giovedì 27 settembre 2012

Prof. Giacobbe: il processo a Gabriele sarà celebrato con le norme del codice dello Stato della Città del Vaticano, che sono differenti da quelle della Chiesa Cattolica


Vaticano, giudice: Processo Gabriele con norme Stato Vaticano non Chiesa

Città del Vaticano, 27 set. (LaPresse) 

Il processo che inizierà sabato mattina a carico di Paolo Gabriele e Claudio Sciarpelletti, seguirà le norme del codice dello Stato della Città del Vaticano, che sono differenti da quelle della chiesa cattolica. 
Lo ha spiegato ai giornalisti il professor Giovanni Giacobbe, promotore di Giustizia presso la Corte d'appello vaticana, durante un briefing sul sistema penale vaticano. I giudici che celebreranno il processo sono laici e "non hanno nessun rapporto diretto con la chiesa cattolica, che ha i suoi tribunali, che giudicano secondo i codici di diritto canonico".  
"Il processo - ha spiegato Giacobbe - ha come fonti normative il codice di procedura penale Zanardelli e il codice penale che era vigente nel regno d'Italia alla fine dell'800". 
"Ci sono divari tra i vari codici- ha spiegato ancora Giacobbe - Dopo il Concordato del 1929, in Italia sono stati emanati i codici penali e di procedura. Il papa di allora non ritenne di acquisite i due codici che erano ispirati a principi non conformi del cattolicesimo". 

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