Clicca qui per leggere l'articolo.
Non c'entra con l'articolo ma vorrei fare qui una riflessione.
Purtroppo la vita e la morte del card. Martini continuano ad essere strumentalizzate e la Chiesa non ha ancora imparato come rispondere a queste pericolose derive.
Sia questa l'occasione per la Chiesa di spiegare la distinzione fra accanimento terapeutico ed eutanasia. Il Catechismo fa riferimento ad entrambi i concetti.
Nessuno impone mai l'accanimento su un malato terminale cosi' come nessuno puo' permettersi di interrompere la vita di un paziente che terminale non e'.
Davvero la Chiesa Cattolica dovrebbe utilizzare questo momento per spiegare bene la sua posizione rimediando anche a quel tragico errore di comunicazione commesso dalla Santa Sede con Papa Wojtyla quando la frase "Lasciatemi andare alla Casa del Padre..." fu malamente e strumentalmente interpretata come rifiuto di ogni cura e non come ultimo gesto di affetto del Papa verso chi gli era vicino.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
9 commenti:
Attenta, Raffaella. Sposta la parentesi della terza frase!
Grazie sempre
Adriano Nicolussi
Giusto!
Non esistono "malati terminali", cara Raffaella, perché non esiste "il fine vita".
Si tratta di un concetto totalmente antiscientifico, introdotto da pochi anni (sempre dai media, cioè dalla Massoneria) per classificare un'ampia fascia di persone come MORITURE, intendendo che chi sta bene non è morituro.
La realtà, come sappiamo, è che siamo tutti fragili, tutti morituri, e tutti vivi, di una vita che non è "nostra", perché non ce la siamo dati
Oggi la mannaia della censura è più attiva del solito.
Si' e riguarda tanto gli insulti al Papa quanto quelli al card. Martini.
R.
quant'e bello commentare da anonimi nei blog degli altri e poi lamentarsi della censura
Giusto gemma almeno avezsero il coraggio di metterci la faccia!
Fate le stesse rimostranze agli anonimi allineati?
quelli almeno non si servono dello spazio gestito da altri per lamentarsi
comunque, forniscici il link del tuo blog così ricambiamo e possiamo discutere anche di quanto la cosa è gratificante
Posta un commento