giovedì 19 gennaio 2012

Quando l'arcobaleno spuntò nel cielo di Auschwitz. La testimonianza di Gary Krupp, uno dei protagonisti del dialogo ebreo-cattolico (Anita S. Bourdin)

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

fosse spuntato in altri tempi e con altri papi,l'avremmo visto e rivisto chissà quante volte,con l'abile regia degli sceneggiatori ed impresari teatrali di cui purtroppo il nostro non dispone,ma Dio si fa conoscere sempre in tanto modi,vedi Benin,ma non c'è peggior cieco e sordo di chi non vuole nè vedere nè sentire.....

Raffaella ha detto...

Esattamente!
R.

Anonimo ha detto...

E' preferibile l'apparenza o la sostanza? Io preferisco la seconda di cui il pontificato del nostro Benedetto è sovrabbondante.
Alessia

Anonimo ha detto...

avevo dimenticato i sordi che non odono i discorsi o fanno finta che non siano stati pronunciati o li estrapolano a modo loro,sempre contro il nostro,naturalmente;vale anche per tanti examici di BVI (o presunti tali),che ultimamente brillano come stelle per la loro assenza.....

Anonimo ha detto...

Non preoccupatevi ... le guarigioni di sordi e ciechi non sono forse la "specialità" del Maestro? Pazienza, ci vuole molta pazienza, ma alla fine ... non ci sarà arcobaleno che tenga!!! Maria Pia