venerdì 23 dicembre 2011

Baudo e Clini "si risentono" per le parole del direttore di Avvenire

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Negli ultimi anni, come giustamente osservato da molti amici del blog, sono aumentati gli attacchi al Papa ed alla Chiesa anche da parte di personaggi famosi e, naturalmente, di politici.
Forse, se la Chiesa avesse reagito meglio e con maggiore coraggio e determinazione quando ad essere sotto attacco era solo e soltanto Benedetto XVI, oggi, non saremmo a questo punto.

6 commenti:

nonno ha detto...

forse qualcuno dovrebbe spiegare al signor Baudo che Tarquinio è un giornalista e come tale non scomunica nessuno, semplicemente esprime un'opinione su Baudo, o forse solo Baudo può esprimere opinioni dal pulito sulla Chiesa? Comunque, ha ragione, è un momento difficile, speriamo la si smetta di sprecare soldi pubblici con certe trasmissioni...e che si diventi tutti un pò più umili

Anonimo ha detto...

Se la Chiesa fosse stata un poco più accorta nel favorire la conduzioni di grandi tramissioni televisive di carattere religioso ad artisti dalla vita pubblica profondamente immorale, con una sfilza di matrimoni e divorzi alle spalle, con pubbliche esibizioni in costumi adamitici (o evitici, che dir si voglia), personaggi che quasi sempre sono "fedeli cattolici" solo per convenienza economica, forse non saremmo caduti così in basso, forse la Chiesa si sarebbe risparmiata qualche ingiusta critica dai nuovi "soloni" dell'intrattenimento e della cultura.
Ma l'ossessione del "recupero delle pecorelle claudicanti", anche di quelle che non mostrano alccuna reale intenzione di essere recuperate e di convertirsi seriamente, ha dato "i suoi perversi frutti", che ora noi cattolici raccogliamo.
Poche volte ho visto qualche trasmissione televisiva su celebrazioni di santi, su festività d'impronta religiosa, affidate alla conduzione televisiva di anchorman di solida fede cattolica.
I tempi sono strani; nel Vangelo il buon Pastore andava in cerca della pecorella smarrita; ma non buttava alle ortiche tutte le altre; oggi, i tempi sono cambiati, sembra che succeda il contrario: recuperare la pecorella smarrita che preferisce restare tale e lasciar perdere (in tutti i sensi) le altre.

mariateresa ha detto...

sto con Tarquinio. Baudo a zappare.
Come suona ipocrita la risposta che gli ha sicuramente scritto qualcun altro. Le sue benemerenze come cattolico. Pfui. Magari quelli del Fatto gli daranno la medaglia di neve.

Anonimo ha detto...

Inutile che facciano le verginelle offese. Non attacca! Ci vuole una bella faccia di tolla per replicare alla sacrosanta indignazione di Tarquinio. Spero che la sua controreplica sia secca quanto basta.
Alessia

Anonimo ha detto...

In Liguria il dissesto idrogeologico non è dovuto, come per i comuni campani all'abusivisimo edilizio, ma alle licenze regolamente concesse dai comuni quasi tutti sempre governati dalle sinistre.Magari la Vicenzi, così brava ad insegnare la teologia al Papa ma incapace di chiudere le scuole, potrebbe far comodo che Clini voglia risolvere il dissesto genovese invocando la revoca di scomuniche. anche perché saranno tutti smaniosi di santificare le feste. Eufemia

gemma ha detto...

dagospia su spunto di un articolo del fatto quotidiano titola: "baudo l'anti-papa etc etc..."
beh, questo non è Tarquinio a dirlo, evidentemente la sua posizione appare così. Accusa Tarquinio di essere stato duro, ma lui straparla di mercanti del tempio e oltre...Perchè prendersela con la Chiesa intera per un'opinione espressa da Tarquinio che non è nè il portavoce del Papa nè il direttore dell'Osservatore Romano? Pensa se il Papa avesse dovuto risentirsi così per tutte le sue esternazioni, che non ha mai lesinato nemmeno in passato. Eppure, se non sbaglio, quando si è trattato di introdurre l'intervento del Papa alla lettura no stop della Bibbia, la presentazione è stata fatta proprio da Baudo, non certo da chi gli vuole bene