martedì 24 gennaio 2012

Il fondamento e la mano tesa. Il servizio della Chiesa al Paese (D’Agostino)

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2 commenti:

Andrea ha detto...

L'articolo è un piccolo compendio dell'impostazione "perdente" dell'essere cristiani:

1- la Chiesa percepita come organizzazione umana e "componente della società"
2- la fede sentita come "mai abbastanza solida", anziché come l'unica realtà solida, perché soprannaturale (virtù teologale)
3- il "mondo" concepito come "buono", anziché come tragico campo di battaglia

Anonimo ha detto...

ma siamo seri una volta tanto,questo paese esiste ancora come tale solo per merito della chiesa cattolica,che pur con tutti i suoi difetti ed i suoi errori,ha sempre difeso la causa degli ultimi,dei senza voce e senza speranza; se così non fosse stato,non esisteremmo neanche come espressione geografica....noi non abbiamo altra identità aggregante se non quella data dall'essere cattolici,ma nelle roboanti manifestazioni del 150simo dell'unità celebrato con troppa enfasi,non vi è traccia di tutto ciò come se la chiesa non esistesse o fosse mai stata una presenza forte e desse un senso di appartenenza......