Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 23 gen.
L'Anno della Fede proclamato da Benedetto XVI "puo' diventare un evento spirituale di proporzioni grandiose".
Ne e' convinto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei.
"A nessuno sfugge la forza di una simile intuizione", sottolinea il cardinale aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente.
E, afferma, "la nota della Congregazione per la Dottrina della Fede con le proposte pastorali colpisce per la dovizia di suggestioni".
"Come Conferenza Episcopale, dovremo - assicura Bagnasco - tornarci sopra quanto prima per le responsabilita' e le scelte che ci sono proprie, intendendo noi Vescovi italiani fare tesoro di questa circostanza all'interno della progettazione pastorale gia' avviata".
"Grazie, Padre Santo - scandisce il cardinale - perche' gli uomini stanno cercando il pane che noi stessi talora esitiamo ad offrire. Grazie, dunque, per aver voluto quest'Anno quale contenitore coerente per ricorrenze come l'avvio dei lavori del nuovo Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione o per il prossimo Sinodo mondiale dei Vescovi che vertera' sullo stesso argomento". Nell'Anno della Fede non ci saranno, assicura infine il cardinale, "occasioni sparse o sparpagliate: si dovra' invece rilanciare nel tempo la missione messianica, continuare senza tregua a gettare le reti, rimettere a piombo nella vita della Chiesa ogni singolo elemento".
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