mercoledì 26 settembre 2012
L'attualità di sant'Agostino nelle parole del Papa al termine del concerto offerto in suo onore dalla diocesi bavarese di Würzburg (Radio Vaticana)
Su segnalazione di Laura leggiamo:
L'attualità di sant'Agostino nelle parole del Papa al termine del concerto offerto in suo onore dalla diocesi bavarese di Würzburg
Un evento unico, l’esecuzione di un opera su Sant’Agostino a Castel Gandolfo. Così il Papa ieri sera al termine del concerto “Augustinus” offertogli nella sua residenza estiva dalla diocesi tedesca di Würzburg, nel Nord della Baviera. Salutando i partecipanti al convegno dedicato al Vescovo di Ippona in corso all’Augustinianum di Roma Benedetto XVI ha sottolineato l’attualità di questo illustre Padre della Chiesa. Il servizio è di Paolo Ondarza:
L’attualità di sant’Agostino per le questioni e le sfide del mondo contemporaneo. L’ha indicata Benedetto XVI al termine del concerto offerto in suo onore a Castel Gandolfo dalla diocesi baverese di Wurzburg ed ispirato al vescovo di Ippona. L’opera "attraverso un linguaggio musicale contemporaneo – ha commentato il Santo Padre – dimostra che l’attualità del grande Padre della Chiesa latino non è rotta".
Un mosaico di suoni, per usare le parole del compositore dell’opera Wilfried Hiller, a descrivere i soliloqui dell’anima di sant’Agostino con Dio e con se stessa. Mosaico perché composto da sette immagini musicali che, come pietre musive – ha constatato il Papa – "rifulgono, a seconda di come cade la luce e del punto di osservazione". Ma solo nell’insieme – ha proseguito Benedetto XVI - si schiude l’immagine: “essa rappresenta la grandezza e la complessità dell’uomo e del teologo Agostino". Quindi l’esortazione: “Se veramente vogliamo l’autore delle Confessioni , non dobbiamo mai perdere di vista, mentre ci occupiamo di alcuni aspetti della sua opera, l’insieme del suo pensiero e della sua persona". Nell’oratorio Augustinus – ha poi notato il Papa – il Santo Vescovo non appare mai, ma questa sua assenza lo rende senza tempo. La ricerca della verità, la ricerca di Dio, sono una costante per l’uomo di ogni tempo. Infine il saluto del Papa a quanti hanno reso possibile questo concerto:
“Vergelt’s Gott”, il Signore ve ne renda merito di tutto cuore.
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