martedì 18 settembre 2012

Il nuovo "advisor" per la trasparenza finanziaria, René Bruelhart: apprezzato l'impegno del Vaticano nel settore (Radio Vaticana)



Il nuovo "advisor" per la trasparenza finanziaria, René Bruelhart: apprezzato l'impegno del Vaticano nel settore 

Il mondo della finanza internazionale apprezza il lavoro della Santa Sede per la trasparenza e nella lotta al riciclaggio di denaro. È la sintesi delle convinzioni espresse dal nuovo advisor vaticano per le questioni finanziarie, l’avvocato svizzero René Bruelhart. Il collega della sezione tedesca della nostra emittente, Mario Galgano, lo ha intervistato domandandogli di illustrare anzitutto le sue mansioni in ambito vaticano: 

R. – Zeil und Zweck meiner Aufgabe ist, den Vatikan in seinen Bemühunge …

E’ mio compito e finalità fornire al Vaticano consulenza e supporto nei suoi sforzi nella lotta al riciclaggio di denaro sporco, alla criminalità organizzata e al finanziamento del terrorismo. Per quanto riguarda la mia permanenza, posso dire che ho iniziato questo lavoro nemmeno due settimane fa e che quindi tutto dipenderà dall’evoluzione della situazione. Ho trovato strutture che, entro certi limiti, funzionano molto bene. Gli sforzi del Vaticano, in particolare negli ultimi due anni, sono stati intensi e gli impegni assunti grandi. Non a caso, se si considera il rapporto formulato dalla Commissione d’esame europea che a metà giugno ha valutato con attenzione la situazione vaticana, si deve riconoscere che il lavoro è in corso e che si continuerà su questa strada.

D. – In cosa consiste la differenza nel lavoro svolto qui, in Vaticano, rispetto a quello compiuto in altri Paesi, a prescindere dal fatto che si sia in uno Stato molto piccolo? C’è realmente una differenza?

R. – Ich denke es gibt verschiedene Unterschied …

Credo che le differenze siano molteplici. In effetti, è uno Stato come altri anche se possono esserci differenze nelle strutture. Ma penso che la differenza sostanziale, nel caso del Vaticano, consista nel fatto che quando si lavora per un altro Paese, o per una piazza finanziaria, in definitiva si lavora anche per la sua reputazione. Nel nostro caso, sicuramente è importante la reputazione, ma quello che più conta è il “bene superiore”. Infatti, se si considerano la funzione e la posizione della Santa Sede a livello universale, la sua importanza e la questione della responsabilità morale che qui viene chiamata in causa, credo che il compito vada parecchio oltre.

D. – Come viene percepito il Vaticano nel mondo finanziario internazionale?

R. – Der Vatikan ist kein Finanzcenter: Ich glaube, das muss man hier mal…

Il Vaticano non è un centro finanziario: credo sia necessario dirlo a chiare note, una volta per tutte. E questo anche se in parte i media lo raccontano in maniera diversa, assieme a tutte le “leggende” che vengono spacciate per vere: risponde un po’ alla natura dei media, appunto… Io preferisco parlare con i fatti, ed è un fatto che il Vaticano non è un centro finanziario. E’ però anche un fatto che qui in Vaticano si effettuino transazioni finanziarie, sia pure in un ambito abbastanza chiaro. Ed è un fatto anche che negli ultimi anni siano state create strutture per combattere possibili abusi. Ora si tratta di rafforzare queste strutture.

D. – Riguardo alle norme: vi sono leggi alle quali è necessario adeguarsi? Forse anche questo non è molto noto…

R. – Es gibt internationale Standards, die global angewendet werden, die klar…

Esistono degli standard internazionali adottati a livello globale, che indicano chiaramente quali strutture è, o sarebbe, necessario avere, quali esigenze ci sono, come si svolge la collaborazione internazionale e quella nazionale tra le diverse autorità… In questo ambito, ci sono delle condizioni di base. Quello che è determinante è che queste non siano riprese semplicemente come atto formale, ma molto più che queste vengano riempite di vita. In altre parole: è importante trovare una applicazione che funzioni, soprattutto che funzioni a lungo termine. E questo sicuramente sarà uno degli aspetti del mio compito.

D. – C’è un aspetto che vuole aggiungere?

R. – Wie gesagt, ich beginne lieber zuerst zu arbeiten und würde mich dann…

Come ho già detto, preferisco intanto iniziare a lavorare. Poi tra due, tre, magari anche quattro mesi, mi farebbe piacere tornare a parlare da questi studi.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

speriamo che non finisca come l'altro advisor che finora non si è visto.