martedì 20 dicembre 2011

Sugli altari la prima donna indiana d'America e sei italiani. Sarà beato Mons. Novarese che prestò servizio presso la Segreteria di Stato (Izzo)

PAPA: SUGLI ALTARI LA PRIMA INDIANA D'AMERICA E SEI ITALIANI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 dic.

Benedetto XVI ha approvato oggi i decreti relativi ai processi di canonizzazione di sei nuovi santi, tra i quali la prima nativa d'America, la laica Caterina Tekakwitha, vissuta nel 17esimo secolo, e Barbara Cope, la terziaria francescana tedesca che negli Stati Uniti, ai primi del '900, era nota come "Mother Marianne of Molokai".
Diventa santo anche il sacerdote bresciano Giovanni Battista Piamarta, fondatore nel secolo scorso della Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth. Gli altri decreti riguardano futuri beati, tra i quali gli italiani Luigi Novarese, il sacerdote della Segreteria di Stato che durante la guerra aiuto' Pio XII nella sua opera di assistenza ai perseguitati, e il fondatore delle oblate e degli oblati di San Francesco di Sales, don Luigi Brisson, dei quali il Papa ha approvato i miracoli, don Donato Giannotti, sacerdote campano fondatore delle suore ancelle dell'Immacolata, la badessa del monastero benedettino di Trevi, madre Maria Luisa Prosperi, e suor Assunta Marchetti, missionaria in Brasile, dei quali ha approvato invece l'eroicita' delle virtu'. Papa Ratzinger ha firmato oggi anche i decreti che riconoscono il martirio di don Nicola Rusca, sacerdote ticinese ucciso nel 1618, e di 19 fratelli delle scuole cristiane (lasalliani) uccisi nel 1936 durante le persecuzioni religiose legate alla guerra civile spagnola.

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PAPA: SARA' BEATO MONSIGNOR NOVARESE DELLA SEGRETERIA DI STATO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 dic.

Per la prima volta un sacerdote della Segreteria di Stato diventa beato. Si tratta del piemontese monsignor Luigi Novarese, originario di Casale Monferrato. Mentre in Europa infuriava il secondo conflitto mondiale, Novarese prestava servizio nel principale dicastero della Santa Sede con il compito di mantenere, a nome di Pio XII, i contatti con i vescovi, anche d'Oltralpe, al fine di far fronte alle necessita' e ai bisogni dei perseguitati dai regimi fascista e nazista e quelli delle famiglie che avevano dei congiunti in guerra. Attraverso rapporti personali, riusci' a superare gli ostacoli posti all'azione caritativa della Santa Sede dai regimi filo-nazisti dell'epoca. Ritiratosi dal servizio vaticano, negli anni '70 divenne in tutto un apostolo della sofferenza potendosi dedicare completamente alle realta' da lui fondate nell'immediato dopoguerra: la Pia Unione dei Silenziosi Operai della Croce, la Lega Sacerdotale Mariana e i Volontari della Sofferenza, il cui obiettivo era promuovere in chi soffre una mentalita' evangelica per "non sprecare o banalizzare il dolore attraverso la rassegnazione o patetiche forme di pietismo". "Gli ammalati - diceva - devono sentirsi gli autori del proprio apostolato" perche' le loro esperienze di malattia, di isolamento, di emarginazione, trovano "senso e novita' nell'incontro con il Cristo", e li rendono particolarmente qualificati e credibili nel portare la luce del Vangelo a chi, in situazioni simili, ancora si sente inutile e smarrito".
Secondo monsignor Novarese, "per realizzare la propria azione apostolica di soggetto attivo e responsabile nella Chiesa, e' necessario che la persona sofferente comprenda la via della Croce, la lezione dell'amore per dare un senso alle dimensioni notturne della vita consapevoli che in cio' continua la Passione di Cristo". Mori' a Rocca Priora, in provincia di Roma, il 20 luglio del 1984. Oggi Benedetto XVI ha approvato un miracolo che gli e' attribuito, ultimo passaggio verso la gloria degli altari.

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