martedì 25 settembre 2012

Gentili ad Assisi. Ravasi dialogherà sul tema della fede con Napolitano e Passera (Galeazzi)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.

22 commenti:

Andrea ha detto...

I "grandi uomini" attesi:
Umberto Veronesi, Ermanno Olmi, Susanna Camusso, Mauro Moretti, Umberto Galimberti, Alex Zanotelli, Moni Ovadia, Enzo Bianchi, Vincenzo Cerami, Alessandro Fuksas, Gustavo Zagrebelsky, Federico Rampini. Modereranno gli incontri firme famose del giornalismo italiano, fra i quali: Ferruccio De Bortoli, Massimo Giannini, Aldo Cazzullo, Mario Orfeo, Roberto Olla.

Le "lucide menti" del "grande giornalismo" (nato e gestito per distruggere la Chiesa) daranno i propri autorevoli giudizi sul dibattito che ferverà fra i "grandi", TUTTI anticattolici.
Non ci sarà neppure la finzione della discussione fra cattolici e anticattolici; ci saranno invece i "credenti" (irrazionalmente) e i "non credenti" (razionalisticamente), gli uni e gli altri simbolizzati dalla spirale (vedi sito Oicos), simbolo massonico per eccellenza

Anonimo ha detto...

non è la massoneria che fa scappare la gente dalle chiese, ma è la chiesa stessa.

Raffaella ha detto...

Sono francamente un po' perplessa.
Siamo sicuro che il "cortile" corrisponda all'idea che il Papa aveva in mente?
R.

Andrea ha detto...

Perché insegue la Massoneria per "imparare qualcosa di nuovo", caro Anonimo. Che motivo c'è di ascoltare la Chiesa se ci ripete, in forma edulcorata, la dottrina eutanasica e animalistica di Veronesi?

Il "Cortile dei Gentili" è stato pensato dal Papa come spazio di irraggiamento dal cuore della Chiesa sul "mondo". L'impostazione del card.Ravasi (martiniana) è l'esatto opposto

alberto ha detto...

Ravasi rispetta il breve "In eminenti" di Clemente XII...però chiedono preamboli ad altri!

Anonimo ha detto...

Se posso esprimermi con franchezza,dubito fortemente che fosse quello che BXVI aveva in mente quando ha lanciato l'iniziativa del 'cortile dei gentili',ma altri hanno scelto secondo le proprie convinzioni,molto distanti a parer mio da ciò che dovrebbe essere stato.Dal parterre dei partecipanti,mi sembra più una riunione simile a quella degli Enciclopedisti,Voltaire e Rousseau come invitati principali;la gente fugge dalla chiesa non solo per colpe intrinseche della stessa,ma,a mio modesto parere,perchè si è fatta abbindolare da tutti i massmedia e si fa condizionare dal 'pensiero debole',ovverosia non pensa più,fa semplicemente quello che viene ordinato attraverso i miliardi di messaggi, subliminali e non, da cui è bombardata.GR2

Anonimo ha detto...

Enzo Bianchi è sul fronte a tutto campo, come perito nel Sinodo per l'evangelizzazione e come "dialogante" nel cortile degli atei (da che parte?).

E' vero, ci sono domande che aspettano ancora una risposta, ma non sono quelle che faranno "gli autorevoli moderatori". Sono domande che fanno i credenti cattolici ai loro presunti pastori e che lì non saranno poste (creerebbero imbarazzo).

gemma ha detto...

A leggere altri nomi, che ho visto altrove, pare piu un incontro tra cattolici vicini alla dissidenza da una parte e atei loro simpatizzanti dall'altra. Sarà che ho in mente qualcosa come il famoso dialogo tra il cardinal Ratzinger e Flores d'Arcais ma questo cortile mi pare assomigliare piu ai talk show di Lerner, almeno gli ospiti sono piu o meno quelli. In quanto a Passera, lo vedo comparire in tutte le salse cattoliche, compreso un ipotetico partito politico. Ex banchiere, divorziato, mai visto in una delle comparse pubbliche del Papa... Lungi da me fare la moralista, che non sono, ma proprio non ce la possiamo fare a rappresentare i valori con l'esempio vissuto, non c'è che dire

Anonimo ha detto...

A me pare una riunione di martiniani doc, stile cattedra dei non credenti. Sia detto con il massimo rispetto per il defunto cardinale.
Certi preamboli sono più che necessari, alberto.
Alessia

Fabiola ha detto...

Chi sarebbero i "gentili" e chi gli "osservanti"?
Cattolici che piacciono alla gente che piace e non credenti uniti da un agguerrito anticlericalismo: e i moderatori, il Corriere e Repubblica. Che cosa ci sarà da moderare mi sfugge. Ma soprattutto mi sfugge a cosa mai possa servire tutto ciò. Forse a tenersi buoni i poterazzi mediatici e non? Temo che di tutto ciò si parlerà molto; altro che il viaggio di Benedetto in Libano.

Andrea ha detto...

Semplicemente, cara Fabiola, serve a ripetere "Quanto abbiamo da imparare da voi, menti eccelse, noi poveri superstiziosi che andiamo in chiesa..."

Lo schema è assolutamente fisso, inchiodato, dalla fine del '700: "Quand'è che i migliori cattolici, e soprattutto il Papa, butteranno i dogmi nella spazzatura e verranno al tavolo (delle sedute spiritiche)?".
La risposta fu data dal beato Pio IX nel "Sillabo"

Andrea ha detto...

Semplicemente, cara Fabiola, serve a ripetere "Quanto abbiamo da imparare da voi, menti eccelse, noi poveri superstiziosi che andiamo in chiesa..."

Lo schema è assolutamente fisso, inchiodato, dalla fine del '700: "Quand'è che i migliori cattolici, e soprattutto il Papa, butteranno i dogmi nella spazzatura e verranno al tavolo (delle sedute spiritiche)?".
La risposta fu data dal beato Pio IX nel "Sillabo"

Anonimo ha detto...

Anche Federico Rampini, uno degli inviati in America ...da non crederci. Alcuni suoi articoli usciti nel 2010 sono "indimenticabili".
Alessia

Anonimo ha detto...

Potevano invitare Pannella e avrebbero fatto.........TOMBOLA!

(anzi bastava lui solo, senza contorno...)

Anonimo ha detto...

Dimentichi, Emma Bonino, anonimo, e Bordin come moderatore. Sarebbe stato l'en plein. Ravasi mi sta decisamente deludendo.
Alessia

Anonimo ha detto...

E' vero, Alessia, quello sarebbe stato il contorno giusto. Tanto è vero che non hanno invitato... Ferrara.

E' anche vero, tuttavia, che non stanno facendo altro che applicare scrupolosamente (ammesso che io sappia leggere) i dettami di non pochi documenti del Concilio V.II circa il DIALOGO come forma di "evangelizzazione". Per cui i casi sono due: o siamo noi a non avere capito niente di questa forma, oppure...

Fabiola ha detto...

Ferrara, Pera...ci sono gentili e gentili. Questi hanno il torto di "puzzare" di destra, di non sputare sulla Chiesa un giorno sì e l'altro pure e persino, orrore, orrore! di stimarne la presenza pubblica e di condividere, laicamente, i "principi non negoziabili". E quindi, vade retro: rei di sostenere il peccato capitale chiamato "religione civile". E, ovviamente, in questo caso, e solo in questo, la mancanza di fede diventa un peccato irredimibile. Comunque, il che è anche più grave, io mi chiedo: i credenti (cattolici, si suppone) sono Olmi, Zanotelli Bianchi?

Bregolin don Adriano ha detto...

e se si converisse anche uno solo di questi?

Anonimo ha detto...

No dai, la "religione civile" è un'altra cosa, Fabiola. E' quella che fa dire a Oscar Luigi Scalfaro (e a Franceschini, a Bindi etc.) che la Costituzione repubblicana vale quanto (o più del)la Bibbia. Lì c'entra Robespierre più che Pera.

Altro è il rilievo civile e pubblico della Fede cui prestano ossequio i cc.dd. atei devoti (alla scuola dell'antiabortista Bobbio, per esempio), i quali non interessano al sig. Ravasi.

Ma il problema della gestione del cortile è più complesso e più profondo.
Credo di averne individuato un aspetto e ve ne faccio partecipi, se pazienti, a costo di allungarmi.

Emerge questo aspetto, ai miei occhi, a partire dal dissenso qui manifestato circa gli "inviti" selettivi. Dissenso che, a un giudizio superficiale, potrebbe apparire settario, ma in realtà è motivato dalla qualifica di "avversari" della Chiesa, di anticattolici militanti (non di semplici "gentili" in ricerca) attribuita agli invitati. Qualifica alla quale avete dato un nome ben preciso, che mi pare effettivamente non contestabile.

A questo primo tassello ne aggiungo un altro che ricavo da un sito di proprietà degli esaltatori dello "spirito del concilio", nel quale sito istruttivamente è lodata (con le prudenziali ambiguità del caso) la dottrina di uno dei maggiori eresiarchi del Novecento:
http://www.vivailconcilio.it/index.php/precursori/testi/287-pierre-teilhard-de-chardin-alcune-riflessioni-sulla-conversione-del-mondo
La ricerca aiuta l'dentificazione più precisa della matrice hegeliana - gnostica che, in una delle sue metamorfosi (come le chiamava il povero Giacomo Samek) ha provato e prova, già prima del Concilio e dopo, e ancora ai nostri giorni, a fagocitare quello che resta del Cattolicesimo.
Ecco allora un criterio di lettura della selezione degli eletti (specie tra i "credenti") a scorazzare nel cortile.

Il variegato gruppo dei nemici della Chiesa, incistatosi e operativo al suo interno, probabilmente gasato dalla scomparsa del capomastro, si è catapultato a capofitto nel cortile per monopolizzarne i lavori, capovolgendone l'impostazione e assegnando ad esso una direzione conforme all'antico obiettivo: la distruzione del credo cattolico, di ogni suo dogma, e della costituzione gerarchica della Chiesa.
Invece di proteggere il gregge dai lupi, occorre spingerlo a imbucarsi nelle loro fauci, facendo leva su un certo modo di intendere il "dialogo" al quale alcuni passaggi (malintesi) dei testi conciliari possono in effetti dare adito. Bel lavoro, se non fosse che non tutti siamo diventati scemi.

Mi rendo conto di aver fatto un'analisi estrema e me ne scuso con quanti dovessero sentirsene urtati.
Certo è che la strada da fare è ancora lunga. E meno male che in questo blog se ne può discutere liberamente DA CATTOLICI fedeli al Papa e alla Chiesa.

sam ha detto...

Qualcuno di voi sa se qualcuno abbia querelato questo sito?

http://www.grandeoriente-democratico.com/Adesso_che_le_celebrazioni_retoriche_Martini.html

"Carlo Maria Martini era un gesuita.
E come diversi altri padri gesuiti che vissero la propria giovinezza e maturità nel Secondo Dopoguerra, influenzati dalla grande figura spirituale e morale (progressista) di Pedro Arrupe (1907-1991, Superiore Generale della Compagnia di Gesù dal 1965 al 1983), Martini ebbe curiosità per la sapienzialità massonica.
Carlo Maria Martini volle essere iniziato Libero Muratore.
Ma di questo fatto – e delle modalità in cui poté verificarsi – si troverà probabilmente una qualche traccia illustrativa nel libro del Fratello Gioele Magaldi, MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere Editore, in uscita per novembre 2012.
Per quanto ci riguarda, invece, con grande semplicità e commozione, con immenso affetto e infinita stima, vogliamo salutare il Fratello Carlo Maria Martini nel suo viaggio verso l’ORIENTE ETERNO.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO
[Articolo del 12-14 settembre 2012]"

Raffaella ha detto...

Ciao Sam, non mi risultano querele o richieste di rettifica.
E' necessario che qualcuno dica una parola.
R.

Anonimo ha detto...

Non c'era bisogno che si 'abbassassero'a spiegare quello che noi sapevamo in qualche modo da tempo e martini non è l'unico all'interno del collegio cardinalizio ce ne sono tanti altri che agiscono nell'ombra per discreditare la chiesa,ma soprattutto questo papa qui,c'è molto pane per i denti di Andrea in tutto ciò.....