Il Papa agli alunni dell’Almo Collegio Capranica: annunciate la Parola di Dio superando ogni barriera
Al fondo della vita di un presbitero deve esserci una relazione intensa con Dio: è l’esortazione di Benedetto XVI alla comunità dell’Almo Collegio Capranica, ricevuta stamani in Vaticano. Il Papa ha esortato i futuri sacerdoti ad impegnarsi con coraggio nell’opera di nuova evangelizzazione. Quindi, ha ricordato la figura di Sant'Agnese, patrona del Collegio che da cinque secoli costituisce uno dei seminari della diocesi di Roma. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“La Chiesa si aspetta molto dai giovani sacerdoti nell’opera di evangelizzazione e di nuova evangelizzazione”: è quanto affermato da Benedetto XVI, incontrando la comunità dell’Almo Collegio Capranica. Il Papa ha incoraggiato i giovani seminaristi affinché “radicati nella bellezza della tradizione autentica, uniti profondamente a Cristo" siano capaci di portarlo nelle loro comunità "con verità e gioia":
“Abbiate sempre un profondo senso della storia e della tradizione della Chiesa! Il fatto di essere a Roma è un dono che vi deve rendere particolarmente sensibili alla profondità della tradizione cattolica”.
La vicinanza con il Successore di Pietro, durante la vostra formazione, ha soggiunto il Papa, “vi permette di percepire con particolare chiarezza le dimensioni universali della Chiesa e il desiderio che il Vangelo giunga a tutte le genti”. Al Collegio Capranica, ha ribadito, “avete la possibilità di aprire gli orizzonti con esperienze dell’internazionalità”:
“Preparatevi ad essere vicini ad ogni uomo che incontrerete, non lasciando che nessuna cultura possa essere una barriera alla Parola di vita di cui siete annunciatori anche con la vostra vita”.
Alla vigilia della memoria di Sant’Agnese, Patrona del Collegio, il Papa ha quindi invitato i futuri sacerdoti ad seguire il suo esempio di martirio e verginità per essere testimoni credibili della fede:
“Anche la formazione del presbitero esige integralità, compiutezza, esercizio ascetico, costanza e fedeltà eroica, in tutti gli aspetti che la costituisce; al fondo vi deve essere una solida vita spirituale animata da una relazione intensa con Dio a livello personale e comunitario, con particolare cura nelle celebrazioni liturgiche e nella frequenza dei Sacramenti”.
Ancora, ha soggiunto, la vita sacerdotale richiede “un anelito crescente alla santità”. Per questo, ha avvertito, bisogna sviluppare “una vera e solida cultura personale, frutto di uno studio appassionato e costante”. La fede, ha osservato, “ha una dimensione razionale e intellettuale che le è essenziale”. Il Papa non ha poi mancato di ricordare il legame tra Sant’Agnese, martire sotto Domiziano, e la città di Roma:
“Ancora oggi, per chiunque passi in Piazza Navona, l’effige della Santa dall’altro del frontone della chiesa di Sant’Agnese in Agone, ricorda che questa nostra Città è fondata anche sull’amicizia per Cristo e la testimonianza di molti dei suoi figli e figlie”.
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