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3 commenti:
Bisogna iniziare a scrivere che questi pseudofondamentalisti islamici sono atei, bestemmiatori osceni e luridi infangatori del Santo Nome di Dio il Misericordioso.
Chiediamoci perché esistono solo in paesi o ricchi di petrolio o che hanno caratteristiche geopolitiche decisive, come l'Afganistan.
Continuare a chiamarli "islamici" è una offesa alla religione islamica ed al suo Profeta Muhamadh.
ciao
r
Giusto quel che dice raffaele sul petrolio e la geopolitica, ma mi pare un pò troppo semplicistico liquidare così ciò che ci fa orrore, come dire, è contro la nostra idea di Dio, quindi non è religione. Un pò come quando per risolvere il problema del peccato lo si abolisce. Non dimentichiamo il risultato elettorale dell'Egitto e ciò che di fatto c'è scritto in alcuni versi sacri, e che molti imam predicano. Non c'è di fatto alcun nuovo testamento a cui appellarsi nè un'esegesi nè un concilio ad alleviarne il senso. E guardiamo in faccia la realtà vera se ci riusciamo, senza dare sempre e solo la colpa all'occidente sfruttatore. C'è un credo religioso i cui predicatori stanno orientando in una certa direzione, e le masse sono sensibili, al di là degli eccessi mai troppo condannati in maniera eclatante nemmeno dai cosiddetti moderati, relegati all'angolo per la verità. Poi da profano mi sbaglierò...e lo spero
Caro Raffaele sono loro a definirsi islamici e ad agire in nome di Allah.
Sbagliano? io non ho ancora sentito alcun solenne e pubblico pronunciamento da parte di qualche autorità islamica dopo questi attentati. Sì, alcuni musulmani condannano il terrorismo ma, sembra a me, sempre con voce troppo flebile.
Mi sembra che rischiamo di riprodurre il ragionamento degli intellettuali nostrani che, di fronte al "rosse" delle Br, che li imbarazzava alquanto, preferirono definirli "fascisti" tout court, probabilmente inconsapevoli. Ma la realtà è ostinata e i nostri sogni fallaci: guarda che fine sta facendo la pretesa "primavera araba", probabilmente perchè stava più nei "desiderata" degli occidentali che nella realtà.
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