Il cardinale Bertone: coniugare la finanza con l'etica, la radice della crisi è morale e spirituale
Bisogna coniugare finanza, politica, tecnologia ed etica. Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha celebrato stamani la Messa nella Basilica di San Pietro per i partecipanti al Congresso del Credito Cooperativo, ricordando il valore di questa forma di impresa, in linea con la Dottrina sociale della Chiesa. Nel pomeriggio al Congresso interverrà, tra gli altri, il ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi. Alessandro Guarasci:
Le banche di credito cooperativo sono un esempio di istituti di credito legati al territorio. Infatti i 4.400 sportelli sono presenti in 270 comuni e in 101 province; oltre 550 municipalità, poi, sono l’unica realtà bancaria presente. Forte la collaborazione con 80 diocesi per aiutare le famiglie in difficoltà economica: E appunto la crisi è una realtà che colpisce sempre più italiani. Il cardinale Bertone sottolinea come per la Chiesa “la radice profonda di ogni crisi che mette alla prova l’umanità è sempre di carattere morale e spirituale”:
“È necessario pertanto riuscire a coniugare la finanza, la politica, la tecnologia con l’etica perché solo intervenendo a questo livello profondo, dove si deve scegliere il maggior bene per l’uomo e per la società in base a criteri di valore, si potrà trovare la strada verso un nuovo assetto economico mondiale, più giusto e solidale”.
Le banche di credito cooperativo nascono richiamandosi alla Dottrina sociale della Chiesa. La comunità ecclesiale accompagna e sostiene questi operatori della finanza – afferma il cardinale Bertone - e li invita a coltivare “una robusta vita spirituale”, “offendo ai soci anche opportune occasioni di crescita insieme”. Dunque per il segretario di Stato vaticano, la cooperazione oggi, come nel suo passato, mantiene tutto intatto il suo valore, perché “rappresenta un modo virtuoso di concepire l’economia sociale: servizio ai più deboli, inserimento dei più giovani al lavoro, iniziative di carattere culturale ed educativo”:
“La cooperazione, ispirandosi ai principi di sussidiarietà, socialità e solidarietà, ricerca prima di tutto la valorizzazione della persona umana; si propone di farlo promuovendo la sua naturale capacità di lavorare in forma associata, mettendo in comune obiettivi e risorse, e al tempo stesso favorendo la responsabilità verso il territorio e la cooperazione internazionale”.
La cooperazione è in fondo una forma d’impresa unica: lontana dalla lotta di classe e dal liberismo radicale. Dunque il futuro della solidarietà morale, sociale ed economica sta anche nelle mani dei cooperatori.
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