lunedì 23 gennaio 2012

Una cittadinanza parallela invisa ai totalitarismi: il Cristiano è libero rispetto allo Stato perchè non è solo cittadino dello Stato (Christoph Schönborn)

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3 commenti:

Andrea ha detto...

Bellissime parole, ma manca del tutto il termine-chiave: Peccato, in particolare Peccato Originale.

L'unità del GENERE UMANO (e non dell' "umanità", termine astratto/massonico) è affermata da Cristo come un FATTO: tutti veniamo dai Progenitori, usciti dalla mano di Dio. Invece l'unità nuova descritta da San Paolo riguarda chi "ha rivestito l'uomo nuovo", grazie a Cristo, cioè i battezzati.
Fra l'una e l'altra "unità" c'è la catastrofe: la caduta nella morte, spirituale e corporale, a causa del Peccato Originale, ribadito dagli innumerevoli peccati.

Senza ricordare questo, è inevitabile cadere nel buonismo: "Fratello (ad esempio, assassino "religioso" di Boko Haram), parliamone un attimo e ci capiremo..."

Anonimo ha detto...

Schonborn era uno degli allievi più promettenti del professor Ratzinger,ma il maestro è molto lontano,irraggiungibile;ha ottenuto la prestigiosa(?) cattedra di Vienna,ma l'Austria non è più felix da un pezzo,non si è partcolarmente distinto per i suoi interventi,la chiesa austriaca è alla deriva,comunque il discorso è bello,da far leggere a Urso che ultimamente si è lanciato in pericolosi voli pindarici alla Mogavero and co.

Andrea ha detto...

Ciò che stupisce ed è grave, caro Anonimo, non è la non corrispondenza degli allievi al livello del maestro, ma la vastissima diffusione nella Chiesa dei presupposti modernistici.
Il primo, più grave e più importante, è la soppressione del dogma del Peccato Originale (e con esso, di quello dell'Immacolata Concezione).

Si va avanti così, imperterriti, dal XVIII secolo.