mercoledì 14 dicembre 2011

Il Papa: nella preghiera affidiamoci alla volontà del Padre. Dio è capace di rovesciare situazioni umanamente impossibili (Asca)

PAPA: DA PREGHIERA NON ATTENDERE RISULTATO IMMEDIATO MA VOLONTA' DIO

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 14 dic

''Nella preghiera di domanda al Signore non dobbiamo attenderci un compimento immediato di cio' che chiediamo, della nostra volonta', ma affidarci piuttosto alla volonta' del Padre, leggendo ogni evento nella prospettiva della sua gloria, del suo disegno di amore, spesso misterioso ai nostri occhi''.
Lo ha detto Benedetto XVI, nella catechesi durante l'udienza generale, dedicata alla 'preghiera di Gesu' legata alla sua prodigiosa azione guaritrice'.
''Nella nostra preghiera, - ha aggiunto il Papa - domanda, lode e ringraziamento dovrebbero fondersi assieme, anche quando ci sembra che Dio non risponda alle nostre concrete attese'', infatti ''l'abbandonarsi all'amore di Dio, che ci precede e ci accompagna sempre, e' uno degli atteggiamenti di fondo del nostro dialogo con Dio''.

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PAPA: DIO E' CAPACE DI ROVESCIARE SITUAZIONI UMANAMENTE IMPOSSIBILI

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 14 dic

''Con la sua preghiera, Gesu' vuole condurre alla fede, alla fiducia totale in Dio e nella sua volonta' e vuole mostrare che Lui, che ha tanto amato il mondo, e' il Dio della Vita, il Dio che porta speranza ed e' capace di rovesciare le situazioni umanamente impossibili''. Lo ha detto Benedetto XVI, nella catechesi durante l'udienza generale, dedicata alla 'preghiera di Gesu' legata alla sua prodigiosa azione guaritrice'.
''La preghiera fiduciosa di un credente - ha aggiunto il Papa - e' una testimonianza viva di questa presenza di Dio nel mondo, del suo interessarsi all'uomo, del suo agire per realizzare il suo piano di salvezza''.
''Il dono piu' grande che puo' darci Dio - ha sottolineato il pontefice - e' la sua amicizia, l'amore e la sua presenza.
Lui e' il tesoro prezioso da chiedere e custodire sempre''.
La preghiera, ha concluso Benedetto XVI, ''apre la porta a Dio, che ci insegna ad uscire costantemente da noi stessi per essere capaci di farci vicini agli altri, specialmente nei momenti di prova, per portare loro consolazione, speranza e luce. Il Signore ci conceda di essere capaci di una preghiera sempre piu' intensa, per rafforzare il nostro rapporto personale con Dio Padre, allargare il nostro cuore alle necessita' di chi ci sta accanto e sentire la bellezza di essere figli nel Figlio insieme con tanti fratelli''.

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