Papa/ Bene messa neocatecumenali, ma non separarsi da parrocchia
Cammino capace di riavvicinare a sacramenti chi era allontanato
Città del Vaticano, 20 gen. (TMNews)
Il Papa dà il via libera alle messe dei neocatecumenali il sabato sera e sottolinea la capacità del cammino fondato in Spagna da Kiko Arguello a metà degli anni Sessanta di riavvicinare ai sacramenti cattolici persone lontane dalla fede o privi di una adeguata preparazione, ma avverte i neocatecumenali di non vivere in modo separato dalla vita della parrocchia.
"Al fine di favorire il riavvicinamento alla ricchezza della vita sacramentale da parte di persone che si sono allontanate dalla Chiesa o non hanno ricevuto una formazione adeguata - ha detto il Papa nell'udienza nell'aula Paolo VI - i neocatecumanli possono celebrare la liturgia domenicale nella piccola comunità dopo i primi vespri della domenica secondo le disposizioni del vescovo diocesano", ha detto il Papa citando gli statuti del Cammino neocatecumanli e suscitando gli applausi dei circa settemila fedeli presenti. "Ma - ha aggiunto - ogni celebrazione eucaristica è un'azione dell'unico Cristo, insieme con la sua unica Chiesa e perciò è essenzialmente aperta a tutti coloro che appartengono a questa sua Chiesa. Questo carattere pubblico della santa eucarestia si esprime nel fatto che ogni celebrazione della santa messa è ultimamente diretta dal vescovo come membro del collegio episcopale responsabile per una determinata Chiesa locale. La celebrazione delle piccole comunità, come particolarità approvata negli statuti del Cammino, ha il compito di aiutare quanti percorrono l'itinerario neocatecumanale a percepire la grazia di essere inseriti nel mistero salvifico di Cristo. Al tempo stesso - ha proseguito Ratzinger - la progressiva maturazione nella fede del singolo e della piccola comunità deve favorire il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale che trova nella celebrazione liturgica della parrocchia, nella quale si attua il noecatecumenato, la sua forma ordinaria. Ma anche durante il Cammino è importante non separarsi dalla comunità parrocchiale proprio nella celebrazione della liturgia, vero luogo dell'unità di tutti, dove il Signore ci abbraccia nei diversi stati della maturità spirituale e ci rende un unico corpo".
Il Concilio vaticano II, ha ricordato il Papa, "definisce la liturgia opera di Cristo sacerdote e del suo corpo che è la Chiesa". In questo senso, "l'opera del Signore Gesù è il vero contenuto della liturgia ed è anche opera della Chiesa che, essendo suo corpo, è un unico soggetto con Cristo".
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