sabato 15 settembre 2012

Benedetto XVI in Libano, padre Lombardi: il Papa, "un profeta non ha armi, non ha una politica" (Izzo)

PAPA IN LIBANO: LOMBARDI, PROFETA DISARMATO NON OFFRE SOLUZIONI

Salvatore Izzo

(AGI) - Beirut, 14 set. 

"Un profeta non ha armi, non ha una politica". 
Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, risponde cosi' ai giornalisti che gli chiedono cosa il Papa, "pellegrino di pace" in Libano, proponga per favorire la pace nell'area del Medio Oriente che si sta infiammando per le proteste contro il film blasfemo, e in particolare per la Siria che vive l'incubo di una guerra civile che non risparmia nemmeno i bambini. "Non ci sono dichiarazioni specifiche del Papa oltre quelle fatte sull'aereo, posso dire pero' che e' stato informato di quanto sta accadendo anche nel Nord del Libano", chiarisce padre Lombardi sottolineando che "davanti a queste situazioni gravi annuncia la pace: e' questo il senso dei suoi discorsi".
"Tutto il viaggio - osserva il portavoce - e' un messaggio, la presenza stessa del Papa in Libano, in questo momento delicato, e' un messaggio". "Papa Bendetto - osserva il suo portavoce - e' consapevole dell'atmosfera di conflitto nella regione, ma ha detto: 'se ci sono problemi ancora di piu' sento di dover arrivare come messaggero di pace'. E infatti e' gia' un messaggio e' la presenza del Papa come messaggero di pace". In proposito, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede fa riferimento all'insegnamento del cardinale Carlo Maria Martini, che trasferendosi in terra Santa dopo aver lasciato per ragioni di eta' la guida dell'arcidiocesi di Milano, disse, ricorda oggi il suo confratello, "saro' a Gerusalemme per partecipare alle sofferenze e rivolgere a Dio la mia preghiera di intercessione".
"Benedetto XVI - ripete ancora padre Lombardi - non viene come leader poltico, con le sue soluzioni ai problemi, viene con un messaggio di pace, religioso e morale. E dice che le soluzioni non sono mai nelle armi e nella violenza. La sua speranza e' che i cristiani siano un fattore di dialogo e pace per la societa', costruttori di ponti". Questo, rileva il gesuita, "e' anche il messaggio dell'Esortazione Apostolica 'Ecclesia in Medio Oriente', che il portavoce definisce "un documento scritto con uno stile piu' semplice rispetto ad altri della Santa Sede e che - prevede - proprio per questo fara' bene suo servizio". Il testo, spiega, "propone una prospettiva positiva e interessante, senza ribadire necessariamente tutte le posizoni della Santa Sede sui diversi argomenti, come ad esempio la questione dello statuto internazionale di Gerusalemme".

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