giovedì 27 settembre 2012

Rischia una pena massima di 4 anni l’ex-maggiordomo personale del Papa


SANTA SEDE: SABATO LA PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO SUI DOCUMENTI TRAFUGATI

Rischia una pena massima di 4 anni l’ex-maggiordomo personale del Papa, Paolo Gabriele, imputato di furto aggravato di documenti e altro materiale dall’appartamento pontificio: lo ha confermato Giovanni Giacobbe, docente di diritto, avvocato e promotore di giustizia della corte d’appello dello Stato della Città del Vaticano, che oggi ha tenuto una conferenza presso la sala stampa vaticana insieme al direttore p. Federico Lombardi. Giacobbe ha spiegato che i Codici penale e di procedura cui si rifaranno i giudici chiamati da sabato a giudicare Gabriele e l’altro imputato (il tecnico informatico Claudio Sciarpelletti, imputato per “favoreggiamento”) sono quelli che erano in uso in Italia nell’epoca liberale. Si tratta del Codice penale del 1889 e, per la procedura penale, del Codice “Zanardelli” del 1913. 
La prima udienza di sabato 29 settembre si aprirà alle ore 9.30, assisteranno un pool di giornalisti a rotazione, secondo la durata del processo. 
I tre giudici saranno Dalla Torre, Picardi e Marano. P. Lombardi ha confermato che il Papa potrebbe concedere la “grazia” in qualunque momento del processo. Non si sa se il Tribunale chiederà di acquisire il documento della Commissione di cardinali fornito al Papa nelle scorse settimane. Quanto all’utilizzo dei documenti riservati compiuto da un giornalista in Italia, non è perseguibile da parte della giustizia vaticana. 

© Copyright Sir

1 commento:

Anonimo ha detto...

Da agente dello Spirito Santo a pentito. Davvero un bel tuffo carpiato.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/vatileaks-18476/
Alessia