Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 19 dic.
E' stata "davvero senza precedenti" la scelta di Benedetto XVI di "un colloquio diretto e pubblico con i detenuti".
Lo sottolinea l'Osservatore Romano, per il quale "il dialogo tra i carcerati e 'il Papa di tutti' (come l'ha definito uno di loro) e' stato davvero un gesto storico".
"Con semplicita' e partecipazione - scrive il direttore del giornale vaticano, professor Giovanni Maria Vian - il vescovo di Roma ha dimostrato il suo affetto per uomini che hanno si' sbagliato, commettendo reati e peccati, ma che si stanno rialzando".
"A ogni domanda - racconta l'Osservatore - il Papa ha risposto mostrando di cogliere di volta in volta il senso della sofferenza personale di ognuno, la fonte delle loro preoccupazioni, il grido di aiuto".
"'Ti voglio bene' gli ha detto un detenuto che gli ha chiesto il permesso di aggrapparsi con gli altri a lui per risalire a Dio.
'Anch'io ti voglio bene' gli ha risposto commosso Papa Benedetto. Che sa come tutti gli esseri umani abbiano bisogno di camminare insieme per arrivare al Signore".
L'Osservatore rileva anche il valore sociale della visita, sottolineando la comunanza di vedute con il neo ministro della Giustizia, Paola Severino, che proprio nei giorni scorsi ha varato provvedimenti volti ad alleviare le sofferenze dei carcerati.
"Benedetto XVI - afferma in prima pagina il giornale vaticano - si e' fatto interprete della tragedia vissuta dalla popolazione carceraria, quella italiana in particolare, dovuta anche al sovraffollamento delle carceri".
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