VATICANO: SITO INTERNET NEWS.VA GETTONATISSIMO NEGLI STATI UNITI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 gen.
Partito un anno fa il sito "news.va" e' gia' in testa in tutto il mondo tra i siti cattolici. "La parte del leone con il 27 per cento dei contatti la fanno gli Stati Uniti", ha detto oggi il presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, monsignor Claudio Maria Celli informando che sono in tutto "180 i paesi da cui ci si connette al nuovo sito di informazioni sul Papa, la Santa Sede e in generale sull'attivita' della Chiesa Cattolica, e che il 65 per cento degli utenti arriva a 'news.va' servendosi di Facebook e il 30 con Twitter".
A proposito di questo particolare social network, gettonatissimo anche da uomini della Curia Romana, come il presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, cardinale Gianfranco Ravasi, che ha ben 8964 "follower", il capo del dicastero per le comunicazioni, che puo' contare invece su 2325 affezionati, ha sottolineato che proprio a Twitter si riferisce il Papa tedesco quando, nel Messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali reso noto oggi, scrive che "nella essenzialita' di brevi messaggi, spesso non piu' lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi se ciascuno non trascura di coltivare la propria interiorita'".
Per Benedetto XVI, imparare a rispettare il silenzio apre "uno spazio di ascolto reciproco" e cosi' "diventa possibile una relazione umana piu' piena".
E questo vale anche per i media. Nel silenzio, spiega, "si colgono i momenti piu' autentici della comunicazione tra coloro che si amano: il gesto, l'espressione del volto, il corpo come segni che manifestano la persona.
Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolarmente intensa".
"Il silenzio - inoltre - e' prezioso per favorire il necessario discernimento tra i tanti stimoli e le tante risposte che riceviamo, proprio per riconoscere e focalizzare le domande veramente importanti". Proprio dal silenzio, del resto, "deriva una comunicazione ancora piu' esigente, che chiama in causa la sensibilita' e quella capacita' di ascolto che spesso rivela la misura e la natura dei legami". E secondo Papa Ratzinger, in definitiva, "educarsi alla comunicazione vuol dire imparare ad ascoltare, a contemplare, oltre che a parlare, e questo e' particolarmente importante per gli agenti dell'evangelizzazione: silenzio e parola - conclude quindi il Messaggio presentato oggi - sono entrambi elementi essenziali e integranti dell'agire comunicativo della Chiesa, per un rinnovato annuncio di Cristo nel mondo contemporaneo".
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1 commento:
caspita,Ravasi li conta tutti uno per uno.....
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