mercoledì 18 gennaio 2012

Lefebvriani, il Vaticano esaminerà la nuova risposta di Mons. Fellay (Izzo)

LEFEBVRIANI: VATICANO ESAMINERA' NUOVA RISPOSTA MONSIGNOR FELLAY

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 gen.

Dopo l'invio in Vaticano di una prima risposta interlocutoria, rappresentava una sorta di "documentazione", la Fraternita' San Pio X ha fatto pervenire la scorsa settimana una "nuova e piu' adeguata risposta" che, scrive il sito "Vatican Insider" del quotidiano La Stampa, e' stata considerata nei sacri palazzi "un passo in avanti".
Secondo il vaticanista Andrea Tornielli, che firma il servizio, pero', "e' ancora prematuro ipotizzare quale sara' lo sbocco finale di questo dialogo che in questa fase procede a distanza e per iscritto. Ma nessuna parola definitiva - tiene a precisare - e' ancora stata detta: il Papa vuole fare tutto il possibile per sanare la frattura creatasi con i lefebvriani, e Fellay questo lo sa bene".
A sostegno di questa tesi Tornielli cita il fatto che la nuova lettera del successore di Lefebvre, monsignor Bernard Fellay, ha bisogno di essere attentamente studiata e approfondita. Questo, osserva, "sta a significare che non e' ne' un 'si'' ne' un 'no' definitivo al testo del preambolo. Ma accoglie alcune parti del testo vaticano, esprimendo invece riserve su altre. E soprattutto chiede ulteriori chiarificazioni e integrazioni".
"I lefebvriani - scrive Tornielli - non intendono infatti dare il loro assenso ai testi conciliari che riguardano la collegialita', l'ecumenismo, il dialogo interreligioso e la liberta' religiosa perche' li ritengono in contrasto con la tradizione".
Secondo il vaticanista, "proprio il concetto di tradizione, "Traditio", e il suo valore, rappresenta il punto nodale del dibattito che ha caratterizzato i colloqui tra la Fraternita' e la Santa Sede. I lefebvriani criticano alcuni passaggi conciliari ritenendoli in contrasto con la tradizione della Chiesa". "Da cardinale - ricorda l'articolo - Joseph Ratzinger aveva piu' volte insistito sulla necessita' di non considerare il Concilio come un 'superdogma'.
Da Papa, Benedetto XVI, nell'ormai famoso discorso alla curia romana del dicembre 2005, ha insistito sulla necessita' di interpretare il Vaticano II secondo l'ermeneutica della riforma nella continuita'". D'altra parte, il Catechismo della Chiesa cattolica, di cui nel 2012 si cel ebra il ventennale con uno speciale Anno della Fede, ha gia' proposto questa chiave interpretativa su alcuni dei punti che i lefebvriani considerano controversi.

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Proposta???? E' mons. Fellay che deve fare una proposta???? Tant'è.
Oggi il corrierone è un'autentica "delizia". Si parte, pag 35, con la recensione di Marco Ventura del libro di Sergio e Beda Romano (padre e figlio corrispondente del Sole a Bruxelles) dal titolo che tutto dice: La Chiesa contro.
In breve Tutti i "no" su coppie di fatto, eutanasia e sessualità che renderebbero l'Italia più lontana dall'Europa dei diritti. Secondo Beda sarà la Germania, il paese di Papa Benedetto, che indurrà la Chiesa a cambiare identità. Ebbene, chi vivrà vedrà.
Si continua a pag 47 con Pigi Battista che stigmatizza con veemenza coloro che se la prendono con la piéce di Castellucci " Sul concetto del volto nel figlio di Dio" . Tra l'altro, vedi articolo a fianco di Paola D'Amico, ai manifestanti, definiti con disprezzo ultrà cattolici, la questura ha vietato di manifestare davanti al teatro concedendo piazza Libia. Secondo l'autore il suo lavoro è concepito come una preghiera, io, dal di fuori, la vedo un po' diversamente e non starei a parlare di incapacità di distinguere critica da censura o roghi culturali terribile malattia, espressione di animo intollerante che non sa vivere nel libero confronto delle idee,etc, etc. Mi spiace solo per l'enorme pubblicità che sta ricevendo.
link alla recensione di Ventura
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=19JI29
Alessia

Raffaella ha detto...

Ah certo! Esistevano altre due mediatiche chiese ultra progressiste: quella belga e quella olandese.
Vediamo ora che "bella fine" hanno fatto.
La Chiesa si adegui al mondo e i fedeli fuggiranno in massa esattamente come hanno fatto con le confessioni protestanti "istituzionalizzate".
R.

Anonimo ha detto...

Mons. Bux: L'elefantiasi delle conferenze episcopali che vogliono pure dettare legge alla sede apostolica rischia di minare l'unità nella Chiesa Cattolica
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-bux-unit-dei-cristianinon--di-questo-mondo-4226.htm
Alberto

Anonimo ha detto...

Questo è esattamente ciò che i laicisti auspicano: una Chiesa depauperata a 360°.
Alessia

Anonimo ha detto...

avete dimenticato wir sind kirche,in Germania,che si sta dando parecchio da fare,da parte laica,per distruggere la chiesa cattolica tedesca e che sta rovinando anche la Baviera,terra del papa.Affidiamoci al Signore,altro non c'è da fare,Dio vede,Dio provvede e preghiamo sempre di più per Benedetto,ora più che mai va sostenuto o lo abbandoniamo anche noi davanti ai lupi?Io no.

Raffaella ha detto...

Ah, puoi stare sicura: personalmente non abbandonero' mai Benedetto.
R.

Anonimo ha detto...

Il Signore è al fianco del suo Vicario e noi, nel nostro piccolo, pure. Con la preghiera e l'affetto che non verranno mai meno.
Alessia

roberto ha detto...

sono giunto al tradizionalismo cattolico perche' disgustato dalla estrema sciatteria delle celebrazioni liturgiche e per le prediche cariche di' un socialismo cristiano che da ai nervi.nei preti dela tradizione ho assaporato la bellezza e la carica della dottrina cattolica e della sacra liturgia gregoriana ricevendone indubbi benefici e anche grazie capisco i timori di Fellay e compagni e non do loro tutti i torti.anch io sono dell'avviso che nella chiesa debba finire il tempo della pieta' e della misericordia e certe situazioni vadano corrette di forza costi quello che costi poiche chi egia' nello scisma e nell'eresia non tornera' indietro