mercoledì 7 dicembre 2011

Solennità dell'Immacolata: la riflessione dei rettori dei Santuari del Divino Amore e della Basilica Lauretana

Solennità dell'Immacolata: la riflessione dei rettori dei Santuari del Divino Amore e della Basilica Lauretana

Domani, 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Benedetto XVI reciterà, a mezzogiorno, la preghiera dell’Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro. Nel pomeriggio, alle 16.00, si recherà in Piazza di Spagna per il tradizionale atto di venerazione all’Immacolata. Su questa Solennità, il servizio di Amedeo Lomonaco:

Pio IX proclamò il Dogma dell’Immacolata Concezione l’8 dicembre del 1854. Maria è stata concepita senza peccato, è “piena di grazia”, ovvero “da sempre ricolma dell’amore di Dio”. Dio – ha ricordato il Papa lo scorso anno nella Solennità della Beata Vergine dell’Immacolata Concezione - ha preparato l’alleanza nuova ed eterna, sigillata nel sangue del suo Figlio “nato da donna”:

“Questa donna, la Vergine Maria, ha beneficiato in anticipo della morte redentrice del suo Figlio e fin dal concepimento è stata preservata dal contagio della colpa. Perciò, con il suo cuore immacolato, Lei ci dice: affidatevi a Gesù, Lui vi salva”.

Il dogma dell’Immacolata Concezione è soteriologico, ovvero riguarda la nostra salvezza, come ricorda mons. Pasquale Silla, rettore del Santuario della Madonna del Divino Amore:

“L’Immacolata Concezione ci rivela l’opera dello Spirito Santo in vista della salvezza, ma la cosa più importante è quella positiva: l’ha riempita di grazia, piena di grazia, piena di benevolenza di Dio. Quindi la Vergine Santa sin dall’inizio della sua esistenza è una creatura piena di bontà, piena di amore, piena di Dio. E quando verrà alla luce, sarà come l’aurora che precede la salvezza: ecco perché è un dogma in vista della salvezza dell’umanità”.

Maria è dunque uno strumento nelle mani di Dio per compiere il disegno della salvezza. Il rettore della Basilica di Loreto, padre Giuliano Viabile:

“La salvezza ovviamente viene da Cristo, da Dio. Maria è un modello da imitare, Maria è lo strumento nelle mani di Dio, l’esempio, l’emblema supremo per la Chiesa. Maria ci porta a Gesù”.

La Solennità dell’Immacolata Concezione cade nel periodo di Avvento: l’attesa del Messia si unisce alla memoria della Madre. Mons. Pasquale Silla:

“Il Redentore che nascerà da questa donna è proprio Lui: è il Messia, il Salvatore. Quindi l’attesa che la Chiesa vive nella preghiera, nelle opere, nella preparazione al Natale è in compagnia di Maria nella quale si specchia, vedendo la propria immagine nella Vergine Immacolata”.

L’atteggiamento di attesa di Maria diventa la nostra attesa, come sottolinea padre Giuliano Viabile:

“Maria è la donna dell’attesa. Maria ha creduto alla Parola di Dio e quindi si è messa nell’atteggiamento dell’attesa. Così anche noi viviamo l’Avvento proprio con questa prospettiva: attendiamo il Salvatore, cioè attendiamo la salvezza e nello stesso tempo il nostro atteggiamento, deve essere quello di colui che attende qualcosa di bello. Quindi ci dobbiamo mettere nella prospettiva di Dio”.

Ma come si vive nel Santuario del Divino Amore la solennità dell’Immacolata Concezione? Mons. Pasquale Silla:

“Con una grande gioia e un grande senso di ringraziamento a Dio, specialmente in quest’anno in cui il Santuario comincia a celebrare l’ottantesimo anniversario della sua istituzione a parrocchia. Il Santuario sprigiona una grande forza di attrazione e i fedeli, i pellegrini e anche i visitatori arrivano numerosissimi”.

Anche nella Basilica Lauretana si vive questa festa con grande gioia. Padre Giuliano Viabile:

“Certamente i doni, i frutti sono immensi: li vediamo noi in questo Santuario, dove vengono pellegrini da tutto il mondo e vengono così numerosi. Proprio all’interno delle umili pareti della Santa Casa si compie questa divina promessa fatta da Dio all’uomo subito dopo il peccato originale: 'Io porrò inimicizia tra te e la donna - dice la Genesi - tra la tua stirpe e la sua stirpe'. Quindi Maria diventa un po’ il faro per l’umanità, e questo noi lo sperimentiamo ogni giorno con la venuta di tanti e tanti pellegrini. Soprattutto, nel giorno dell’Immacolata avremo la Basilica stracolma di fedeli”.

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