PAPA: MISSIONE CHIESA E' SALVARE UOMO DA ALIENAZIONE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 25 gen.
La Chiesa e’ chiamata a "condurre il mondo fuori dall’alienazione dell’uomo da Dio e da se stesso, fuori dal peccato, affinche’ ritorni a essere il mondo di Dio".
Lo ha affermato Benedetto XVI commentando - nell’Udienza Generale di oggi - la preghiera sacerdotale dedicata da Gesu’ "ai suoi discepoli di tutti i tempi", quindi "anche a quelli di oggi".
"L’unita’ dei futuri discepoli, essendo unita’ con Gesu’ che il Padre ha mandato nel mondo, e’ - ha spiegato il Papa teologo - la fonte originaria dell’efficacia della missione cristiana nel mondo: Gesu’ prega perche’ i suoi discepoli siano una cosa sola", ed e’ proprio "in forza di tale unita’, ricevuta e custodita", che "la Chiesa puo’ camminare ’nel mondo’ senza essere ’del mondo’ e vivere la missione affidatale perche’ il mondo creda nel Figlio e nel Padre che lo ha mandato".
"Chiediamogli il dono dell’unita’ visibile tra tutti i credenti in Cristo per essere sempre pronti a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che e’ in noi", ha quindi suggerito Joseph Ratzinger rivolto agli 8mila fedeli presenti all’incontro del mercoledi’, ricordando la Settimana di preghiera per l’unita’ dei cristiani, che chiudera’ egli stesso nel pomeriggio, presiedendo una preghiera ecumenica nella Basilica di San Paolo.
Proprio grazie al dono dell’unita’, ha tenuto a rilevare il Pontefice tedesco nella sua rifllessione, "la Chiesa diventa allora il luogo in cui continua la missione stessa di Cristo". "Gesu’ prega per la Chiesa di tutti i tempi, prega anche per noi", ha poi aggiunto a braccio, ricordando come nell’Ultima Cena Gesu’ "crea la Chiesa", dandone una "prima definizione" in questa consegna: "salvare il mondo conducendolo a Gesu’".
Benedetto XVI ha poi concluso la catechesi con un invito a "leggere e meditare la grande ricchezza della preghiera sacerdotale di Gesu’, perche’ ci guidi nel dialogo con il Signore".
"Anche noi, nella nostra preghiera - e’ stata l’esortazione conclusiva - chiediamo a Dio che ci aiuti a entrare, in modo piu’ pieno, nel progetto che ha su ciascuno di noi; chiediamogli di essere ’consacrati’ a Lui, di appartenergli sempre di piu’, per poter amare sempre di piu’ gli altri, i vicini e i lontani; chiediamogli di essere sempre capaci di aprire la nostra preghiera alle dimensioni del mondo, non chiudendola nella richiesta di aiuto per i nostri problemi, ma ricordando davanti al Signore il nostro prossimo, apprendendo la bellezza di intercedere per gli altri".
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PAPA: UNITA' DEI CRISTIANI E' UNO SCOPO PRATICO E CONCRETO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 25 gen.
L’unita’ dei cristiani "e’ uno scopo pratico e concreto".
Lo ha affermato Benedetto XVI nella catechesi all’Udienza Generale di oggi.
"Da una parte - ha spiegato ricordando che si concludera’ nel pomeriggio la Settimana di preghiera per l’unita’ dei cristiani - e’ una realta’ segreta che sta nel cuore delle persone credenti, ma al tempo stesso deve apparire con chiarezza nella storia perche’ il mondo creda’. La Chiesa, ha ricordato il Papa, non e’ altro che ’la comunita’ dei discepoli che mediante la fede in Cristo come inviato del Padre riceve la sua unita’ ed e’ coinvolta nella sua missione di salvare il mondo’.
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PAPA: I GIOVANI POSSONO FIDARSI DELLA CHIESA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 25 gen.
"Fidatevi degli insegnamenti della Chiesa, finalizzati alla vostra crescita integrale". Benedetto XVI lo ha consigliato oggi ai giovani presenti all’Udienza Generale. Tra i gruppi c’erano molti aderenti a Comunione e Liberazione e il Papa ha ricordato il fondatore, don Luigi Giussani. Altri ragazzi, vestiti con felpe rosse hanno salutato il Pontefice cantando e suonando l’inno della Giornata Mondiale della Gioventu’, subito prima che Benedetto XVI li salutasse con l’auspicio che "l’odierna Festa della Conversione di San Paolo stimoli ciascuno ad approfondire la Parola di Dio per poter annunciare, con il dialogo e con la testimonianza, che Gesu’ e’ il Salvatore".
"La Settimana di preghiera per l’unita’ dei cristiani, che oggi ci conclude - ha spiegato - ci offre l’opportunita’ di riflettere sulla nostra appartenenza a Cristo e alla Chiesa". Agli ammalati, il Pontefice ha chiesto infine di offrire le loro sofferenze "per la causa dell’unita’ della Chiesa di Cristo", e agli sposi novelle di educare i loro figli "secondo la logica dell’amore gratuito, sul modello dell’amore di Dio per l’umanita’".
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