Cari amici, lasciatemi dire che l'elenco degli invitati al Cortile dei gentili mi lascia alquanto perplessa e, nel caso di alcune persone, anche fortemente irritata se non arrabbiata.
In tanti avete espresso dubbi (clicca qui) ed io non posso che essere d'accordo.
Non so se il Cortile strutturato come e' ora corrisponda davvero all'idea espressa da Papa Benedetto nel discorso alla curia del 2009. Va bene il dialogo, va bene la mano tesa ma non si dovrebbe dimenticare il "passato" di alcuni illustri ospiti. La presenza, in particolare, di un giornalista che nel 2010 ne ha dette e scritte di cotte e di crude nei confronti del Santo Padre mi lascia un "tantino" allibita cosi' come l'invito esteso a giornalisti, giuristi o intellettuali che non hanno mai provato stima per Benedetto XVI.
Il blog seguira' l'evento ma con un pizzico di scetticismo condito con una spolveratina di antipatia verso alcuni invitati. Nell'Anno della Fede, forse, si potevano fare scelte diverse.
Lo dico con tutto il rispetto ma non posso accettare che una iniziativa di Papa Benedetto ospiti chi nel 2010 (per me, come sapete, si tratta dell'anno-spartiacque) lo ha attaccato impunemente senza alcuna prova o motivazione.
R.
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33 commenti:
trascrivo qui il commento pubblicato ieri sulla mia bacheca fb: il cortile dei gentili è un cortile dell'inutile perdita di tempo.
per Anonimo: se è interpretato in modo corretto non è una perdita di tempo, ma un'opportunità anche per chi non crede ed è disposto al dialogo. Non deve diventare una "vetrina" culturale o un salotto.
Non sarebbe una "inutile perdita di tempo" se si evitasse di privilegiare come interlocutore la cosiddetta intelligentija al potere, "la gente che piace" ai salotti radical-chic, dimostrando così una sudditanza culturale che non è proprio il caso di nutrire. Intanto, oggi repubblica è partita in quarta sull'insegnamento della religione nelle scuole, ben tre pagine. Spicca l'articolessa di Adriano Prosperi.
Alessia
condivido il giudizio dell'anonimo delle 07,54: il dialogo così come è impostato da 50 anni a questa parte è proprio una inutile perdita di tempo, sia perchè ai laicisti, gli atei, gli anticlericali, gli agnostici, gli infedeli (e non si legga tale termine "infedele" in senso dispregiativo, perché lo uso nella sua accezione che significa: non credere in Cristo) etc. non interessa proprio nulla di dialogare; e la Chiesa non ha ricevuto da Cristo il mandato di dialogare, ma di insegnare con autorità. Certo con gli scandali e le infedeltà sacerdotali.....di cui tutti siamo a conoscenza, e amplificati a dismisura dai mezzi di comunicazione, gli uomini di chiesa non hanno di certo oggi nessuna autorevolezza. E ogni dialogo finisce, immancabilmente per essere un cedimento, una dimostrazione di sudditanza culturale che danneggia solo il cattolicesimo. Più che dialogare bisogna pregare per la salvezza e la conversione, nostra e degli altri. Il miglio "dialogo" è la testimonianza di una vita santa. canonico Federico G.
ma il cardinale è interessato al dialogo o alla propaganda elettorale pe la sua elezione al futuro conclave,che Dio voglia al più tardi possibile? frammaria
Perdita di tempo? Magari! E' perdita di fede.
Esatto, caro Anonimo delle 12:46 !
Non si arriva a certe situazioni se non c'è una stortura seria e consolidata (la classica "pianticella cresciuta storta").
E qual è questa stortura? quella ottocentesca: la negazione del Peccato Originale come fatto reale e devastante - cioè l'adesione all'umanitarismo, o filantropia.
Per questo richiamavo il "Sillabo" (1864: sei anni dopo Lourdes e dieci anni dopo la proclamazione del dogma dell'Immacolata- Lei sì, senza peccato)
federico g. cosa vuol dire "insegnare con autorità"? come facevano i conquistadores in sudamerica nel sedicesini secolo?
"Insegnare con autorità", caro Anonimo, vuol dire annunciare agli uomini l'avventura divino-umana di Cristo, da parte di coloro che l'hanno condivisa (gli Apostoli) e dei loro successori.
Cioè vuol dire dare notizia di Fatti Salvifici, con la garanzia (da parte di chi ascolta l'annuncio) che si tratta di Testimonianza Veridica
Che comunque hanno usato meno autorità degli inglesi e olandesi in nordAmerica, Austrialia e sudAfrica. Eufemia
Credo invece che oggi in presenza di persone sempre più incredule o indecise, sia necessario parlarsi, esporre le proprie ragioni, ma lo si deve fare soprattutto sui grandi temi della fede, non fermandosi solo al sociale, delegando ai soliti salotti mediatici, dove finiscono per incontrarsi i soliti, sia da parte cattolica che da parte atea. Ecco, con questo cortile mi pare per l'appunto di assistere alla rappresentazione del solito salotto tv, con gli stessi ospiti, moderato dal solito De Bortoli che alla fine forse se ne uscirà con l'ennesimo consiglio al Papa. Come diceva Alessia ieri, e' il revival della cattedra dei non credenti, con tanta intellighentia di influenza martiniana, un clubino per i soliti tra cui forse manca solo Eco.
Beh,se per questo il grande escluso è Odifreddi che avrebbe dato chissà cosa per essere invitato;spottone per certi cardinali in caso di eventuali conclavi?Dio ce ne liberi e scampi,soprattutto dai 'martinitt',chi vuol intendere...
Certo che se uno pensa alle dispute Ratzinger- Habermas o anche solo quella più provinciale con d'Arcais, questo e' tutt'altro, una specie di dibattito a margine di una festa di Sel. Forse oltre a Eco manca pure Profumo che ribadisce l'utilità di abdicare in fretta alla cultura cristiana, in modo che i nuovi semi culturali trovino il terreno libero
La notavo pure io ieri l''esclusione reiterata di Odifreddi, nonostante le sue quasi richieste di invito. Lui spesso ha toni offensivi verso il mondo credente e questo forse potrebbe essere uno dei motivi, ma le denigrazioni al Papa e al ruolo della Chiesa nella societa' che ho visto arrivare da alcuni dei partecipanti fanno sicuramente il paio con le uscite odifredde
in questa intervista di febbraio Il card Ravasi spiega la sua idea di cortile dei gentili
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/ravasi-cortile.aspx
dall'intervista del card Ravasi a Avvenire:
"In che modo il pontefice si interessa al Cortile?
«Ogni volta che incontro Benedetto XVI, ciò di cui si informa subito (e che considera più importante nel mio lavoro) è il Cortile dei gentili. Una volta mi ha detto: "Le sono particolarmente grato perché con il Cortile lei va dove noi, come Chiesa, non potremmo andare". E infatti nelle varie istituzioni in cui mi invitano io vado sempre come cardinale e rappresentante della Santa Sede»."
Molto umilmente: qualcuno ha capito il significato di questa risposta che mi rimane oscuro?
Non saprei proprio :-)
R.
Un off topic pertinente.
Questo l'aveva già segnalato qualcuno? Si raccomanda lo sforzo di leggerlo fino in fondo.
http://www.grandeoriente-democratico.com/Adesso_che_le_celebrazioni_retoriche_Martini.html
Anche questo merita di essere letto
http://www.europaquotidiano.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=137046
Alessia
Una lettura davvero rivoltante, Sam.
Alessia
A me sembra chiaro quello che BXVI voleva dire,usa il plurale majestatis,noi,cioè io,in quanto capo dalla chiesa cattolica non potrei mai partecipare a simili consessi,un dialogo presume un aperto confronto fra persone civili che si stimano e non attaccano ad ogni piè sospinto l'interlocutore,infamando,offendendo e spargendo menzogne e cattiverie in gran quantità:per dialogare,a mio avviso,occorre un rispetto quasi'sacro'per le idee opposte alle proprie,io in queste persone non ne vedo affatto;manca anche Hack,oltre ad Odifreddi e poi potremmo uscire'insieme a riveder le stelle'(chiedo scusa a Dante).
Mamma mia, Alessia, anche il tuo non scherza! Almeno quell'altro è scritto da massoni ufficiali notoriamente avversi alla Santa Chiesa, ma certi "vaticanisti" farebbero meglio a nascondersi! Purtroppo non si nascondono perchè ci sono troppi sedicenti cattolici come loro che di cattolico hanno conservato poco o nulla.
Tra tutte le s.......e scritte dal vaticanista di europaquotidiano c'é una frase che coglie nel segno e su cui ha perfettamente ragione:
"...l’accento viene posto volentieri sul fatto che in questo 2012 ricorre anche il ventesimo anniversario del nuovo Catechismo della Chiesa cattolica (1992), e così il gioco è fatto: anziché parlare del Concilio, della sua attualità e del bisogno, eventualmente, di farne un altro, ecco che tutto viene ridotto di nuovo a devozionismo e legalismo."
Si, RIDUCIAMOLO! E' sicuro che non sbagliamo: certificato (a contrario, è ovvio, ma non meno infallibilmente) da AMV.
E' bene, molto bene, che vengano allo scoperto: aiutano il processo di chiarificazione che già comincia a dare i suoi frutti e prepara anche certe mitre al... mitra (metaforico, s'intende) che i cattolici punteranno.
L'arcivescovo Ravasi,proprio per conto di Benedetto XVI, svolge una funzione apicale nella gerarchia vaticana, organizzando, tra l'altro, il Cortile dei Gentili.
La collocazione teologica, esegetica e culturale dell'uomo non è un segreto per nessuno, cara Raffaella, essendo il Nostro un intellettuale che pratica i media da lunga data. La sua collocazione non è cambiata con la prelatura. Si è solo incistata in un rhanerismo subliminale, un cripto relativismo esegetico sfolgorante e il dialogo, sempre dialogo sub specie Cortile dei Gentili con i nemici della Chiesa.
E allora perché ti scandalizzi?
Che cosa vuoi dire che non dici?
Grazie per l'enorme lavoro di documentazione che ci offri!
Mi permetto un mio commento, caro Anonimo (11:06), senza ovviamente rispondere in luogo di Raffaella.
Lei ha perfettamente ragione: l'umanitarismo di mons. Ravasi, oggi Cardinale in un ruolo di grande rilievo, non è un segreto per nessuno.
Perché allora è stato creato cardinale da un Papa che non solo è "ortodosso" (ovvio!), ma è impegnato ogni giorno sul fronte della restituzione dell'uomo occidentale alla ragione, contro il razionalismo e il naturalismo? Io non lo so, e dubito che qualcuno lo sappia
Se posso permettermi, caro Anonimo 11:06, non penso proprio che Raffaella o questo blog si "scandalizzino". Semplicemente, manifestano una perplessità grave sui criteri di selezione dei "gentili" del cortile adottati dal card Ravasi.
E dacché si vede, penso con sufficiente trasparenza, che la selezione è stata, come dire, unidimensionale e molto mirata - tanto dalla parte dei non credenti come dei "credenti" -, si sforzano di capirne meglio il significato e il senso nella drammatica temperie della Chiesa dei nostri tempi, leggendovi un'ipotesi (che può essere vera) di "dirottamento" del cortile in direzioni piuttosto connotate, che appagano sì, a quanto pare, la hubris del Ravasi, ma non sembrano quelle volute da Benedetto XVI.
Non si tratta di scandalizzarsi.
Io, come tanti in questo blog, abbiamo manifestato stupore per la scelta di certi invitati.
E' giusto dialogare con tutti, anche con i laici, persino con gli atei.
Tuttavia mi chiedo: era proprio necessario convocare chi ha dimostrato di non avere alcuna stima per Papa Benedetto?
Non c'e' scandalo ma solo una semplice domanda.
R.
Mi rendo conto che ormai davvero l'ultimo baluardo alla fede sarà l'Immacolata.
Facendo riferimento a Lei, si guarderà alla fede come
-credere in Cristo Gesù,
-Lui meditare,
-Lui ascoltare,
-Lui mangiare,
-a Lui chiedere "Signore, salvami!".
Con Lei,
via gnosi, via burocrazia ecclesiastica, via biblisti e teologi eccentrici e auto-accentratori.
L'Immacolata riporta all'essenzialità la nostra fede.
Madre di Cristo e Madre della Chiesa.
Ella è davvero baluardo della fede cattolica.
Dove non è ortodossia cattolica, notate, si elimina subito il riferimento a Maria SS.
Secondo me, la nuova evangelizzazione deve partire proprio dall'approfondimento della Sua figura.
PRELATURA?
C'è per Il cortile dei Gentili?
Quelli scelti, a mio avviso, non sono atei alla ricerca, nè normali laici intellettuali,
ma LAICISTI DI PROFESSIONE
che DEVONO
RECITARE LA LORO PARTE!
Che noia,
avremo paginate piene dei loro insegnamenti!
Più precisamente, "atei di professione"!
Proprio così, caro Ambrosiano.
Qual è il vero volto della Chiesa? La suora (vestita da suora!): un volto femminile.
Qual è il volto della pseudo-Chiesa? L'opinion maker (con clergyman o senza): un volto maschilistico, e vuoto
Mi dispiace, Raffaella, di aver provocato con la mia confusa sollecitazione la minimale risposta tua.
In compenso, i nostri anonimi amici sono stati più generosi della mia domanda e della tua risposta.
Faccio mio il desiderio di Ambrosiano cattolico di affidare, con la nostra preghiera,il Cortile alla Santissima Vergine Maria.
Noi, intanto, non potremmo documentare alla meglio Perugia? Non lo potremmo documentare con uno "speciale" del tuo Amici di Papa R.
Bacini a tutti!
NB: quando riuscirò a capire come fare cercherò di darti una mano
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