domenica 22 gennaio 2012

Il Papa all’Angelus: l’unità dei cristiani è un dono di Dio che richiede il nostro impegno (Radio Vaticana)

Il Papa all’Angelus: l’unità dei cristiani è un dono di Dio che richiede il nostro impegno

All’Angelus, nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, Benedetto XVI ha esortato i fedeli a rafforzare quotidianamente il proprio impegno ecumenico. Rivolgendosi ai pellegrini in Piazza San Pietro, il Papa ha sottolineato che la fede in Gesù sostiene i cristiani nella ricerca della piena unità tra di loro. Quindi, nell’attuale periodo di crisi economico-sociale, ha augurato pace e giustizia per i popoli dell’Estremo Oriente che in questi giorni celebrano il capodanno lunare. Il servizio di Alessandro Gisotti:

“Riconoscere e accogliere la forza trasformante della fede in Gesù Cristo sostiene i cristiani anche nella ricerca della piena unità tra di loro”: è quanto sottolineato dal Papa all’Angelus, tutto dedicato all’importanza dell’impegno ecumenico. Rammentando che quest’anno i sussidi per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sono stati preparati da un gruppo polacco, il Papa ha messo l’accento sulla forza della fede che sempre ha animato la Polonia in “lotte coraggiose contro varie avversità”:

“Nel corso dei secoli, i cristiani polacchi hanno spontaneamente intuito una dimensione spirituale nel loro desiderio di libertà ed hanno compreso che la vera vittoria può giungere solo se accompagnata da una profonda trasformazione interiore”.

Essi, ha osservato, ci ricordano che “la nostra ricerca di unità può essere condotta in maniera realistica” solo se “lasciamo agire Dio”. L’unità visibile di tutti i cristiani, ha soggiunto, “è sempre opera che viene dall’alto, da Dio, opera che chiede l’umiltà di riconoscere la nostra debolezza e di accogliere il dono”:

"Però, per usare un’espressione che ripeteva spesso il Beato Papa Giovanni Paolo II, ogni dono diventa anche impegno. L’unità che viene da Dio esige dunque il nostro quotidiano impegno di aprirci gli uni agli altri nella carità".

Da molti decenni, ha ribadito, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani costituisce un elemento centrale nell’attività ecumenica della Chiesa:

"Il tempo che dedicheremo alla preghiera per la piena comunione dei discepoli di Cristo ci permetterà di comprendere più profondamente come saremo trasformati dalla sua vittoria, dalla potenza della sua risurrezione".

Quindi, ha invitato i fedeli ad accorrere numerosi mercoledì prossimo alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura dove, con la solenne celebrazione dei Vespri della Festa della Conversione di San Paolo, si concluderà la Settimana per l’unità dei cristiani. Dopo l’Angelus, salutando i pellegrini in più lingue, il Papa ha rivolto un pensiero particolare a quei Paesi dell’Estremo oriente che celebrano in questi giorni il Capodanno lunare:

“Nella presente situazione mondiale di crisi economico-sociale auguro a tutti quei popoli che il nuovo anno sia concretamente segnato dalla giustizia e dalla pace, porti sollievo a chi soffre, e che specialmente i giovani, con il loro entusiasmo e la loro spinta ideale, possano offrire una nuova speranza al mondo”.

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