giovedì 27 settembre 2012
I testimoni sentiti durante l'istruttoria a carico di Gabriele possono essere sentiti durante il processo
Vaticano/ Testimoni istruttoria possono essere sentiti a processo
Nel rinvio a giudizio del maggiordomo del Papa coperti da omissis
Città del Vaticano, 27 set. (TMNews)
I testimoni sentiti durante l'istruttoria a carico del maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, per furto aggravato di documenti riservati della Santa Sede, e coperti - nella requisitoria e nella sentenza di rinvio a giudizio - da 'omissis', "possono essere sentiti durante il processo" che si apre sabato.
Lo ha reso noto Giovanni Giacobbe, 'promotore di giustizia' (pm), in un briefing in sala stampa vaticana. A decidere se "l'istanza dell'accusa o della difesa" che chiedessero di sentire i testimoni "abbia fondamento" sarà, comunque, il presidente del tribunale, Giuseppe Dalla Torre.
"Può accadere - ha spiegato il giurista - che nel corso del dibattimento emergano elementi che rivelano altri capi di imputazione oltre al furto aggravato. In tal caso il presidente del tribunale chiede al promotore di giustizia se intende modificare il capo di imputazione.
Se invece emergono altri colpevoli, gli atti vengono rimessi al promotore di giustizia che deve decidere se agire l'azione penale".
Quanto al crimine della ricettazione dei documenti papali, "non può essere oggetto di azione penale del tribunale vaticano perché non è stato commesso in territorio vaticano".
E' sempre il presidente del tribunale, infine, a decidere se accettare o meno la richiesta di assistere al processo che può essere presentata da cittadini vaticani o italiani in ragione del fatto che si tratta di un processo pubblico.
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