mercoledì 21 dicembre 2011

OK del Vaticano per l’arcivescovo di Manila nonostante il collegamento alla scuola di Bologna e alla sua storia del Concilio (Allen)

Clicca qui per leggere la traduzione segnalataci da Alessia.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il fatto di aver accettato di scrivere più di dieci anni fa un capitolo per quella che all'epoca era l'unica voluminosa storia del Concilio pubblicata (che io sappia) non vale di per sé a iscriverlo tra gli ermeneuti della rottura. Determinanti sono la sua fede, il magistero da vescovo e le opinioni odierne.
Alberto

Anonimo ha detto...

Il Vaticano ne fa uno avanti e due indietro!

jacu

Anonimo ha detto...

"Magister ha scritto che i cardinali e i vescovi che avevano approvato la sua promozione a Manila, avevano appreso solo successivamente del suo legame con la scuola di Bologna, "solo dopo la pubblicazione della nomina", perché il suo saggio sulla "settimana nera" non faceva parte della documentazione ufficiale, cioè quella fornita ufficialmente in Vaticano per i candidati all’episcopato."

Io mi domando: con tutte le difficoltà che il Vaticano ha a gestire i vescovi, quanto sia difficile (ne sia esempio il vescovo australiano dimesso dopo anni di trattative) non sarebbe il caso che iniziassero a fare ricerche più approfondite?

Ma si rendono conto che cosa significa avere un vescovo di Manila (presto cardinale, poiché Benedetto non potrà rifiutargli la berretta rossa in eterno) di appena 54 anni? Ci manca solo che riescano a scatolicizzare anche le Filippine come hanno fatto con Belgio, Francia ecc. con nomine vescovili ben note!

Jacu

Anonimo ha detto...

Penso che Alberto abbia ragione. Fra l'altro Papa Benedetto ha letto la Storia del Concilio secondo la Scuola di Bologna. Se non ha bloccato la nomina significa che probabilmente il novello vescovo di Manila ha seguito una propria evoluzione in questo decennio, esattamente come accadde all'allora prof. Ratzinger.
Alessia

Anonimo ha detto...

Tutti in evoluzione...un passo avanti e due indietro.Se non riescono neanche a scegliere un vescovo ma che ci stanno a fare in Vaticano?