Concelebrazione eucaristica per l'Anno giubilare a Cuba
Con Maria alle radici della fede
El Cobre, 10.
L'Anno giubilare mariano di Cuba deve poter divenire un «tempo di grazia, un lievito capace di rinnovare il dinamismo evangelizzatore» affinché «consenta a tutti di far fronte alle vicissitudini quotidiane con forza e amore». Sono queste alcune espressioni di Benedetto XVI, contenute nel messaggio inviato all'episcopato di Cuba e letto da monsignor Dionisio Guillermo García Ibáñez, arcivescovo de Santiago de Cuba e presidente della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba (Cocc), durante la concelebrazione eucaristica da lui presieduta, sabato 8 gennaio, per l'apertura dell'Anno giubilare mariano, in occasione dei 400 anni dal rinvenimento, in una spiaggia della parte orientale dell'isola, dell'immagine (una piccola statua) della Madonna della Caridad del Cobre diventata poi Patrona e Madre di Cuba, invocata come «Virgen de Mambisa». Nel tempio dedicato a la Caridad del Cobre, l'intero episcopato cubano (organizzato in undici sedi episcopali tra arcidiocesi e diocesi), ha concelebrato l'Eucaristia «per chiedere l'intercessione e la protezione della Madre di Dio in un anno molto speciale»: la visita di Benedetto XVI (dal 26 al 28 marzo) e lo svolgimento di un intenso itinerario di fede sino al 5 gennaio 2013. Nel messaggio, il Papa ricorda infatti il suo «desiderio e la sua speranza» di «poter visitare prossimamente queste nobili terre».
Riflettendo sull'esortazione del Papa l'arcivescovo di Santiago de Cuba, nella sua omelia, ha sottolineato che «non è sufficiente solo partecipare a una festa o a un pellegrinaggio a El Cobre», ma è necessario che lo spirito dell'anno giubilare sia vissuto dai fedeli e da tutti gli uomini e le donne di buona volontà nella concretezza evangelica, nella coerente testimonianza di fede, in un quotidiano scandito dalla carità e dall'accoglienza dell'altro: «Tutti devono essere coinvolti ovunque siano e in qualsiasi circostanza si trovino». Nell'Anno giubilare mariano -- ha evidenziato il presule -- occorre «ritornare alle radici della fede, per iniziare a fare cose nuove». Nell'annunciare l'Anno Giubilare, i vescovi si soffermano sul gioioso annuncio della visita nell'isola di Benedetto XVI, che si farà «pellegrino della carità» per confermare la fede del popolo cubano nella ricorrenza dei quattro secoli di venerazione dell'effigie mariana. L'Anno mariano -- sottolineano i presuli -- intende essere riscoperta delle radici cristiane del popolo cubano, manifestazione, approfondimento della fede attraverso l'accoglienza gioiosa e responsabile degli insegnamenti di Cristo, per un futuro di giustizia, di pace, di riconciliazione e unità».
(©L'Osservatore Romano 12 gennaio 2012)
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