domenica 11 dicembre 2011

Il Papa: anche se c'è crisi dobbiamo aspettare il Natale con gioia. Il primo diritto dell'uomo è quello alla vita (Izzo)

PAPA: ANCHE SE C'E' LA CRISI DOBBIAMO ASPETTARE NATALE CON GIOIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 dic.

Se saremo "vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode, i nostri occhi saranno in grado di riconoscere in Gesu' la vera luce del mondo, che viene a rischiarare le nostre tenebre". Lo ha ricordato Benedetto XVI nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus, dedicato oggi alla preparazione al Natale in questo tempo di crisi economica.
Mentre "l'ambiente esterno - ha detto ai circa 40 mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro - propone i consueti messaggi di tipo commerciale, anche se in tono minore a causa della crisi economica, il cristiano e' invitato a vivere l'Avvento senza lasciarsi distrarre dalle luci, ma sapendo dare il giusto valore alle cose, per fissare lo sguardo interiore su Cristo".
"In particolare - ha aggiunto Joseph Ratzinger - la liturgia dell'odierna domenica, detta 'Gaudete' (perche' interrompe la penitenza dell'Avvento, ndr), ci invita alla gioia, ad una vigilanza non triste, ma lieta". "La vera gioia - ha ricordato in proposito - non e' frutto del divertirsi, inteso nel senso etimologico della parola di-vertere, cioe' esulare dagli impegni della vita e dalle sue responsabilita'".
Per il Papa teologo, "la vera gioia e' legata a qualcosa di piu' profondo. Certo, nei ritmi quotidiani, spesso frenetici, e' importante avere spazi di tempo per il riposo, per la distensione, ma la gioia vera e' legata al rapporto con Dio". "Chi ha incontrato Cristo nella propria vita, sperimenta nel cuore - ha quindi concluso il Pontefice - una serenita' e una gioia che nessuno e nessuna situazione possono togliere".
In mattinata, nella parrocchia romana di Santa maria delel Grazie a Casal Boccone, il Papa aveva gia' espresso a braccio lo stesso concetto.
"So che e' un Natale difficile, ma auguro a tutti Buon Natale. Non pensate solo alle cose da comprare ma andate anche incontro al Signore", erano state le sue parole.
E rivolgendosi infine ai fedeli polacchi presenti in piazza San Pietro ha ripetuto: "e' la domenica d’Avvento dedicata alla gioia. Ma la sua fonte non sgorga dall’atmosfera delle spese natalizie e neanche dalla bellezza delle illuminazioni dei negozi e delle strade. Essa e' la presenza di Dio che viene a riempire i nostri cuori di bonta', di felicita', di speranza nella salvezza eterna: 'Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore e' vicino'".
"Apriamo quindi i nostri cuori al mistero divino per essere capaci di riconoscere il Cristo quando verra' in mezzo a noi".

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PAPA: IL PRIMO DIRITTO DELL'UOMO E' QUELLO ALLA VITA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 dic.

"Nell'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ricordiamo che il primo fra tutti i diritti e' quello alla vita". Lo ha affermato il Papa dopo la preghiera dell'Angelus, salutando i rappresentanti del Movimento per la Vita di molti Paesi europei, convenuti in occasione del premio per la vita "Madre Teresa di Calcutta" assegnato alla memoria di Chiara Lubich. "Vi auguro - ha detto loro - ogni bene per la vostra attivita'".

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