TEOLOGIA: OSSERVATORE, SI RIAFFACCIA L'ERESIA ARIANA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 14 gen.
"L'insidia ariana non e' stata vinta una volta per tutte".
Lo scrive l'Osservatore Romano che denuncia, in un articolo a firma del teologo Inos Biffi, il ripresentarsi di eresie che sembravano ormai archiviate, a cominciare proprio dall'arianesimo cioe' dalla negazione della divinita' di Cristo che l'articolo descrive come "un'insidia" che rischia d'insinuarsi "in certe cristologie cosiddette dal basso, che sembrano dimenticare che Gesu' non e' l'uomo fatto Dio, ma il Verbo che era Dio, che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi".
"Che Gesu' di Nazaret sia 'Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero' e', senza dubbio - scrive il teologo dell'Osservatore -, una verita' talmente sorprendente ed emozionante, che in certa misura non meravigliano offuscamenti o perplessita'; d'altra parte, se c'e' una dato che risalta e si impone con inequivocabile evidenza nel Nuovo Testamento e' proprio la natura divina di Gesu'.
Per la fede cristiana, anche oggi il tema centrale resta quello dell'unicita' di Cristo e della sua redenzione, che invece rischia di essere messo in ombra da un'errata apertura ecumenica. "Parrebbe plausibile - rileva in proposito monsignor Biffi - per affermare che la salvezza e' possibile agli uomini di tutti i tempi, annetterla anche ad altre, per quanto profonde, esperienze religiose". "In realta' - spiega l'articolo - il dogma cristiano, che e' urgente riaffermare, non ammette eccezioni".
Piu' in generale, per l'Osservatore, "nel clima di confronto di dialogo da parte dei cristiani e particolarmente dei cattolici con le altre religioni, appare necessario e urgente richiamare e rienunciare con chiarezza i contenuti propri del Credo". "Non e', infatti, da trascurare - conclude l'articolo - il rischio di un concordismo, che smussa e attenua quanto e' specifico della fede della Chiesa" con il risultato che "l'identita' cattolica si annebbierebbe e si priverebbe della sua rigorosa e lucida coscienza e del suo vigore, con la conseguenza di trovarsi facilmente disponibile ed esposta all'assorbimento e all'appropriazione da parte di una professione religiosa piu' forte, piu' consapevole e piu' attiva".
© Copyright (AGI)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Quanto mi irritano questi attacchi senza nome.
Chi è che propone una "cristologia dal basso" che nega la divinità di Cristo?
Fuori i nomi e i testi e gli atteggiamenti (parole, opere ed ommissioni).
Scritto così sembra molto di quelle cose tipo "dire a nuora perché suocera intenda".
Equivoche e generiche.
Poi, personalmente e tanto per dire, vedo una deriva di tipo ariano (più o meno, non sono esperto di eresie) nella "Legio Christi" che nega, di fatto (in opere ed ommissioni), l'umanità di Cristo e riduce Gesù al fantasma umano di un Dio lontano e severissimo.
ciao
r
carissimo Ibba,è un'eresia nemmeno tanto strisciante,basta sentire certe omelie di certi preti per avere delle dolorose constatazioni e cioè che molti sacerdoti,dopo il vat2 non sanno più niente della religione cattolica,affermano che Gesù è un profeta,negano la verginità della Vergine e amenità di questo tipo,oltre ad invitare 'teologi' innovativi come Mancuso a tenere lezioni nelle parrocchie e mi risulta assai apprezzate da tutti,e allora?Che Dio ci perdoni tutti,chè non sappiamo più quel che facciamo!
E' talmente vero quanto affermato da Inos Biffi (pensiamo solo alla setta giudaico-luterana dei neo-catecumenali) che il settimanale della diocesi di Venezia "Gente Veneta, nel numero uscito ieri in edicola, ha candidamente affermato che, a ricevere la porpora nel prossimo concistoro, ci sarà anche un prelato greco-ortodosso, tale mons. Lucian Muresan (in realtà si tratta di un greco-cattolico). Più relativismo e indifferentismo religioso di così si muore! Persino la stampa cattolica non sa più distinguere ciò che è cattolico da ciò che non lo è.
infatti si scopiazzano le biografie dei cardinali da wikipedia
max2
Posta un commento