomazia. A costo di qualche polemica con il mondo esterno e di qualche malumore nella Curia romana.
E ora, con il suo ex maggiordomo, Benedetto XVI ha voluto che gli inquirenti vaticani indagassero e che il processo venisse celebrato. Anche a costo di scandalizzare qualcuno che, in Vaticano, avrebbe preferito un profilo più basso. E che adesso spera che, chiudendo velocemente il processo, si concluda anche la vicenda Vatileaks. 
A parte la storia personale di Paolo Gabriele la fuga di documenti riservati ha fatto emergere divisioni e veleni, scontri tra vecchia guardia wojtyliana e nuove leve ratzingeriane, un governo a tratti malaccorto della segreteria di Stato e una fronda impietosa. 
Difficile voltare pagina come se il maggiordomo del Papa avesse agito da solo e come se gli ultimi mesi non avessero mostrato un ingranaggio inceppato. Tanto più difficile se il Papa è Joseph Ratzinger.

© Copyright Il Resto del Carlino, 30 settembre 2012 consultabile online anche qui.

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