venerdì 16 dicembre 2011

Il Papa: i politici offrano immagine limpida di se stessi. La politica aiuti famiglie e scuole. Stato e scuola devono rispettare la libertà delle coscienze (Izzo)

PAPA: POLITICI OFFRANO IMMAGINE LIMPIDA DI SE STESSI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 dic.

Governanti e parlamentari, ma anche quanti sono impegnati a livello locale nelle istituzioni, "offrano ai giovani un'immagine limpida della politica, come vero servizio per il bene di tutti".
Lo chiede Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, reso noto oggi". "Essere attenti al mondo giovanile, saperlo ascoltare e valorizzare, non e' - sottolinea il Papa teologo - solamente un'opportunita', ma un dovere primario di tutta la societa', per la costruzione di un futuro di giustizia e di pace. Si tratta di comunicare ai giovani l'apprezzamento per il valore positivo della vita, suscitando in essi il desiderio di spenderla al servizio del Bene". Per il Pontefice, si tratta di "un compito in cui tutti siamo impegnati in prima persona".

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CRISI: PAPA, POLITICA AIUTI FAMIGLIE E SCUOLE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 dic.

Nel Messaggio per la Giornata della Pace, Benedetto XVI si rivolge ai responsabili politici, "chiedendo loro di aiutare concretamente le famiglie e le istituzioni educative ad esercitare il loro diritto-dovere di educare".
"Non deve mai mancare - scrive - un adeguato supporto alla maternita' e alla paternita'". Le istituzioni, afferma facendo cenno anche al problema delle scuole cattoliche (che in Italia e altri Paesi lamentano uno scarso sostegno da parte dello Stato), "facciano in modo che a nessuno sia negato l'accesso all'istruzione e che le famiglie possano scegliere liberamente le strutture educative ritenute piu' idonee per il bene dei propri figli".

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PAPA: STATO E SCUOLA DEVONO RISPETTARE LIBERTA' DELLE COSCIENZE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 dic.

Le istituzioni debbono assicurare "alle famiglie che i loro figli possano avere un cammino formativo non in contrasto con la loro coscienza e i loro principi religiosi". Lo scrive il Papa nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace reso noto oggi.
Benedetto XVI si rivolge in particolare ai responsabili delle istituzioni che hanno compiti educativi anche affinche' "abbiano cura che ogni giovane possa scoprire la propria vocazione". Secondo il Pontefice, occorre "avere un profondo rispetto per ogni essere umano".
D'altra parte "solo nella relazione con Dio l'uomo comprende anche il significato della propria liberta'".
"Questa non e' l'assenza di vincoli o il dominio del libero arbitrio, non e' l'assolutismo dell'io. L'uomo che crede di essere assoluto, di non dipendere da niente e da nessuno, di poter fare tutto cio' che vuole, finisce per perdere la sua liberta'". Oggi minaccia la liberta' la "massiccia presenza" del "relativismo che, non riconoscendo nulla come definitivo, lascia come ultima misura solo il proprio io con le sue voglie, e sotto l'apparenza della liberta' diventa per ciascuno una prigione, perche' separa l'uno dall'altro, riducendo ciascuno a ritrovarsi chiuso dentro il proprio "io". "Il retto uso della liberta' - afferma Papa Benedetto - e' dunque centrale nella promozione della giustizia e della pace, che richiedono il rispetto per se stessi e per l'altro, anche se lontano dal proprio modo di essere e di vivere".

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