sabato 8 settembre 2012

Padre Lombardi: il viaggio in Libano testimonia il coraggio del Papa. Benedetto XVI farà appello per la pace e la convivenza (Izzo)

PAPA: PADRE LOMBARDI, VIAGGIO IN LIBANO TESTIMONIA SUO CORAGGIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 set. 

"L'ormai imminente viaggio del Papa in Libano e' universalmente considerato un atto di grande coraggio e di speranza". 
Lo afferma il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, sottolineando - in una nota trasmessa da Radio Vaticana - che "la scelta della meta del viaggio, il Libano, dove le comunita' cattoliche sono particolarmente numerose, era stata compiuta prima che la situazione in Siria degenerasse in conflitto aperto e sanguinoso". 
"Ora - rileva il gesuita - cio' non mette in questione il viaggio stesso, ma indubbiamente ne caratterizza un contesto in cui molti dei problemi affrontati due anni fa dall'assemblea del Sinodo del Medio Oriente non appaiono indirizzati a soluzione, ma ulteriormente acuiti". Nella nota, Lombardi ammette che due anni fa, all'epoca del Sinodo sul Medio Oriente, quando il viaggio e' stato progettato, tutto il movimento della cosiddetta "primavera araba" di fatto "non era ancora esploso". 
Ma, aggiunge, "se il contesto e' quindi profondamente diverso da allora, l'urgenza dell'impegno della Chiesa nell'area non puo' che diventare maggiore, anche se forse ancora piu' difficile, e la presenza ispiratrice e orientatrice del Papa diventa assolutamente preziosa e desiderata ancor piu' intensamente".

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PAPA: LOMBARDI, IN LIBANO FARA' APPELLO PER PACE E CONVIVENZA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 8 set. 

In Libano "Benedetto XVIalzera' un grido inerme di speranza e di desiderio di pace per l'intera regione. Speriamo che venga ascoltato". 
Lo annuncia il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, in una nota trasmessa da Radio Vaticana, nella quale anticipa i temi del viaggio della prossima settimana: "convivenza fra i vari gruppi confessionali e religiosi, dialogo con l'islam e l'ebraismo, spinta dei cristiani verso l'emigrazione, liberta' religiosa e democrazia".
"I cattolici, i cristiani, pur essendo minoranza nella regione - secondo il portavoce della Santa Sede - possono e devono dare un contributo di testimonianza di pace e di promozione di dialogo sofferto e vissuto. Non solo alle popolazioni e ai gruppi religiosi molteplici del Medio Oriente, ma anche alla comunita' internazionale, a un mondo che sembra ostinarsi a non rendersi conto di quanto le tensioni e le ambizioni geopolitiche globali si riflettano tragicamente anche nei conflitti dell'area". 
Nella nota, padre Lombardi ricorda infine che a Beirut "Benedetto XVI pubblichera' un documento programmatico di importanza fondamentale per la vita e la missione della Chiesa cattolica nell'area del Medio Oriente, per il suo servizio di testimonianza del Vangelo e per il suo ruolo di promotrice di dialogo e di pace". 

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