Papa/ "Verità su Emanuela Orlandi", sit-in in piazza S. Pietro
Fratello Pietro a Angelus: Persa occasione per abbattere omertà
Città del Vaticano, 18 dic. (TMNews)
Una folla di un centinaio di persone ha assistito all'Angelus domenicale a piazza San Pietro per chiedere al Papa "verità e giustizia" su Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa in circostanze misteriose il 22 giugno 1983.
A guidare il sit-in, il fratello Pietro Orlandi che ha recentemente lanciato una petizione nella quale chiede al Pontefice di "porre in essere tutto ciò che è umanamente possibile per accertare la verità sulla sorte della Sua connazionale Emanuela Orlandi". "Un gesto così cristiano - si legge ancora nella lettera - non farebbe che dare luce al suo altissimo magistero, liberando la famiglia di Emanuela e i tanti che le hanno voluto bene dalla straziante condanna a un'attesa perenne". Tutte le persone hanno tenuto in mano una foto di Emanuela e una copia della petizione ed hanno assistito in silenzio alla preghiera mariana di Benedetto XVI. Solo a conclusione hanno inneggiato a "Emanuela, Emanuela", rispettosamente guardati a vista dai gendarmi vaticani.
"Hanno perso una grande occasione per riscattare 28 anni di silenzio", ha commentato il fratello Pietro ai giornalisti che lo hanno interpellato a conclusione dell'Angelus. "Oggi chi speravo...".
Il fratello di Emanuela Orlandi è convinto che al Papa "non hanno permesso di parlare.
Spero che trovi il coraggio per abbattere il muro di silenzio e omertà che c'è sia in Vaticano che nello Stato italiano. Evidentemente la verità dà fastidio a qualcuno. Io mi sono rivolto al Papa perché sono cittadino vaticano, ma le stesse domande andrebbero poste allo Stato. Tra Stato e Vaticano ci vorrebbe più collaborazione. Spero che prima o poi si mettano la mano sulla coscienza. Io ho pazienza".
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Tutta la mia personale solidarieta' a Pietro Orlandi ed alla sua famiglia.
Mi dispiace davvero moltissimo...
Benedetto XVI e' un comodo bersaglio per i media e per chi vuole attaccare la Chiesa perche' e' un profeta disarmato, senza alcuna copertura politica e mediatica. La vera "casta clericale" era, e' e sara' intoccabile.
So che Pietro Orlandi non si arrendera' e lo rispetto profondamente per questo. Abbattere il muro di omerta', nato ben prima dell'elezione di Benedetto e saldamente ancora in piedi (nessuno ha interesse ad abbatterlo e chi canta fuori dal coro viene subito isolato) e' una impresa titanica, ma nulla e' impossibile
Sono personalmente convinta che, nei modi e nei tempi giusti, Benedetto XVI rispondera' alla famiglia Orlandi. E' specialista nell'abbattere muri e nel fare pulizia.
R.
p.s. non ho apprezzato la presenza dei radicali.
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22 commenti:
Raffaella tu dai per scontato che un muro di omertà ci sia. Ma è veramente così?
Ne sono sicura!
Avrei avuto qualche dubbio in passato, ma dopo quello che e' accaduto nel 2010 non ho piu' alcuna difficolta' ad affermare che esiste un muro di gomma sia dentro sia fuori il Vaticano.
Lo scorso anno si e' permesso a chiunque di attaccare ed offendere Benedetto XVI con un unico scopo: proteggere la "casta".
R.
ecco se Pietro Orlandi evitasse di farsi accompagnare dai radicali per me sarebbe infinitamente meglio.
Abbiate pazienza è un mio limite.
Inoltre, con tutto il rispetto per il suo dolore e per la terribile vicenda, non mi risulta che all'Angelus il papa, qualunque papa, abbia l'abitudine di rispondere alle questioni poste da una raccolta di firme.Io non l'ho mai visto e non ho 20 anni.
Insomma l'operazione mediatica non mi è parsa il massimo.E non sarebbe bello che qualcuno se ne appropriasse per i suoi scopi.
Sono sicura anch'io, d'altra parte, che Benedetto agirà e a modo suo.
Non credo che nessuno gli possa impedire alcunchè .
Si', la presenza dei radicali ha urtato profondamente anche me.
R.
ecco, raffaella, solidarietà a Pietro Orlandi e rispetto per Emanuela, ma la penso in tutto come mariateresa. E ho fiducia che il Papa non ignorerà il suo appello, ma nei suoi tempi e nei suoi modi, che non coincidono mai con quelli dei radicali. E' accaduto anche in altre occasioni
se posso dare un consiglio, se voglio udienza dal Papa, con tutto il rispetto e la simpatia per una giusta battaglia, tutto farei tranne che presentarmi coi radicali al seguito....
se c'è una fabbrica di contumelie continue contro il Papa e la Chiesa, sta proprio nel movimento radicale
E lo dice uno che in passato qualche battaglia insieme ce l'ha anche fatta, ma su Ratzinger bersaglio per tutti i mali della Chiesa secondo me hanno preso un sonoro granchio, e quando è troppo è troppo
eppoi insomma, lo devo dire.
E' già accaduto con questo espediente.
Anche in quest'altro caso i radicali annunciavano che aspettavano cenni all'Angelus del Papa sulla pena di morte o sulla pace nel mondo, scusate , gli anni passano anche per me.
E siccome deve ancora nascere e mai nascerà un papa che si fa scrivere il testo dell'Angelus da Pannella, i meschini ebbero così occasione per manifestare la loro delusione e la loro bile rubina alta verso la Chiesa,ecc.
Magari mi sbaglio a paragonare le cose. Lo spero sinceramente.
Effettivamente, i radicali propprio sono fuori dalla mia comprensione e non aveva alcun senso che si presentassero in simile occasione. Il Papa sa e saprà come e quando dovrà agire. Non c'è solo l'Angelsu. Sappiamo che Papa Bendetto non ama le risonanze mediatiche specie in tama di drammi privati e non concede spettacolarizzazioni strumentalizzabili. Sa come muoversi tra i lunpi e ha detto anche oggi che parlano di Lui in modo feroce. Piuuttosto, avete isto con quale amore ed empatia si è relazionato con i detenuti e com si sia mosso del tutto fuori da ogni schema? UNA VISITA STORICA
non conosco la vicenda e pertanto non posso dire nulla. Ciò che mi domando è a chi possa servire questo muro di omertà. Boh!
tutto questo doveva essere chiesto prima,non dico subito ma almeno venti o dieci anni fa.
ora la verità è lontana e chi volete che vada a scavare nel pontificato di un papa beato?
ci andrà di mezzo il solito noto,benedetto xvi.
Se metti in moto il cervello vedrai che lo capirai, Alice. Sono gli stessi che fecero di tutto perché gli abusi fossero insabbiati. Accidenti pure Fo e la Rame hanno firmato. Radicali, Fo e Rame non sono persone a cui mi unirei se avessi un problema. Meglio che Pietro segua altre vie che lo portino a un'udienza.
Certo, in Vaticano c'è una casta che rema contro il papa ed è mediaticamente e, forse, politicamente intoccabile. Per ora!
Alessia
E' inevitavile si vada a scavare nel passato, Allegro, considerando il periodo in cui Emanuela scomparve. Che poi si faccia finta di nulla, beh questo è un altro paio di maniche. Una cosa è certa si può sfuggire alla giustizia umana, alcuni possono più di altri, ma non a quella divina.
Sono convinta che Papa Benedetto riuscirà a dare speranza e, spero, risposte a Pietro e alla sua famiglia, ma non attendiamoci alcun exploit mediatico. E come ha detto oggi il nostro Benedetto al detenuto Federico "...parlano in modo feroce anche contro il papa e tuttavia andiamo avanti".
Alessia
Io sono stufa di premettere rispetto per....
Sono moralmente certa che se Pietro Orlandi avesse davvero a cuore solo la verità circa la tragedia di sua sorella avrebbe agito diversamente. Tutto invece sembra far parte del solito circo mediatico con corredo di radicali che non si riposano proprio mai soprattutto quando sentono, anche da lontano, odore d'incenso.
Quindi se a pensar male si fa peccato ma di solito ci si azzecca ecco, mi sembra questo il caso.
ma i burattinai di allora non sono tutti morti,sono vivi e vegeti,oppure anche qui si tratta di chiacchiericcio?
ma questa storia che il Vaticano sappia qualcosa di questa faccenda da dove salta fuori? Fonte attendibile o solito Ali Agca in una delle tante sue versioni?
Ciao Raffaella e ciao a tutti voi, Sono Pietro Orlandi. Tempo fa spiegai a Raffaella le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere questa lettera a Benedetto XVI e ringrazio Raffaella della sua solidarietà.Una cosa importante che tengo a dire è che questa petizione non ha assolutamente colori politici, non sono i rdicali scesi con me in Piazza ma un deputato , Marco Beltrandi che ha aderito non perchè radicale ma in qualità di cittadino e ha voluto dare la sua solidarietà. Questa petizione appartiene a tutti , hanno aderito dal politico di destra a quello di sinistra, dal disoccupato al fisico nucleare, dall'ateo al sacerdote, oggi ha aderito un intero convento di suore, adesioni arrivate anche dalla Germania, Francia Spagna Inghilterra Svezia Svizzera Belgio Australia Colombia, Brasile Stati Uniti Giappone Thailandia Yemen Burkina Faso, tutti con un unico obbiettivo, LA VERITA', il più importante insegnamento di Gesù. Nella speranza che la Verità e la Giustizia non siano più un'utopia ma tornino ad essere i principi fondamentali di una società civile.Io credo e spero che Papa Benedetto XVI possa aiutarci in questo cambiamento.
Vi assicur che le persone che hanno dimostrato solidarietà non lo hanno fatto per una loro appartenenza a quella o quell'altra ideologia, ma lo hanno fatto solo come persone oneste e con un forte senso della giustizia.
Un'ultima cosa ,nel giugno 2008 mia madre parlando con la segretaria di Ratzinger le chiese se , il papa poteve ricordare Emanuela con una preghiera come fece l'ultima volta 25 anni prima, Giovanni Paolo II durante l'Angelus. La segretaria le disse "parlerò con lui oggi stesso" ma domenica durante l'Angelus non disse nulla.Il giorno dopo la segretaria incontrò mia madre e le disse:" lui lo avrebbe fatto volentieri ma ha dovuto chiedere e gli hanno detto di no".Un saluto affettuoso a tutti.
Grazie per la testimonianza :-)
Raffaella
io naturalmente capisco e condivido il dolore dei familiari di Emanuela; non credo però che se il papa ha chiesto consiglio a qualcuno sulla opportunità o meno di parlare, (e si presume che tale consiglio lo abbia chiesto alla Segreteria di Stato) il fatto che non abbia parlato, significa solo che ha accolto il consiglio richiesto. E conoscendo l'onestà intellettuale del Papa, si può solo dire che evidentemente tale consiglio lui lo ha trivato ben motivato. Quindi ritengo quasi offensivo dire che al papa "è stato impedito" di parlare, quasi che egli fosse un prigioniero di chissà chi, e una marionetta nelle mani di altri! Io credo che questioni così delicate non siano da trattare nel clamore della stampa, nella pubblicità di piazza san Pietro durante un Angelus, etc. Credo che queste cose vadano trattate nella discrezione. Anche se sono convinto che gli Orlandi lo abbiano già fatto e che dopo anni e anni di silenzi, si siano stancati. Io da estraneo mi chiedo: ma, ammesso e non concesso che qualche personaggio del Vaticano, o addirittura qualche intero ufficio della Santa Sede, abbia qualche responsabilità nella vicenda, direttamente o indirettamente, perchè oggi non far luce una volta per tutte? A chi può giovare, in Vaticano, tale silenzio? A coprire qualcuno? E per coprire una persona, o anche due, o tre, o quattro, si preferisce gettare ombre su tutta la Santa Sede? Oppure tali persone sono ancora in vita e in attività? Mah! io son convinto che costi quel che costi, a dire la verità ci si guadagna sempre. Mentre a tacere ci si perde. Il mondo è cambiato. e se 100 anni fa era possibile far dimenticare tutto, tacendo, oggi, questo non è possibile. In Vaticano, per la liturgia si è modernissimi (e si crede che con le schitarrate e le ballerine discinte a messa si conquisterà il mondo, quando invece non s'è conquistato nulla ma solo perso)per altre cose , come l'esigenza della totale trasparenza,si è arretratissimi, ma arretrati che neppure nell'età della pietra si era così. Antonello.
Volevo dire al sig Orlandi, che ha tutta la mia solidarietà, ma quel particolare lo avrebbe potuto rivelare al programma televisivo della Sciarelli. Avendo seguito Chi l'ha visto, sembrava che tutte le colpe fossero del Papa.
in televisione il papa regnante deve risultare sempre cattivo per non offuscare l'immagine del papa buono e magno.
peccato che non fosse ratzinger il papa quando fu rapita emanuela e che gli intrallazzi non riguardano la germania.
Io non capisco una cosa: il Signor Orlandi ricorda l´episodio del 2008 durante il quale il Papa avrebbe voluto ricordare la sorella, ma gli fu impedito.
Chi lo fece? Come si può impedire al Papa, Sommo Pontefice e sino ad ora ancora sovrano dello Stato del Vaticano, di dire qualcosa all´Angelus? Il Papa deve chiedere il permesso a qualcuno? Se fosse così, si dimetta subito!
jacu
Ma il Papa di chi è prigioniero? e per quali motivi non riesce a spezzar queste catene?
Sinceramente ci son misteri che non capisco. E aumentan le perplessità.
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