lunedì 24 settembre 2012

Santa Sede e politici cattolici contro il ministro Profumo: “L’ora di religione resti com’è” (Galeazzi)


Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

Santa Sede e politici cattolici contro il ministro Profumo: “L’ora di religione resti com’è”


La proposta del ministro dell’Istruzione Profumo sull’insegnamento della religione ha fatto scattare la polemica

GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

Altolà cattolico alla proposta del ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, di cambiare l’ora di religione per «rimanere al passo con le trasformazioni di un Paese sempre più multietnico».
Dalle autorità vaticane ai politici cattolici di ogni schieramento è un coro «bipartisan» di no. «La Santa Sede sta preparando un documento sull’educazione interculturale in cui si affronta proprio l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole commenta il viceministro vaticano dell’Educazione cattolica, Angelo Zani -. Vanno evitati due estremi: relativizzare ogni cultura o favorirne una a discapito della altre». E aggiunge: «In Italia l’ora di religione (regolata da un’intesa tra Stato e Chiesa) dà un importante contributo alla pacificazione e non all’esaltazione di un’identità». Dunque, «non è giusto chiedere ai cattolici di rinunciare ad essere se stessi: non è accaduto neppure in altri paesi ancora più multiculturali».
Da tempo, precisa monsignor Zani, «nei programmi scolastici l’ora di religione non ha un taglio da catechismo, bensì pedagogico-culturale e già offre un inquadramento sulle religioni». Inoltre «chi sceglie di non avvalersene potrebbe usare quel vuoto per approfondire altre fedi, in Germania ogni studente sceglie quale insegnamento religioso frequentare, spetta alle istituzioni attrezzare un’alternativa a chi adesso ha semplicemente un’ora in meno di lezione». Roberto Rao (Udc) taglia corto: «Cambiare l’ora di religione non è in agenda, è un’uscita “fuori tempo” che crea confusione. Sono altre le urgenze per l’istruzione e cioè il tempo pieno, le risorse, l’adeguamento tecnologico, il concorso pendente sui precari». Critico anche Giuseppe Fioroni, leader dell’ala cattolica del Pd: «La nostra legislazione è molto avanzata nel recepire la multietnicità e consente già oggi sia di non frequentare la lezione, che di pretendere un insegnamento alternativo. Perciò quello di Profumo è un esercizio lessicale, ma un ministro dovrebbe risolvere i problemi invece di crearli». Infatti, «basterebbe dare agli istituti i mezzi per allestire le ore alternative».
L’ex ministro e cofondatore del Pdl, Gianfranco Rotondi prende le distanze dalla proposta. «Un governo tecnico non può porre una questione che deve passare attraverso una campagna elettorale- afferma-. E’ un tema fondamentale che tocca le radici cristiane dell’Italia, non si può stravolgere l’ora di religione per farne una generica lezione di storia delle fedi o di etica. La crescente presenza di studenti stranieri nelle classi elementari e medie non deve servire da pretesto ad una scristianizzazione della nostra istruzione».
Rotondi prende a modello Benedetto XVI per ribadire: «Lungi dal costituire un’interferenza o una limitazione della libertà, la presenza degli insegnanti di religione nella scuola italiana è anzi un valido esempio di quello spirito positivo di laicità che permette di promuovere una convivenza civile costruttiva, fondata sul rispetto reciproco e sul dialogo leale». Quindi «la piena dignità scolastica dell’insegnamento della religione cattolica contribuisce a dare un’anima alla scuola e assicura alla fede cristiana piena cittadinanza nei luoghi dell’educazione». E il sito «Cultura cattolica» protesta: «Cambiare l’ora di religione? No, cambiare il ministro».



© Copyright La Stampa, 24 settembre 2012

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Fa piacere la reazione a questa sciocchezza di un non cattolico come Paolo Mieli.
http://2.andreatornielli.it/?p=4908
Alessia

Anonimo ha detto...

OT
Riguardo la decisione dei vescovi tedeschi di estromettere dalla vita della Chiesa gli apostati sta iniziando la disinformazione da parte di un paio di siti italioti, per ora. Uno pubblica anche una vignetta irriverente sul Papa. Ebbene, sì con il Papa si può. Sarebbe il caso il Vaticano intervenisse, ma mi rendo conto che è chiedere troppo.
Alessia

Anonimo ha detto...

Vedi qui:
http://it.ibtimes.com/articles/36261/20120923/non-paghi-l-8x1000-allora-niente-sacramenti-cos-accade-in-germania.
e qui:
http://www.blogtaormina.it/2012/09/23/tasse-alla-chiesa-scomunica-se-non-paghi/124715
Viviamo in un'era di informazione globalizzata in cui la Chiesa cattolica non gode di trattamenti di favore o coperture. Non sarebbe il caso di spiegare la ratio di alcuni provvedimenti facilmente manipolabili e fraintendibili? Il paragone con l'Italia poi è del tutto capzioso.
Alessia

Anonimo ha detto...

Quella di Mieli non è una reazione ma l'estrapolazione di un discorso tenuto tempo fa davanti ad un uditorio molto particolare (500 insegnanti di religione).
Io aspetto invece la reazione di Riccardi e di altri apparenti "cattolici" del governo.
Alberto il vecchio

Anonimo ha detto...

Riccardi chi?Quello che va a tutti i convegni religiosi rigorosamente non cristiani(cattolici è chiedere troppo)il campione olimpionico del sincretismo religioso sempre a discapito del critianesimo?Meglio Mieli,che è di religine ebraica,ma rispettoso....

Anonimo ha detto...

Quanto dice Mieli fa piacere lo stesso, anche se è un'estrapolazione. Mi auguro non abbia cambiato idea nel contempo
:-) Non mi attendo da Riccardi una posizione che vada contro la CEI, comunque la pensi realmente, e neppure da Ornaghi per cui vale lo stesso discorso.
Alessia

un passante ha detto...

Per carità, ci sono questioni piu urgenti nella scuola e tutto abbiamo bisogno adesso che dell'ennesimo vespaio ideologico. Non e' cosa da governo tecnico questa, e a volte ho la sensazione che ci si butti su certi tempi piu' per distrarre dalla realtà che per effettivo bisogno

Raffaella ha detto...

Siamo a fine legislatura e penso anche io che un governo uscente (per di piu' tecnico) dovrebbe astenersi dal fare certe considerazioni che suonano piu' come provocazioni che come proposte.
R.

Anonimo ha detto...

Evidentemente il fascino della politica parlata ha conquistato i gelidi tecnici.
Alessia

un ins.di Religione ha detto...

da "addetto ai lavori" mi sento direttamente chiamato in causa da questa dichiarazione. Sostenere che "lora di religione va cambiata x rimanere al passo con i tempi" denota totale ignoranza( nel senso letterale del termine)sull'insegnamento di questa materia!..e x un "ministro dell'istruzione" ciò è francamente disdicevole!!..significa non capire..o meglio NON VOLER capire,che l'ora di Religione è si confessionale,ma aperta a tutti e che in essa non si fa catechesi ne tantomeno si cerca di "convertire" alcuno! Tirare poi in campo il solito discorso della "multiculturalità" è pura ideologia!..si parla tanto di "integrazione" ( spesso anche a sproposito) senza saper nemmeno ciò che questa parola vuol dire esattamente! integrarsi significa entrare a far parte di un ambiente,di un territorio,di una cultura,conoscerne aspetti,caratteristiche e peculiarità,senza con questo dover necessariamente rinunciare alla propria!..e la cultura italiana,lo si voglia o no, è CATTOLICA poichè sul Cattolicesimo ha posto le sue radici ormai bimillenarie!!! ogni aspetto della società,dalla scuola alla cultura,dalla sanità all'università ecc..vede le sue origini nel tessuto cattolico!..quindi,x come la vedo io, l'ora di Religione cattolica a scuola non solo non va tolta ma addirittura va potenziata e valorizzata!!..altro che "superata"!!..essa è oggi ancora più attuale di un tempo,poichè se si vuole davvero attuare correttamente questa tanto sbandierata "integrazione",se si vuol permettere che gli alunni si integrino davvero con noi, si deve passare proprio attraverso l' ora di religione..Religione CATTOLiCA!!! altro che abolirla o modificarla!!! ed è quantomai riprovevole che un ministro dell'istruzione non arrivi a comprendere questi semplici ed elementari concetti dimostrando invece di essersi lasciato traviare da certa ideologia ben nota e non nuova a simili sparate!!..spiace inoltre constatare che questa "chicca" sia stata sparata da un ministro di un governo che in più di un occasione è stato dipinto,da molta stampa,come "cattolico"...