venerdì 13 gennaio 2012

Domani la prima vista di Monti al Papa. Diretta su Telepace dalle 10.55

Italia-S.Sede: domani la prima vista di Monti al Papa

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 13 gen

L'appuntamento del premier Mario Monti in Vaticano e' fissato per le ore 11: prima il colloquio privato con papa Benedetto XVI, poi, come da prassi, l'incontro con il segretario di Stato card. Tarcisio Bertone.
Una visita di prammatica, da parte di un nuovo primo ministro italiano, e con un'agenda che tocchera' con ogni probabilita' i grandi temi su cui stai lavorando il governo in questi mesi: la crisi, la situazione economica dell'Italia e dell'Europa, il salvataggio dell'euro, ma anche il sostegno alla famiglia e alla scuola, l'integrazione degli immigrati.
Possibile anche un accenno alla condizione delle carceri, dopo la visita del pontefice a Rebibbia lo scorso dicembre, durante la quale ha incontrato il ministro della Giustizia Paola Severino, mentre dovrebbe rimanere sullo sfondo la polemica delle ultime settimane, in parte gia' rientrata, soprattutto dopo che la Chiesa italiana ha mostrato disponibilita' a discutere eventuali modifiche, sull'esenzione delle strutture ecclesiastiche destinate a scopo religioso dal pagamento dell'Imu.
Per il 'professor' Monti e il 'professor' Ratzinger non e' il primo incontro: da quando l'ex-commissario europeo si e' insediato a Palazzo Chigi c'e' gia' stato il saluto all'aeroporto di Fiumicino in occasione della partenza del pontefice alla volta del Benin, il 18 novembre. L'Osservatore Romano racconto' l'incontro notando che ''dopo una calorosa stretta di mano, i due hanno camminato fianco a fianco conversando cordialmente e familiarmente per circa tre minuti lungo il tragitto fino ai piedi dell'aereo''.
''Nell'occasione - aggiungeva il giornale pontificio - Benedetto XVI ha fatto gli auguri al nuovo premier'': auguri e incoraggiamenti che, secondo indiscrezioni, erano stati gia' anticipati da una telefonata personale in occasione della nascita del nuovo governo.
Monti non ha fatto mancare i segni discreti di attenzione alla Chiesa, come la visita a sorpresa compiuta lo scorso primo gennaio dal premier, accompagnato dalla famiglia, al Presepio in Piazza San Pietro e nella Basilica, compresa la tomba di Giovanni Paolo II. In quell'occasione Monti era stato accolto dal Presidente e dal Segretario del Governatorato, i monsignori Bertello e Sciacca, e dal Cardinale Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro e si erano gettate le basi dell'incontro con il papa di domani.
D'altra parte, anche la Chiesa non ha fatto mancare le aperture di credito al 'professore' e al suo governo tecnico.
Per citarne uno, quella della Civilta' Cattolica, il quindicinale dei gesuiti publicato con l''imprimatur' della Segreteria di Stato vaticana: ''E' piaciuto a molti - si leggeva in un articolo pubblicato all'indomani della nomina di Monti - lo spirito e l'orizzonte europeistico che emerge qua e la' dal testo del Presidente incaricato... D'altronde oggi per un governo di un Paese europeo e' indispensabile avere un orizzonte europeo nel proprio impegno''.

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